sabato 28 febbraio 2015

GIUDICI : GIUSTIZIA E' FATTA?



Il Parlamento ha approvato la nuova legge sulla Responsabilità civile dei Magistrati. Il Governo ha esultato perché “finalmente giustizia è fatta”. Ma cosa è cambiato e quali cambiamenti ci sono rispetto alla precedente legge Vassalli? A margine dell'articolo, è riportato il parere dell'ex magistrato Antonio Di Pietro.


 
Responsabilità indiretta

Resta fermo il principio per cui è lo Stato che risarcisce direttamente i danni della “malagiustizia” potendo solo in seconda battuta rifarsi sul magistrato. Il cittadino che ha patito un danno ingiusto, in altri termini, potrà esercitare l’azione risarcitoria esclusivamente nei confronti dello Stato.

venerdì 27 febbraio 2015

EQUITALIA, CARTELLE FIRMATE DA DIRIGENTI SENZA TITOLO

Nei prossimi giorni la Corte Costituzionale deciderà sulla sorte di migliaia, anzi milioni, di cartelle esattoriali emesse da Equitalia che rischiano di diventare nulle perchè firmate da dirigenti che non avevano tale qualifica.

 da Blitz quotidiano, 27.2.2015
 
I giudici della Corte Costituzionale sono  chiamati a decidere sulla costituzionalità di un decreto, sfoderato d’urgenza a marzo 2012 per sanare lo scandalo dei 767 funzionari dell’Agenzia delle Entrate (più della metà) promossi a dirigenti senza concorso. Cosa significa? Che migliaia di cartelle furono firmate da “falsi dirigenti” e di conseguenza potrebbero venire considerate nulle o addirittura inesistenti.

giovedì 26 febbraio 2015

IL FURTO IN APPARTAMENTO E IL FURTO CON STRAPPO (SCIPPO)


La legge n. 128/2001 (c.d. “pacchetto sicurezza”), al fine di fronteggiare determinate e recrudescenti condotte criminose, ha introdotto nell’ordinamento penale italiano, l’art. 624-bis che disciplina specificamente le due particolari forme di “furto in abitazione” e di “furto con strappo”, assurte a figure autonome di reato.

 



Da : http://www.studiocataldi.it/guide-diritto-penale/furto.asp

 

La legge n. 128/2001 (c.d. “pacchetto sicurezza”), al fine di fronteggiare determinate e recrudescenti condotte criminose, ha introdotto nell’ordinamento penale italiano, l’art. 624-bis che disciplina specificamente le due particolari forme di “furto in abitazione” e di “furto con strappo”.


domenica 22 febbraio 2015

CREMAZIONE: ...E POLVERE TORNERAI


La scelta della cremazione è fatta oggi da milioni di persone in tutto il mondo. In Italia il rito è stato disciplinato da una legge del 2001 che regola la cremazione e le modalità di dispersione delle ceneri. La chiesa cattolica, più propensa a conservare la pia consuetudine di seppellire i corpi dei defunti, non proibisce la cremazione, a meno che questa non sia stata scelta per ragioni contrarie alla dottrina cristiana.


Aldo Maturo


“Chiedo di essere fucilato nel cortile del carcere e che le mie ceneri siano disperse al vento”. Questa la provocatoria richiesta scritta presentatami da un detenuto tantissimi anni fa al ritorno da un processo dove era stato condannato, a suo parere ingiustamente, a 25 anni di carcere. Mai avrebbe immaginato che il suo pensiero sarebbe stato disciplinato veramente da una legge di quello Stato che odiava tanto, la n.130 del 30.3.2001, (http://www.governo.it/Presidenza/USRI/confessioni/norme/legge_130_2001.pdf) che regolamenta la cremazione e la dispersione delle ceneri, una legge rimasta in sordina per molto tempo e che solo in questi ultimi anni sta entrando nelle delibere consiliari dei vari Comuni, che devono attuarla impartendo le necessarie direttive alla polizia mortuaria.



La scelta della cremazione si va diffondendo anche fra i credenti per scelte personali, forse anche economiche (poche centinaia di euro a fronte di migliaia di euro per un rito tradizionale) e trova l’adesione delle amministrazioni comunali assillate dai sempre più insufficienti spazi nei cimiteri. A Milano e in Lombardia raggiunge punte elevate mentre nel Sud è ancora allo 0,2 % circa (http://www.italianacremazioni.it/cremazione-le-statistiche/)

Per legge la cremazione deve essere autorizzata dall’ufficiale di stato civile del Comune ed è esclusa ovviamente in caso di morte dovuta a reato o se vi sono sospetti sulla natura del decesso. In tal caso è necessario il nulla osta dell’autorità giudiziaria.
La richiesta deve essere frutto delle ultime volontà dell’interessato o, in mancanza, deve essere presentata dal coniuge o, secondo la previsione normativa, dai parenti più stretti, dai legali rappresentanti, etc.(art.3 legge citata).
Compiuta la cremazione, le ceneri sono sigillate in un’urna con i dati anagrafici e, sempre nel doveroso rispetto delle volontà del defunto, possono essere tumulate, interrate o affidate ai familiari.
Ove sia stato richiesto, possono essere anche disperse, ma solo in aree a ciò opportunamente destinate all’interno dei cimiteri, in spazi naturali o in aree private all’aperto, con il consenso dei proprietari che non possono ricavare da tale attività un lucro. La dispersione delle ceneri è in ogni caso vietata nei centri abitati e, se fatta in mare, laghi o fiumi, è consentita solo nei tratti liberi da natanti e da manufatti.

