giovedì 8 dicembre 2022

C'ERA UNA VOLTA IL NATALE

 

Aldo Maturo

 

C’era una volta il Natale, quello della nostra infanzia, quello profumato di umidità e nebbiolina, con le foglie gialle dei platani ammucchiate lungo i bordi dei marciapiedi, quello delle prime  lucine intermittenti che facevano l’occhiolino dal negozio di elettricità di Grimaldi, lì in quell’angolo al Quadrivio, che a Natale sfavillava di luci anche all’esterno e ci lasciava incantati perché avremmo voluto comprarle tutte.  Il Natale, quello della ricerca del muschio nelle campagne intorno a Telese o sulle pendici di Monte Pugliano, portato a casa nelle buste o nelle cassette di legno immaginando già come lo avremmo disposto tra le stradine e le montagnole del presepe. 

 

giovedì 1 settembre 2022

TUTTO PASSA

 


“Tutto passa nella vita” diceva quella tizia.

Passano i pantaloni a zampa di elefante.

Passa la febbre.

Passano i treni, anche due volte, chi ha detto di no?

Passano le amiche, gli amici, i fidanzati.

Anche i mariti; le mogli poi!

Passa la voglia.

Passa il temporale e torna il sereno.

Passa la notte.

Passa il dolore, dopo cent’anni.

Passa il Natale, la Pasqua, …..

Passa la sabbia nella clessidra.

Passa il sangue dentro le vene.

Tutto passa, caro ragazzo.

Ciò che non passerà mai è tuo padre e tua madre.

sabato 13 agosto 2022

ACQUA, L'ORO BLU DEL XXI SECOLO

 Un miliardo e duecento milioni di persone, più di un abitante su cinque della Terra, non ha acqua potabile a sufficienza.

Aldo Maturo
(23.3.2010)


Qualcuno ha calcolato che l’acqua che consumiamo per lavarci i denti sarebbe sufficiente ad un bambino palestinese per un giorno. Non so se è vero, ma se lo è, è drammatico. Già per S. Francesco l’acqua era creatura del Signore, insieme a frate sole, sorella luna, le stelle, frate vento e frate focu: “…utile, umile, preziosa e casta…” e in questa francescana intuizione vi è tutta la poesia di una risorsa indispensabile per la vita.

Chissà cosa direbbe oggi nel sapere che un miliardo e duecento milioni di persone, più di un abitante su cinque della Terra, non ha acqua potabile a sufficienza e che ogni anno per le malattie connesse alla mancanza d’acqua muoiono 3 milioni e mezzo di persone, due terzi delle quali sono bambini. Pensiamoci: 6.400 bambini per ogni giorno dell’anno e ogni anno. Quattro bambini al minuto!

sabato 4 giugno 2022

MANGIARE A NAPOLI.......

  A Napoli ho capito che mangiare è una religione, ha i suoi riti e le sue cerimonie, è un atto sacro e mangiare da soli è triste, e se stai al tavolo da solo
il cameriere si preoccupa e ti viene a chiedere dieci volte "come va? come state?" e dopo viene pure la padrona del ristorante e poi pure suo marito e ti mandano pure i figli, perché tante volte dovessi sentirti triste, non sia mai, come te lo gusti il mangiare?


Braciola napoletana

A Napoli al ristorante ho ordinato "una braciola" e quando mi sono visto arrivare un involtino in umido ho chiesto al cameriere "ma io avevo chiesto una braciola..." e quello mi ha risposto "e questa cos'è?". Comunque l'ho mangiata ed era una meraviglia, buona come poche altre cose che ho mangiato.
A Napoli alla cassa del bar ho visto una scatola di vetro piena di cioccolatini a forma di bacio Perugina, incartati nella carta stagnola uno per uno, ho chiesto "ma sono Baci?" e la signora mi ha risposto "certo che sono baci, li facciamo proprio noi!" ed erano buonissimi.

giovedì 21 aprile 2022

IL CARCERE (SUPERLUSSO) DELL'AJA DOVE MOLTI SOGNANO DI VEDERE PUTIN

Celle confortevoli, cure mediche all'avanguardia, stanze dell'amore: il penitenziario della Corte internazionale dell’Aja è il fiore all’occhiello del sistema carcerario europeo. Permesse le visite dei familiari, del coniuge o del convivente. C’è anche la stanza coniugale. Garantita l’assistenza sanitaria con standard molto elevati. 


 

Celle arredate e confortevoli, aria all’aperto, esercizio fisico, cure mediche all’avanguardia, terapia occupazionale, guida spirituale, condizioni adatte per la preparazione della difesa, strutture informatiche e formazione, possibilità di telefonare spesso, visite coniugali con tanto di “stanza dell’amore”, attività ricreative e sportive. Un vero e proprio fiore all’occhiello del sistema penitenziario europeo che rispetta il principio di innocenza fino a prova contraria.

martedì 19 aprile 2022

GUERRA, NON LA RACCONTANO GIUSTA. L'AUTISMO DEGLI IDIOTI SCHERZA CON IL FUOCO NUCLEARE

 Chi ama brevità e superficialità può tranquillamente non leggere questo post.

 


 

di Mario Capanna

 

 

Più che indignato, sono seriamente preoccupato per la miopia superficiale - scelta e perseguita - con cui capi di governo ottusi, giornalisti proni, commentatori arruolati non vedono (o fanno finta di non vedere) la sostanza vera dello spaventoso problema.

