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Stemma araldico dei Lancieri di Montebello |
Aldo Maturo
42 anni fa, il 26
ottobre 1970, dopo un'ora di treno da Telese ed altrettanto di bus dalla
stazione di Piazza Garibaldi a Napoli, mi presentavo con la valigetta in mano al corpo
di guardia della Caserma Truppe Corazzate, poco distante dal Quadrivio di
Arzano, a Miano di Napoli. Oggi credo che si chiami Caserma Caretto ed è sede
di un Comando Battaglione Carabinieri, probabilmente per riaffermare la
testimonianza dello Stato in una delle zone più inquinate della camorra, a
pochi isolati da Scampia. Documenti, formalità e poi via in un piazzale
assolato pieno di ragazzi in borghese, tutti in attesa di ricevere una divisa
per...servire la Patria.
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La prima tuta mimetica- Per tutti taglia XXL
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Piantone al Monumento ai Caduti |
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Esercitazione con il Fal |
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Veicolo cingolato M113
Per
fortuna eravamo in tempo di pace ed il nostro destino, per tutti o quasi,
sarebbe stato un servizio di rappresentanza nelle più importanti manifestazioni
istituzionali e la sentinella d'onore davanti ai più sacri palazzi del
potere (Altare della Patria, Quirinale, Parlamento). 150 turni in 10 mesi, 15
turni al mese, praticamente un giorno si e uno no. Niente arma, solo una lancia
con in cima una bandierina blu e in testa il basco nero invece che grigioverde.
Impalati ed immobili, immortalati nelle macchine fotografiche dei turisti di
tutto il mondo.
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