Quella indicata è la posizione dello Stato, disciplinata con la legge citata. Tuttora controversa, invece, la posizione della Chiesa nonostante che il Concilio Ecumenico del 1963 abbia abolito il divieto di farsi cremare (… ricordati che sei polvere e polvere ritornerai, Genesi, 3,19). Nel 1968 la Sacra Congregazione per il Culto Divino aveva autorizzato la concessione del rito e delle esequie cristiane a chi avesse scelto la cremazione, pur riconfermando il rispetto per il patrimonio del passato a proposito della sepoltura dei cadaveri. Papa Paolo VI aveva detto: “Dovrà dirsi saggia riforma quella che sarà in grado di armonizzare convenientemente il vecchio col nuovo”.
Una tale apertura ha innovato profondamente la secolare posizione che ha sempre favorito la sepoltura nei cimiteri perché in tal modo si onora il corpo del cristiano nel ricordo della morte, sepoltura e resurrezione di Gesù. Ciò nonostante la Chiesa non ha abolito né l’art.1184 del Codice Canonico che “nega il rito religioso delle esequie a chi sceglie la cremazione del proprio corpo per ragioni contrarie alla fede cristiana – né l’art. 1176 con il quale “… raccomanda vivamente che si conservi la pia consuetudine di seppellire i corpi dei defunti; tuttavia non proibisce la cremazione, a meno che questa non sia stata scelta per ragioni contrarie alla dottrina cristiana”.
E’ altrettanto contrastata la scelta di non lasciare l’urna cineraria al cimitero e di consegnarla invece alla famiglia che potrebbe avvalersi – secondo la citata legge 130/2001 - della facoltà di spargere le ceneri al vento, nel mare, in montagna o altri posti designati dal defunto. Va contrastata con un’opportuna catechesi, dicono i vescovi, la prassi di disperdere le ceneri – che affievolisce la memoria dei defunti - o di conservarle al di fuori del cimitero o di un luogo sacro.
La consegna ai familiari o, peggio, la dispersione delle ceneri nelle varie forme, è considerata da alcuni teologi segno di una scelta compiuta per ragioni contrarie alla fede cristiana, tanto che non è esclusa da parte di taluni vescovi l’applicazione del già citato art.1184 del codice canonico che prevede in tal caso la privazione delle esequie ecclesiastiche. La dispersione delle ceneri – secondo tale orientamento - rischia l’annientamento del culto dei morti, ne rende più difficile il ricordo e suggerisce l’idea di far scomparire in fretta ciò che non serve più. La scelta offerta dalla norma dello Stato, quindi, mal si concilia con un’ortodossa osservanza del rito cattolico. Questo dualismo è certamente rappresentativo della libertà di scelta, però pone anche importanti interrogativi e suggerisce motivi di ampia riflessione per un dibattito.

Da “….e polvere tornerai” di Aldo Maturo, 23.3.2009, in “Cronache e…dintorni”, Ediz.Nous,2014)





martedì 17 febbraio 2015

L'ISIS IN 12 PUNTI


Da dove viene l'ISIS, perché pubblica video così violenti e che cosa vuole: una breve guida per chi si è perso in una delle storie più importanti degli ultimi mesi, dalla Siria alla Libia. I sostenitori dello Stato islamico hanno pubblicato su twitter una mappa (che vedete)che indica i territori che i terroristi vogliono conquistare entro cinque anni per estendere i domini del neonato califfato.


Il testo che segue è tratto da IL POST - 16.2.2015

 
L’ISIS, cioè l’organizzazione terroristica nota come “Stato Islamico” (e per questo chiamato anche IS, acronimo di “Islamic State”), continua a essere da mesi uno dei temi più discussi dai media e dai governi internazionali. Negli ultimi giorni le notizie della sua espansione, tramite gruppi di miliziani affiliati all’ISIS, in Libia e la pubblicazione di un video in cui 21 prigionieri egiziani vengono decapitati ha portato a nuove e ulteriori preoccupazioni sulle capacità e le potenzialità del gruppo islamista. Abbiamo aggiornato le 12 domande e altrettante risposte da cui partire per chiarire e capire cose in più dell’ISIS, e per non occuparsene solo con l’indignazione di chi ha visto un video terribile di 21 prigionieri uccisi sgozzati o di una persona bruciata viva in una gabbia.

mercoledì 11 febbraio 2015

ITALIA META DI MIGRANTI


La carta indica l'origine dei cittadini stranieri regolarmente residenti in Italia, i principali paesi di transito (Turchia, Balcani, Libia), le porte d'accesso al nostro territorio e i flussi di profughi e irregolari verso la Penisola.