In primo luogo: gli Stati Uniti si rifiutano di capire che il mondo unipolare (con loro egemoni sulla Terra dopo il crollo dell’URSS) è definitivamente tramontato, e che è iniziato il multilateralismo: realtà crescenti - la Cina, l’India, l’America Latina, in primis - non accettano più i loro ukase.

domenica 10 aprile 2022

LETTERA DI UN PROFESSORE : "IO VI ACCUSO"

“Barbara D’Urso, Maria De Filippi, Alfonso Signorini, Alessia Marcuzzi e tutta la schiera della vostra bolgia infernale… io vi accuso. Rappresentate l’umiliazione dei laureati, la mortificazione di chi studia, di chi investe tempo e risorse nella cultura, di chi frustrato abbandona infine l’Italia perché la ribalta e l’attenzione sono per i teatranti dei vostri programmi.

 Vi accuso di essere tra i principali responsabili del decadimento culturale del nostro Paese, del suo imbarbarimento sociale, della sua corruzione e corrosione morale, della destabilizzazione mentale delle nuove generazioni, dell’impoverimento etico dei nostri giovani, della distorsione educativa dei nostri ragazzi.

 

domenica 3 aprile 2022

BICIPOLITANA DI PESARO, UNA RETE CICLABILE AL SERVIZIO DELLA COMUNITA'

Le linee della rete ciclabile pesarese – 92 km -  fanno scuola in tutta Europa, ma intanto si pensa a raddoppiarne il chilometraggio.


A Pesaro muoversi in bicicletta è facile grazie alla Bicipolitana, un’organizzazione della rete ciclabile urbana che, mutuando dalle metropolitane il sistema delle linee numerate e colorate, fornisce ai pedalatori le indicazioni per spostarsi nella maniera più efficiente possibile nel capoluogo di provincia delle Marche.

mercoledì 2 marzo 2022

ANNETTE: QUANDO MORIRO' DIRO' TUTTO A DIO

 

Quando morirò dirò tutto a Dio.

 

Gli dirò che nel mondo che ha creato

a comandare c'è un essere ingrato.

 

Quando morirò dirò tutto a Dio,

gli dirò del vostro fare indifferente,

del vostro guardarci come fossimo niente.

 

Quando morirò dirò tutto a Dio.

 

Gli dirò che mi manca il mio papà

e che ora sento freddo in questa stanza.

Vorrei un mondo per chi come me

è nato dall'altra parte della strada,

è nato dall'altra parte della vita,

dalla parte sbagliata.

 

sabato 29 gennaio 2022

I RIMPIANTI DELLA VITA

  Cinque sono le cose che un uomo rimpiange ... E non sono mai quelle che consideriamo importanti durante la vita.

Alessandro D’Avenia
Scrittore- Sceneggiatore

1) La prima sarà non aver vissuto secondo le nostre inclinazioni ma prigionieri delle aspettative degli altri. Cadrà la maschera di pelle con la quale ci siamo resi amabili, o abbiamo creduto di farlo. 

 


 

Ed era la maschera creata dalla moda, dalle false attese nostre, per curare magari il risentimento di ferite mai affrontate. La maschera di chi si accontenta di essere amabile. Non amato.

 

2) Il secondo rimpianto sarà aver lavorato troppo duramente, lasciandoci prendere dalla competizione, dai risultati, dalla rincorsa di qualcosa che non è mai arrivato perché non esisteva se non nella nostra testa, trascurando legami e relazioni. Vorremmo chiedere scusa a tutti, ma non c'è più tempo.

 

3) Per terzo rimpiangeremo di non aver trovato il coraggio di dire la verità. Rimpiangeremo di non aver detto abbastanza "ti amo" a chi avevamo accanto, "sono fiero di te" ai figli, "scusa" quando avevamo torto, o anche quando avevamo ragione. Abbiamo preferito alla verità rancori incancreniti e lunghissimi silenzi.

 

4) Poi rimpiangeremo di non aver trascorso tempo con chi amavamo. Non abbiamo badato a chi avevamo sempre lì, proprio perché era sempre lì. Eppure il dolore a volte ce lo aveva ricordato che nulla resta per sempre, ma noi lo avevamo sottovalutato come se fossimo immortali, rimandando a oltranza, dando la precedenza a ciò che era urgente anziché a ciò che era importante. E come abbiamo fatto a sopportare quella solitudine in vita? L'abbiamo tollerata perché era centellinata, come un veleno che abitua a sopportare dosi letali. E abbiamo soffocato il dolore con piccolissimi e dolcissimi surrogati, incapaci di fare anche solo una telefonata e chiedere come stai.

 

5) Per ultimo rimpiangeremo di non essere stati più felici. Eppure sarebbe bastato far fiorire ciò che avevamo dentro e attorno, ma ci siamo lasciati schiacciare dall'abitudine, dall'accidia, dall'egoismo, invece di amare come i poeti, invece di conoscere come gli scienziati. Invece di scoprire nel mondo quello che il bambino vede nelle mappe della sua infanzia: tesori. Quello che l'adolescente scorge nell'addensarsi del suo corpo: promesse. Quello che il giovane spera nell'affermarsi della sua vita: amori.

https://www.libriantichionline.com/divagazioni/alessandro_avenia_cinque_rimpianti_vita