Le 22 cose da sapere sul decreto del governo per ridurre la spesa, dalla sanità alla scuola passando per gli uffici della pubblica amministrazione.
Elaborato da un articolo pubblicato su "Il Post" - 6 luglio 2012
CONTRATTI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
1. Salvo non siano state trovate condizioni più
vantaggiose, per la Pubblica Amministrazione sono validi solo i
contratti attivati tramite Consip, la società che funziona come
“centrale acquisti” del ministero dell’Economia. Il settore sanitario è
escluso e ha un suo regolamento.
2. Nel caso dei contratti già in corso, le
amministrazioni possono tirarsi indietro se i fornitori non adeguano le
loro prestazioni alle migliori condizioni previste da Consip.
3. I ministeri applicano già da quest’anno sistemi di riduzione della spesa per quanto riguarda l’acquisto di beni e servizi.
PERSONALE MINISTERI
4. La prevista riduzione del personale nella
pubblica amministrazione non riguarda la scuola, la sicurezza, i
soccorsi e la magistratura.
5. I ministeri dovranno ridurre del 20 per cento il
numero dei dirigenti e del 10 per cento i dipendenti. È previsto anche
l’obbligo di razionalizzare le risorse, riordinando le competenze ed
eliminando le duplicazioni.
6. Per le Forze armate è prevista una riduzione degli organici di almeno il 10 per cento.
7. I dipendenti in eccesso della pubblica
amministrazione potranno usufruire del prepensionamento, a patto di
avere maturato i requisiti necessari prima che entrasse in vigore la
riforma delle pensioni. In alternativa il dipendente potrà andare in
mobilità per due anni con l’80 per cento dello stipendio e rimarrà senza
impiego se non sarà stato collocato in un’altra amministrazione.
AUTO BLU
8. Per le auto della pubblica amministrazione (le
cosiddette “auto blu”) è richiesta a partire dal 2013 una riduzione
della spesa pari al 50 per cento rispetto a quanto si spendeva nel 2011.
La regola non si applica o si applica con eccezioni per i mezzi di
soccorso e di sicurezza.
BUONI PASTO
9. I buoni pasto della pubblica amministrazione non potranno superare il valore di 7 euro per buono, anche per i dirigenti.
FERIE NON PAGATE
10. Il personale della pubblica amministrazione deve
andare in ferie: non è possibile lavorarle in cambio di trattamenti
economici ulteriori.
FITTO UFFICI PUBBLICI
11. Fino al 2014 non sarà applicato l’aggiornamento
dell’indice ISTAT per gli edifici in affitto della pubblica
amministrazione, il locatore avrà la facoltà di recedere dal contratto. È
inoltre prevista la rinegoziazione dei contratti per ottenere una
riduzione del 15 per cento sull’affitto.
12. Gli spazi usati come uffici dalle
amministrazioni saranno ridotti: in quelli nuovi sono previsti tra i 12 e
i 20 metri quadrati per addetto, in quelli vecchi tra i 20 e i 25 metri
quadrati. Saranno anche ridotti gli spazi per gli archivi.
APPARTAMENTI DELL'ESERCITO
13. Sarà accelerato il sistema per la vendita degli appartamenti di servizio di proprietà dell’Esercito.
CONSIGLI DI AMMINISTRAZIONE
14. I consigli di amministrazione delle società a
totale controllo pubblico dovranno avere solo tre membri, e due di
questi dovranno essere dipendenti dell’amministrazione che detiene la
partecipazione nell’azienda (o della società controllante in caso di
partecipazione indiretta). Dal 2014 la pubblica amministrazione dovrà
procedere all’acquisto di beni e servizi sul mercato tramite sistemi che
tutelino la concorrenza, come previsto nel “Codice appalti”.
TAGLI AI FONDI PER I MINISTERI
15. Per ministeri ed enti statali ci sono tagli per 1,5 miliardi quest’anno e per 3 miliardi nel 2013.
SOPPRESSIONE ENTI
16. Sono soppressi numerosi enti e fondazioni, le cui competenze saranno nuovamente trasferite ai ministeri.
TAGLI ALLE REGIONI
17. I trasferimenti dello Stato alle Regioni si
riducono di 700 milioni di euro quest’anno e di 1 miliardo di euro nel
2013, fatta eccezione per le risorse necessarie per la sanità.
RIDUZIONE DELLE PROVINCE
18. La riduzione delle province è prevista, sulla
base della dimensione territoriale e del numero di abitanti, ma sarà
affrontata con un provvedimento a parte entro dieci giorni dall’entrata
in vigore del decreto sulla spesa. Qui trovate quello che c’è da sapere sull’eterna questione.
GESTIONE FONDI PER LE SCUOLE
19. Le scuole avranno un sistema di tesoreria unica
per tutte le risorse finanziarie depositate fino a ora nelle banche
private. Il personale docente impiegato nelle scuole italiane all’estero
sarà ridotto e razionalizzato. Il trasferimento di 23 milioni di euro
alle Regioni eliminerà il problema del costo delle visite fiscali per le
scuole.
UNIVERSITA'
20. Le università non statali ricevono 10 milioni di
euro, la metà di quanto stanziato in passato. Sono previsti 90 milioni
di euro in più per il diritto allo studio. 103 milioni di euro sono
stanziati per i libri gratuiti nella scuola secondaria di primo grado
(le medie, alle elementari ci pensano già i Comuni).
CONTRATTI SANITA'
21. I contratti di fornitura nella sanità saranno
ridotti del 5 per cento, per quelli già in corso le aziende sanitarie
potranno tirarsi indietro nel caso in cui i prezzi applicati siano più
alti del 20 per cento rispetto a quelli di riferimento.
SCONTO FARMACI
22. Lo sconto obbligatorio applicato per la sanità
pubblica aumenta già quest’anno: le farmacie dovranno applicarne uno
pari al 3,85 per cento (prima era 1,82 per cento) e le aziende
farmaceutiche sconteranno del 6,5 per cento (prima era 1,83 per cento).