sabato 30 giugno 2012

giovedì 28 giugno 2012

QUANDO I CANI VALGONO PIU' DEI BAMBINI



Sr.Laura Girotto, torinese, missionaria in Etiopia, vive ad Adua dal 1993. Insegnante di English as Foreign language,  prima di finire in Abissinia come missionaria per le Figlie di Maria Ausiliatrice delle Salesiane di Don Bosco, ha girato il mondo, soprattutto in Medio Oriente. Il sito della sua Onlus è:

Aldo Maturo




“L' altro giorno ero in macchina, stavo facendo una delle tante peregrinazioni in giro per l' Italia alla ricerca di soldi per l' ospedale che stiamo cercando di fare ad Adua e ascoltavo una trasmissione di Radio 24, "Essere e Benessere". 
 Normalmente è molto interessante, per i temi, per la bravura della conduttrice, per la qualità degli ospiti. Si parlava di cani. Dei problemi che nascono quando si consumano le unghie. Magari perché se le rosicchiano. E gli esperti spiegavano quali medicine erano necessarie per ovviare al problema. Includendo, se necessario, l' intervento dello psicologo che possa allenare il cane a non rosicchiarsi più le unghie. Lo psicologo! E poi la dieta necessaria, l' attività fisica, la toilette, l' affetto di cui occorre circondarli...». È lì che non ci ha visto più: «Sono indignata, amareggiata, scandalizzata, confusa. Leggo di iniziative per adottare i cani a distanza"

COLPO DI CALORE E COLPO DI SOLE




Soccorso: colpo di calore, colpo di sole
Colpo di calore
E' provocato da un eccessivo innalzamento della temperatura corporea legato ad insufficiente traspirazione.

Colpo di sole
E' provocato dall'esposizione ai raggi solari per un lungo periodo senza una adeguata protezione alla testa.

Non sono molto facili da distinguere uno dall'altro, anche se il colpo di calore è caratterizzato da un più accentuato arrossamento del viso, ma poco importa, perchè hanno le stesse terapie.
 

TELESE-CERRETO: ANAMNESI DI UNA DIOCESI


Panorama di Telese Terme

Aldo Maturo - 16 giugno 2012 - su
 

Diocesi di Telese e Cerreto Sannita. Quante volte ci siamo chiesti  per quale motivo la sede vescovile, e tutto il comprensorio diocesano, ha questo doppio nome?  La curiosità mi ha spinto ad una ricerca storica sulle origini della diocesi e quello che segue è il frutto di questo studio, che pongo all’attenzione del lettore con molta umiltà, ben consapevole della difficoltà di racchiudere in poche righe una storia millenaria e comunque disponibile a corredare i risultati con le integrazioni di quanti vogliano offrire ulteriori elementi di supporto.
   Per gli storici è’ stato difficile risalire ai primordi del cristianesimo nel nostro territorio. Mons.Iannacchino, in “Storia di Telesia” (ediz.1900) dice che in nessun modo è riuscito a precisare il tempo in cui il cristianesimo e con esso la civiltà del Vangelo entrò in Telese. 

martedì 26 giugno 2012

QUALCHE DOMANDA A BEPPE GRILLO

 

1. I sondaggi vi indicano come seconda forza del Paese. Alle elezioni politiche, chi sarà il vostro candidato premier e con quali logiche verrà scelto?
2. Gianroberto Casaleggio, in una lettera al Corriere della Sera, si è definito il cofondatore del Movimento 5 Stelle, di cui ha scritto le regole, e ha ammesso di dare ai candidati consigli sulla comunicazione elettorale. Qual è il suo vero ruolo all'interno del Movimento?

domenica 24 giugno 2012

CHI ABBANDONA UN CANE LO CONDANNA

L’abbandono dei cani, oltre ad essere un gesto incivile e un reato perseguito in Italia ai sensi dell’art.727 del Codice penale con l’arresto fino a un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro, rappresenta la causa primaria del randagismo.

