martedì 3 luglio 2012

IL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE

 
Per i volontari è stabilito un compenso mensile di 433,80 euro (a cui vanno aggiunti altri 450 euro di indennità per l’estero). 
Cosa non è: Non è manodopera a basso prezzo, non è un parcheggio della vita,non è un’esperienza di volontariato

Il servizio civile nazionale, potremmo dire, è quell’esperienza giovanile di un anno di impegno, nel servizio e nella formazione, aderendo a progetto presso un ente, in Italia o all’estero, scelto nei campi dei servizi a persone in situazioni di disagio, dell’educazione, dell’ambiente, storico-artistico, culturale e della protezione civile.

Originariamente, dall'anno della prima legge sull'obiezione di coscienza nel 1972, il servizio civile ha sostituito quello militare per i giovani che si dichiaravano contrari all'uso delle armi e alla leva obbligatoria. In trent'anni di servizio civile oltre 800.000 giovani hanno fatto questa scelta di pace e nonviolenza.

Più recentemente, il nuovo servizio civile "volontario", non più legato alla leva obbligatoria in quanto sospesa nel 2005, è stato istituito con la legge 64 del marzo 2001 e il decreto legge 77 dell’aprile 2002 che ne definiscono caratteristiche, finalità, benefici e compiti.
Il servizio civile nazionale è rivolto a tutti i giovani di nazionalità italiana (anche residenti all’estero), uomini e donne, dai 18 ai 28 anni che godano dei diritti civili e politici, non siano mai stati condannati in tribunale e che siano fisicamente idonei. Dura 12 mesi, con almeno 30 ore settimanali di impegno. Si accede tramite Bando nazionale, realizzato ogni anno dall'Unsc e dalle Regioni, rivolgendosi all'ente scelto, secondo le modalità di candidatura e di selezione previste.
Per i volontari è stabilito un compenso mensile di 433,80 euro (a cui vanno aggiunti altri 450 euro di indennità per l’estero), l’attività svolta però non determina l’instaurazione di un rapporto di lavoro e non comporta la sospensione e la cancellazione dalle liste di collocamento o dalle liste di mobilità. L'anno di servizio è inoltre riconosciuto ai fini del trattamento previdenziale figurativo (riscattabile), è prevista l’assistenza sanitaria gratuita, il riconoscimento di un punteggio nei concorsi pubblici, di crediti formativi da parte delle università convenzionate e di competenze certificate se previsto dal progetto. Ulteriori vantaggi sono previsti dalle legislazioni regionali.
Nell'attuale Legislatura, il Presidente del Consiglio dei Ministri ha attribuito la delega in materia di Servizio Civile Nazionale prima al Sottosegretario di Stato sen. Carlo Amedeo Giovanardi e successivamente al Ministro della Cooperazione internazionale e alla integrazione, Andrea Riccardi. L’organismo istituzionale che gestisce e coordina il servizio civile nazionale è l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile (UNSC), che ha il compito di amministrarlo e curarne l’organizzazione, approvare i progetti, emanare i bandi per i volontari, supervisionare gli enti. Presso l'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile operano la Consulta Nazionale per il Servizio Civile, nella quale è presente anche Caritas Italiana, e il Comitato di consulenza per la difesa civile non armata e nonviolenta, organi consultivi dell'UNSC.
…e cosa non è!
Non è manodopera a basso prezzo
Non è un parcheggio della vita
Non è un’esperienza di volontariato
E i giovani che lo scelgono non sono né dipendenti, né collaboratori professionali, né volontari ma persone che si formano sperimentando un servizio secondo le regole proprie del servizio civile nazionale.
http://www.caritasitaliana.it