giovedì 29 agosto 2013

LA SIRIA E LA TERZA GUERRA MONDIALE

Se intervengono militarmente il rischio è che si scateni la terza guerra mondiale, perché credo che l’Iran, alleato della Siria, non resterà inerte, e anche la Russia non potrà rimanere ferma e comunque si incendia tutta la regione.
 
Massimo Fini – 29 agosto – in Muro del Pianto
http://www.beppegrillo.it/2013/08/la_siria_e_la_terza_guerra_mondiale_-_massimo_fini.html?s=n2013-08-29
"La politica di potenza imperiale che gli Stati Uniti stanno esercitando a tamburo battente da quando non c’è più il contraltare dell’Unione Sovietica, e hanno quindi le mani libere, si maschera dietro questioni morali. La Siria è un Paese che dà fastidio, perché legata all’Iran, che è l’arcinemico, non si capisce poi bene il perché, degli Stati Uniti e di Israele. Tra l’altro non si sa affatto se Assad ha usato armi chimiche, ci sono gli ispettori ONU per questo, o l’ONU non conta nulla? Evidentemente non conta nulla perché quando serve c’è il cappello ONU, se non c’è il cappello ONU si aggredisce lo stesso. Questo è avvenuto in Serbia nel '99, in Iraq nel 2003 e in Libia recentemente. Tutte azioni e aggressioni senza nessuna copertura ONU. Si dovrebbe per lo meno aspettare la relazione degli ispettori. C’è un precedente che dovrebbe consigliare prudenza, non dico agli Stati Uniti che non ne hanno, ma ai suoi alleati, ed è quello dell’Iraq, dove sostenevano che Saddam Hussein avesse le armi chimiche, di distruzione di massa, e poi non le aveva. 

domenica 25 agosto 2013

I HAVE A DREAM



"Io ho un sogno, che i miei quattro figli piccoli vivranno un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per le qualità del loro carattere. Ho un sogno, oggi!"


 50° anniversario del  discorso pronunciato a Washington il 28 agosto 1963,  da Martin Luther King.

sabato 24 agosto 2013

BRACCIALETTO ELETTRONICO PER DETENUTI, A TORINO



Il braccialetto elettronico sarà collegato con una centrale operativa 24 ore su 24. Impossibile eludere la sorveglianza. Introdotto più di 10 anni fa come strumento per ridurre l’affollamento delle prigioni è rimasto finora inutilizzato: due detenuti delle Vallette lo stanno già sperimentando. A fronte di una disponibilità di 2000 braccialetti elettronici, sono meno di dieci i detenuti in Italia che lo stanno utilizzando.
 
Massimiliano Peggio, Stampa.it, 20.7.2013



Sorvegliati a distanza. Diventa operativo a Torino il braccialetto elettronico per carcerati, collegato alle forze dell’ordine come un normale telefono cellulare. Il primo detenuto delle Vallette a lasciare la prigione è stato un giovane nigeriano di 21 anni che giovedì scorso, dopo circa sei mesi di custodia cautelare in carcere, è tornato a casa in Barriera di Milano con il «guinzaglio» di microchip alla caviglia.  

mercoledì 21 agosto 2013

INCENDIARI, LEGGI E SCAPPATOIE



Il volo di un aereo Canadair costa 14.000 euro all’ora e quello di un grosso elicottero che porta 10.000 litri d’acqua è di circa 6.000 euro l’ora.


 
 Aldo Maturo





L’Italia brucia, come sempre, come ogni estate. Le regioni più esposte sono Sicilia, Campania, Calabria, Puglia, Toscana,  Lazio ma poche si salvano. E pensare che il legislatore non è stato indulgente quando ha previsto, per chi incendia i boschi, selve o foreste, la pena della reclusione da quattro a dieci anni (art.423 bis c.p.). Dal 2000 l’incendio boschivo è un’autonoma figura di reato “delitto contro la pubblica incolumità” (pena da quattro  a dieci anni)  e non più  un’aggravante del reato di incendio (pena da tre a sette anni).

Ma evidentemente l’effetto deterrente della pena è stato irrilevante. Secondo l’Unione Europea il 95% degli incendi in Italia è attribuibile all’uomo. Ma le carceri italiane di certo non sono piene di detenuti incendiari.

sabato 17 agosto 2013

STUPRATORI SENZA CONFINE



Lo stupro è un crimine senza bandiere e in ogni Stato ha una valenza penale diversa. Questo breve viaggio negli ordinamenti dei vari paesi europei ci consente di capire che per la donna la dignità e il rispetto sono obiettivi culturali ancora tutti da conquistare, se è vero che 89 Paesi al mondo, sui 192 facenti parte dell’ONU, non puniscono questo reato. Ma quello dei romeni è solo un luogo comune.



