sabato 26 luglio 2014

ZITA GIORDANO : DAL SILENZIO


Zita Giordano, già Educatrice per adulti presso l'Amministrazione Penitenziaria nelle Marche, da molti anni vive in una comunità di eremiti sui monti della piccola Sila.
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Caro lettore,
stai per intraprendere un viaggio che ti condurrà in luoghi mai visitati prima, anche se vi sei passato vicino distrattamente... 
Le sensazioni che ti assaliranno sono quelle che prova ogni essere umano nel corso della sua esistenza, quando ha l'avventura di assaporare gioia, commozione, pietà, angoscia e disperazione.  (....).


giovedì 24 luglio 2014

FOSSOMBRONE: UNA LUNGA AMICIZIA


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Ritrovarsi tutti insieme dopo tanti tanti anni. Una serata tra amici, senza più gradi, al Ristorante "Al Lago". Emozioni e ricordi di tempi lontani vissuti dalla stessa parte.

martedì 15 luglio 2014

TORNEI, SPORT E RESPONSABILITA’ PENALI


Non può non ritenersi agonistico un torneo sportivo fondato sulla gara e sulla competizione tra i partecipanti, tale da implicare un maggior impegno psicofisico ai fini del prevalere di una squadra sull’altra (Cassazione, N.15394 del 7.6.2011)


Aldo Maturo
 
E’ tempo d’estate ed è tempo di tornei che si susseguono ovunque ci sia un campo da gioco. La fretta, l’entusiasmo e la generosità degli organizzatori possono derogare a volte alle rigorose norme regolamentari ritenendo esagerato un eccessivo fiscalismo. Capita. Ma capita che poi qualcuno presenti il conto.

E’ il caso del Sig. XXX, 33 anni, morto durante una partita di pallone.

domenica 13 luglio 2014

FERITE A MORTE


Dietro le persiane chiuse delle case italiane si nasconde una sofferenza silenziosa e l’omicidio è solo la punta di un iceberg di un percorso di soprusi e dolore che risponde al nome di violenza domestica. Ogni riferimento a fatti e persone non è puramente casuale.
“Non basta un megafono per farti sentire se da tre mesi sei in fondo a un pozzo, nessuno ti trova e non sai più come gridarlo che sei lì, proprio dietro casa, e che è stato tuo marito a buttartici. Non bastano le parole per chi è costretta a lucidare il superattico di un petroliere per pochi euro al mese, tra botte e tentativi di violenza, finché un giorno, per non impazzire, "sceglie di diventare un raggio di luce dorata" impiccandosi al lampadario di cristallo. O per chi faceva la commessa in un negozio di intimo: suo marito l'ha strangolata "con un paio di mutandine modello Folie de Paris, nuova collezione pura seta, taglia 42, inserti in pizzo sintetici. Euro 27. Ottima scelta”

 (stralci dalla prefazione di Serena Dandini)
"Ferite a morte": monologhi che nascono dalla voce diretta delle vittime, donne assassinate proprio in quanto donne, per mano di uomini, dei loro uomini. E’ un viaggio in lungo e in largo per l’Italia, perché in questo campo purtroppo non esiste un Nord o un Sud.

venerdì 4 luglio 2014

TELESE: LA VOGLIA DI VIVERE





Telese Terme - Rio Grassano e Torre Longobarda (by Serghiei)
 Aldo Maturo

La nostra vita, da ragazzi prima e da giovanissimi poi, è stata vissuta a Telese, un paese che sentivamo nostro e di cui eravamo orgogliosi. Coltivavamo mille idee, nel culto dell’amicizia, della condivisione dei sacrifici, delle difficoltà e dei tanti interessi, che pur potevano essere diversificati.




Il nostro tempo libero, che comunque è cresciuto con noi in termini di contenuti culturali ed ideologici, era pieno e soddisfacente. Nessuno ce l’organizzava e ne eravamo i soli artefici, con mille iniziative, laiche o parrocchiali,  con giornate intere trascorse a programmare, creare e frequentare  circoli culturali, promuovere incontri, dibattiti, cineforum, ad organizzare giornalini  ciclostilati, manifestazioni teatrali o sportive, cercando di conciliare tutto – anche se non sempre ci si riusciva -  con lo studio e, perchè no, con i primi amori, indigeni o d’importazione, cullati dal suono del juke-box del quadrivio o delle terme.
Una vita fatta di poco ma piena di voglia di vivere, di sole, di spazi liberi, d’idee, di amicizia, di lunghe ore di studio, di speranze, sconfitte e delusioni, di programmi per il futuro conditi con canzoni passate alla storia della musica, mentre si avvicinava a grandi passi la rivoluzione culturale del ’68, che pur ci ha trovati in prima linea anche se non tutti dalla stessa parte.