(Carta di Laura Canali - da LIMES, rivista italiana di geopolitica, 10.2.2015)




 (cliccare sulla foto per ingrandire)

martedì 10 febbraio 2015

STACCHIO, UN EROE PER CASO



Aldo Maturo

Graziano Stacchio, il benzinaio di Ponte Nanto che ha sparato contro i rapinatori che avevano assaltato la Gioielleria Zancan, tenendo in ostaggio la giovane commessa del negozio, è diventato un "eroe per caso" nell’immaginario collettivo.(http://www.liberoquotidiano.it/news/opinioni/11753606/Giordano---Noi-stiamo-con.html)

 A seguito della  morte di uno dei rapinatori, pare che la Procura di Vicenza abbia iscritto Stacchio nel registro degli indagati, quale atto dovuto per consentire ai suoi difensori di partecipare agli accertamenti tecnici. L’ipotesi di reato potrebbe essere quella di eccesso colposo in legittima difesa o nell’uso legittimo delle armi.

 Valutando la sua posizione, alla luce di quanto riportato dalla stampa, credo che a favore di Stacchio sussistono tutte le esimenti previste dalla legge per la legittima difesa.




lunedì 9 febbraio 2015

LE MIGNOTTE DI MARINO



Una nuova strategia per contrastare lo sfruttamento della prostituzione. Non solo repressione e controlli ma una 'zona di tolleranza'. Ad aprile anche Roma avrà il suo primo quartiere a luci rosse in IX municipio (zona EUR). L'obiettivo? Liberare le strade dell'Eur e la Cristoforo Colombo dalla prostituzione e combattere tratta e sfruttamento. Il quartiere dell’Eur, famoso nel mondo come esempio di architettura razionalista e meta di architetti da ogni dove, diventerà invece un famigerato bordello a cielo aperto. Un ghetto torbido di degrado umano e sociale che farà vergognare Roma.

 
Nino Spirlì - 8.2.2015


Diteglielo, al sindaco Marino, che aprire i bordelli non significa costruirli a cielo aperto. Cancellare una legge inutile e dannosa come la Merlin, non significa trasformare la pubblica via in un casino autorizzato. Magari con distributore automatico di marchetta, tipo il gettone per il carrello del supermercato.

sabato 7 febbraio 2015

PESARO 5 FEBBRAIO 2015 : LA TEMPESTA DEL SECOLO

 Il 5 e il 6 febbraio 2015 Pesaro è stata colpita da una violenta tempesta di acqua e di venti che hanno soffiato ad oltre 80 km. Il mare ha invaso il lungomare della città distruggendo stabilimenti balneari, ristoranti e arredi. Allagamenti e distruzione hanno paralizzato la città per oltre 24 ore.
Le foto, tratte da FB, sono di Andrea Bertozzini, Ubaldo Nori, Mirko Cardinali, Mauro Benelli, Cami Billi, Stefania Cimarelli.(cliccare per ingrandire le foto)


Bagni Margarita
Ristorante Rotonda Bruscoli

TORRE LONGOBARDA : LA MEMORIA E' UN GIOCO DI PENOMBRE



Il patrimonio culturale più prezioso di Telese Terme, cittadina termale in provincia di Benevento, è il sito archeologico dove si può ammirare la Torre Campanaria, residuo della Cattedrale di Telesia, distrutta con il terremoto del 1349. La torre venne edificata in età tardo longobarda e possiede diversi materiali di riporto da edifici romani come un fregio in pietra e la riproposizione dell' opus reticulatum delle mura di Telesia. Il sito è stato oggetto, recentemente, di interventi importanti di riqualificazione ed è stato aperto al pubblico.

Sito archeologico con Torre Campanaria
 
Filomena Rita Di Mezza
 26.12.2014

 
A luci spente. Che sollievo!, lo dico francamente, quando è saltata una luce nella sala dove si è tenuto il Convegno dal titolo Luci sulla memoria, dedicato all’inaugurazione del Sito archeologico e della Torre medioevale, mi sono detta che era stata proprio una coincidenza ironica: capisco le esigenze esibizionistiche della star della serata…ma, si sa, quando si esagera, si rischia che la luce salti!

giovedì 5 febbraio 2015

DIFFAMAZIONE CON FACEBOOK



Con la sentenza numero 16712/2014  la Corte di Cassazione è tornata ad occuparsi della fattispecie di reato disciplinata dall'articolo 595 del codice penale, ossia della diffamazione a mezzo Facebook.




L'elemento di novità di questa pronuncia sta nel fatto che nel caso esaminato dai giudici di piazza Cavour l'offesa dell'altrui reputazione è avvenuta attraverso Facebook e senza fare nomi.