BRUNETTA E' STATO LICENZIATO

 
Brunetta fa' troppe assenze al municipio di Venezia che lo licenzia. I suoi ex sostenitori cambiano il nome della lista civica che aveva il suo nome.
Foto adgnews24.com

E' di questi giorni la (lieta?) notizia del “licenziamento” dalla carica di Consigliere comunale dell'ex ministro Brunetta, dal comune di Venezia. Il motivo? Troppe assenze. No, non è uno scherzo, proprio così, colui che ha sempre combattuto l'assenteismo, colui che si è fatto portavoce del rigore sui posti di lavoro, schierandosi contro i cosiddetti “bamboccioni”, i “fannulloni”, come li chiama lui, che a 30 anni vivono ancora a casa dei genitori perché un lavoro non lo trovano o vivono asfissiati dal precariato. Ebbene si, Brunetta è stato licenziato per troppe assenze e non certo perchè non riuscivano a vederlo al di là della scrivania.

sabato 23 giugno 2012

NEL MONDO 27 MILIONI DI SCHIAVI

  
Nel mondo ci sono 27 milioni di schiavi. Salvate dallo sfruttamento poco più di 42 mila persone nel 2011, la maggior parte in Europa. E' uno sterminato giacimento di vite che alimenta il crimine organizzato




Maurizio Molinari - 21.6.2012 - La Stampa.it


  Amina è una giovane del Bangladesh che accettò l’offerta di fare la domestica in Libano finendo in una casa dove venne violentata, torturata e ridotta alla fame per tre mesi prima di piegarsi ai voleri dei carcerieri accettando di diventarne schiava. In un mondo con oltre sette miliardi di abitanti ve ne sono 27 milioni che vivono in schiavitù ma nel 2011 ne sono stati liberati appena 42.291. E Amina è fra questi.

La fotografia del Pianeta contenuta nel rapporto sul «Traffico degli esseri umani» redatto dal Dipartimento di Stato e firmato da Hillary Clinton precipita in una dimensione dei rapporti internazionali pressoché inedita. Le regioni geopolitiche sono ritagliate sulla forza delle reti del traffico di uomini, donne e bambini: dai confini dell’Afghanistan a quelli della Cina e dell’Indonesia si estende il mercato più grande con 11,7 milioni di vittime, seguito dall’Africa con 3,7 milioni, l’America centro-meridionale con 1,8 milioni, la Russia con 1,6 milioni e l’area transatlantica Usa-Europa occidentale con 1,5 milioni mentre l’Australia è l’unica a poter vantare l’assenza di luoghi dove i trafficanti hanno totale potere sui sottomessi.

venerdì 22 giugno 2012

AFFITTI : STOP AI CONTROLLI DI POLIZIA

 
La norma abolisce un adempimento in vigore dal 1978 e varato nell’ambito della lotta al terrorismo ma non si applica per la cessione di fabbricati a cittadini stranieri
 Aldo Maturo 

Il D.L. 20-6-2012 n. 79 ha abolito l’obbligo di segnalare all’autorità di P.S. il nominativo della persona cui è stato dato in locazione o in comodato un bene immobile. Tale obbligo sarà adempiuto, per conto del proprietario dell’immobile, dall’ufficio dell’Agenzia delle Entrate dove è stato registrato il contratto nei termini di 30 giorni.

giovedì 21 giugno 2012

SANTUARIO FRANCESCANO LA VERNA


 http://www.ofmtoscana.org/
http://www.santuariolaverna.org/


(dal sito del Santuario)
"Il santuario della Verna si trova sull'Appennino Toscano. Il monte, ricoperto da una monumentale foresta di faggi e abeti, è visibile da tutto il Casentino e dall'alta Val Tiberina ed ha una forma inconfondibile con la sua vetta (m 1283) tagliata a picco da tre parti
 Sopra la roccia ed avvolto dalla foresta si trova il grande complesso del Santuario che dentro la sua massiccia ed articolata architettura custodisce numerosi tesori di spiritualità, arte, cultura e storia.
 Nell'estate del 1224 San Francesco si ritirò sul monte della Verna per i suoi consueti periodi di silenzio e preghiera.
Durante la sua permanenza chiese a Dio di poter partecipare con tutto il suo essere alla Passione di Cristo, mistero di amore e dolore.
Il Signore lo ascoltò e gli apparve sotto forma di serafino crocifisso lasciandogli in dono i sigilli della sua passione. Francesco divenne così anche esteriormente immagine di Cristo al quale già con il cuore e la vita tanto assomigliava.
 L'evento delle stimmate e l'esempio di vita sono il bene più prezioso che Francesco consegna ai frati della Verna.
L'impegnativa eredità di San Francesco oltre che coinvolgere personalmente ogni frate diventa anche il principale messaggio che la comunità desidera trasmettere a tutti coloro che visitano  La Verna."