Aldo Maturo


Forse per evitare una paralisi delle carceri rumene e allontanare intuibili proposte da parte dei nostri organi di governo, il Ministro degli esteri di quel Paese, Diaconescu, ha precisato che un Accordo con l’Italia prevede il rimpatrio dei suoi concittadini, per scontare la pena in Romania, solo se sono stati condannati in via definitiva. 

Se i processi da noi avessero un iter più celere non sarebbero poi così pochi i romeni da spedire in quei carceri. Il 16% dei reati commessi da stranieri porta la firma di un romeno. Al 30 giugno 2008 su 20617 detenuti stranieri in carcere, i romeni erano 2828. Nel 2007 a Roma su 3577 stranieri arrestati i rumeni erano 2.689.


mercoledì 14 agosto 2013

LA RIFORMA AMERICANA DELLE CARCERI



 Negli Stati Uniti vive il 5 per cento della popolazione mondiale ma le prigioni americane ospitano circa un quarto dei detenuti di tutto il mondo. Un simile sovraffollamento ha ovvie conseguenze anche sul piano economico: nel 2012 per esempio gli Stati Uniti hanno speso per le carceri 80 miliardi di dollari

 
13 agosto 2013 su IL POST


Lunedì il procuratore generale degli Stati Uniti Eric Holder – più o meno il ministro della Giustizia – ha annunciato una riforma per ridurre il numero di persone detenute nelle sovraffollate carceri federali, che permetterà anche di tagliare la spesa pubblica che ne deriva.
In un discorso all’incontro annuale dell’Ordine degli avvocati statunitensi a San Francisco, Holder ha detto che d’ora in poi le persone che hanno commesso piccoli reati legati alla droga e che non hanno legami con il crimine organizzato e il narcotraffico non saranno più condannate a scontare «pene draconiane», che saranno riservate ai criminali più pericolosi.

sabato 10 agosto 2013

CAPRI : IL BARCAROLO MISTERIOSO

Aldo Maturo

Capri, 2010. Passeggiando sul molo del porticciolo turistico, incantato dalla bellezza  dei panfili e degli yacht, ho visto sbucare all’improvviso, nella zona delle barche più “umane”, questa minuscola battana che scivolava lentamente sulle acque color smeraldo con a bordo un barcarolo misterioso che manovrava, con un piccolo remo, la sua ineguagliabile imbarcazione con la dignità di un armatore.
cliccare sulle foto per ingrandire

GRAZIE I.S.S.




Uno  spettacolare video mozzafiato mostra il passaggio della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) sui cieli della nostra Penisola. Si tratta di una delle pochissime riprese in video che immortalano il momento in cui la Stazione Spaziale sorvola i nostri cieli, di notte, regalandoci uno spettacolo indimenticabile che ci da il senso dell’infinito e della nostra piccolezza. L’Italia viene sorvolata quando il video raggiunge 1 minuto e 07 secondi. Da non perdere.

lunedì 5 agosto 2013

DIFFAMAZIONE A MEZZO INTERNET


Uno strumento di questo genere non poteva non entrare nelle aule di udienza e salire sul banco degli imputati per i delitti contro la persona.

 Aldo Maturo

Non è un mistero che internet è un sistema di comunicazione non solo veloce e diffuso ma anche abbastanza economico. Con pochi euro di spesa per il collegamento e agganciandosi a un blog o a un sito ci si può sentire tutti scrittori, giornalisti, critici o opinionisti.

Con le email, poi, la possibilità di contattare persone anche dall’altra parte del mondo in pochi secondi supera ogni barriera spazio-temporale.


RICCIONE : 800 EURO PER 15 ORE AL GIORNO


Lavoratrice si ribella e viene licenziata. Tiziana, 35 anni e originaria della Sicilia, ha chiesto maggiori diritti ed è stata messa alla porta. La struttura alberghiera era già nel mirino delle autorità per sfruttamento del lavoro nero. L'associazione Rumori sinistri: "Lo sfruttamento è un fenomeno molto grave in questa zona e le istituzioni non fanno nulla per cambiare le cose"
David Marceddu - 25.7.2013 - Il Fatto quotidiano 


Una laurea nel settore turistico, un fidanzato a Rovigo, la famiglia lontana in Sicilia e un lavoro, precario, in Riviera. La Romagna dei sogni si è trasformata in un incubo per Tiziana, la ragazza di 33 anni siciliana che stanotte ha dovuto dormire in spiaggia dopo che la sua datrice di lavoro, un’albergatrice di Riccione, l’ha cacciata lasciandola senza un tetto in piena notte. Motivo? Si era ribellata a uno stipendio da fame, 800 euro per quindici ore di lavoro, e alla decisione dell’albergatrice di ridurglielo ulteriormente.