martedì 30 settembre 2014

LA VITA E' UN VIAGGIO

"La vita è un viaggio, e gli italiani viaggiano soli. Com'è difficile trovare chi ci guidi, ci ci accompagni, chi ci incoraggi. siamo una nazione al valico: dobbiamo decidere se dirigerci verso la normalità europea o tornare indietro. Siamo un Paese incerto tra immobilità e fuga."
"La vita è un viaggio non vuole indicare una mèta.Prova invece a fornire qualche consiglio per la traversata."
"Ecco come è nato questo libro: dalla speranza di poter essere utile. Non prometto soluzioni.Offro solo alcuni suggerimenti sul bagaglio, qualche indicazione sui mezzi di trasporto, un paio di avvertimenti sui compagni di strada"


Beppe Severgnini è editorialista del "Corriere della Sera" e contributing opinion writer per "The New York Times". Tutti suoi libri sono best seller.

sabato 20 settembre 2014

MARE NOSTRUM O AFFARE NOSTRUM


Dalle Coop alle aziende vicine a Comunione e Liberazione, l'accoglienza è un affare. Gare vinte con ribassi del 30%. E se aumentano gli ospiti crescono anche i ricavi. “C'è un business dell'immigrazione inaccettabile, parliamo di commesse da milioni di euro su cui molti si stanno arricchendo, dove i diritti delle persone scompaiono", denuncia Christopher Hein, direttore del Consiglio italiano per i rifugiati.

Cooper Theory - Controcopertina
14.6.2014

 
Pensare che i flussi di immigrazione dall’Africa e dall’Asia verso l’Italia siano destinati a ridursi è pura follia. E’ l’esatto contrario: la situazione è destinata a degenerare. Trasportare illegalmente migliaia di persone a settimana frutta valanghe di denaro agli scafisti e alle associazioni criminali che stanno dietro di loro, ma non solo. Lo sbarco degli stranieri nel nostro paese significa fiumi di denaro anche per i nostri connazionali. C’è chi, con gli immigrati, si è arricchito, continua ad arricchirsi e ha tutto l’interesse affinché tutto vada avanti così, cioé con l’operazione Mare Nostrum. 

sabato 13 settembre 2014

L'ORSO DI DANIZA E LE SUORE DEL BURUNDI


Manifestazioni di protesta, inchieste della Guardia Forestale, chilometrici servizi televisivi, richiesta di dimissioni del Ministro, messa in stato di accusa del veterinario.
“E se domani l'orsa percepisse come minaccia un gruppo di scout in gita e per difenderli li aggredisse che facciamo? Piangiamo dopo? La chiamiamo "orsa assassina"? Non vi piacciono gli scout, troppo cattolici? Ok, rettifico: "bambini".
 
Le suore violentate e uccise in Burundi
 Chiara Geloni
11.9.2014 - L'Huffington Post

Lo sapevo, eh, che mi facevo del male. Quando ho twittato questo: "Avrei voluto vedere la stessa indignazione e dolore di singoli e partiti per la povera orsa il giorno delle tre suore macellate in Burundi". Apriti cielo (anche tanti commenti positivi, però). Allora, visto che oggi ci appassioniamo all'orsa, a quanto pare, provo a ridirlo usando qualche carattere in più. Primo, chiariamo che la religione non c'entra niente. Non so neanche se quelle tre povere suore sono state ammazzate per motivi religiosi o no, non è certo mi sembra e comunque non è il punto.

martedì 9 settembre 2014

IMU,IUC, TASI,TARI: SOLO PER CAPIRCI QUALCOSA


Aldo Maturo
E’ solo la fantasia del nostro legislatore ad aver dato alle  tasse diversi nomi per confondere gli italiani che si disperdono nella giungla delle varie sigle fiscali. Negli ultimi anni la tassa sulla casa, ad esempio, ha cambiato nome dieci volte (Isi, Invim,Ilor,Ici, Imu, Trise, Tari,Tasi, Tuc e, da ultimo, Iuc). Una cosa non è cambiata. L’oggetto (la casa) e il destinatario (il contribuente).
Dal 1^ gennaio di quest’anno è nata la IUC (Imposta Unica Comunale). Non si capisce perché l’hanno chiamata Unica visto che invece è formata da tre diversi tributi: L’IMU, la TASI e la TARI.

mercoledì 3 settembre 2014

DALLA CHIESA : L'ULTIMO BIGLIETTO



3 settembre 1982 - 2014 : 32 anni dopo
“« [...] ci sono cose che non si fanno per coraggio. Si fanno per potere continuare a guardare serenamente negli occhi i propri figli e i figli dei propri figli. C’è troppa gente onesta, tanta gente qualunque, che ha fiducia in me. Non posso deluderla. » Dalla Chiesa, da una lettera al figlio Nando.
 


Aldo Maturo

  Quel biglietto lo conservo da 32 anni, è ormai sbiadito ma è l’ultimo saluto inviatomi da Dalla Chiesa prima di essere ucciso. La calligrafia è quella della moglie cui lui, indaffarato come Prefetto, aveva sicuramente detto di rispondere ai miei auguri inviatigli per il suo matrimonio.

lunedì 1 settembre 2014

QUANDO LA MORTE NON ERA UNA LIVELLA



Appunti sui riti funebri del nostro sud, dalle prime ore di lutto al “consuolo”, quando nella piccola vita di paese il dolore era condiviso da tutta la comunità.






Aldo Maturo

Quando la gente ancora moriva in casa, la morte non era una livella.  Usi e consuetudini scandivano  i riti funebri marcando le differenze fin dalle prime ore di lutto. “Il marchese” e “o scupatore”, del grande Totò, non sono personaggi nati per caso.

Nei nostri paesi del sud il lutto era un evento abbastanza condiviso. Più che dal passaparola o dai manifesti funebri, l’annuncio veniva dato da un drappo nero.