Santuario (foto Aldo Maturo) - Cliccare per ingrandire
Il Santuario si trova in Toscana, a Chiusi della Verna
                                               








Il saio che San Francesco  indossava nel settembre 1224 quando ricevette le stimmate
 (Foto Aldo Maturo)



 Chiusi della Verna ..................  3 Km
Bibbiena ...................................  27 Km
Arezzo ......................................  43 Km
Firenze .....................................  76 Km
Siena ........................................  98 Km
Perugia ...................................  110 Km
Assisi ......................................  120 Km

ALBUM

Cascata di Gerani

Piantine del vetro

domenica 17 giugno 2012

FERMI TUTTI, GRILLO SCHERZAVA

 
Ora ha paura del fallimento e scarica il barile sugli altri. Grillo in una lunga e ossequiosa intervista di Marco Travaglio ingrana la marcia indietro: "Fosse dipeso da me, ci saremmo fermati ai comuni e alle regioni. Ma ora come fai a deludere le aspettative di tanta gente? Io sono un non leader..."
 

di  Francesco Maria Del Vigo - "Il Giornale.it" - 14 giugno 2012



Grillo ha paura di se stesso. Che nella road map a Cinque Stelle Parma dovesse essere solo una tappa e non un traguardo, lo avevamo già detto. Troppo difficile per un neonato movimento amministrare una città con una voragine di bilancio.

Infatti Federico Pizzarotti è ancora lì: fermo in alto mare, sommerso da una valanga di curriculum tra i quali non riesce neppure lui a raccapezzarsi. E Grillo tenta di smarcarsi. Oggi arriva la conferma che il grande capo è terrorizzato dal successo elettorale (secondo gli ultimi sondaggi diffusi da La 7 i pentastellati sono la seconda forza del paese, attorno al venti per cento e a pochi passi dal Partito Democratico).
Il M5S non è in grado di gestire un successo di queste dimensioni e se, per caso, dovesse diventare il primo partito alla prova dei fatti si smonterebbe bullone per bullone tutta la virtuale macchina da guerra di Grillo e Casaleggio. Il comico è un po' come il bambino che si stupisce di aver fatto una marachella più grande del previsto. Ha lanciato il sasso, nascosto la mano, e ora si trova davanti a una valanga. E vorrebbe darsela a gambe.

venerdì 15 giugno 2012

MASTELLA: PUNIRE CHI RACCOMANDA E’ UNA VERGOGNA

 
La raccomandazione entra nel codice penale. Chi sfrutta le amicizie finisce in cella. L’art.13 del ddl anticorruzione introduce il nuovo reato di “traffico di influenze illecite” (art.346 bis del codice penale). Chi sfrutta le sue relazioni con un pubblico ufficiale per farsi dare del denaro o un altro vantaggio patrimoniale, come prezzo della propria mediazione illecita, è punito con il carcere da uno a tre anni.
Quella che segue è un’intervista all’ex ministro Clemente Mastella: La raccomandazione  è un fatto politico ed è una vergogna punire chi raccomanda.”Pensate che per fare le nomine si valutino i curricula? Ma fatemi il piacere…”
Ho letto e riletto l'articolo con incredulità fino ad andare a cercare sull'enciclopedia Treccani cosa significa "raccomandazione:  "Intercessione in favore di una persona, soprattutto al fine di ottenerle ciò che le sarebbe difficile conseguire con i mezzi e i meriti propri o per le vie ordinarie"


On.le Clemente Mastella

Intervista di  Elena Polidori – Il Resto del Carlino – 14 giugno 2012

Mastella, è appena finita un’epoca: niente più raccomandazioni..
“Questo lo dice lei…”
Hanno approvato alla Camera il “traffico d’influenze illecite”…
“E’ una vergogna…”
Dicono sia un segno di civiltà..
“Sarebbe un segno di civiltà se facessimo come negli Stati Uniti, dove la segnalazione ha una sua dignità codificata.Ma mi spiega per quale motivo se io vedo che una persona è brava non lo devo segnalare? Allora, me lo racconta lei come avverrà la prossima nomina dei consiglieri Rai? O come avverranno tutte le prossime nomine dei più alti dirigenti dello Stato? Attraverso i curricula? Ma fatemi il piacere…

Mastella, mica sono raccomandazioni quelle…
“No, e che sono? Non sono forse segnalazioni di qualcuno che vengono recepite e votate da altri? Andiamo, questo è l’ennesimo segnale di morte della democrazia; cosa crede, che finisca il clientelismo con questa legge? Questa è solo un’esasperazione di un tentativo di far pulizia di una pratica di cui in Italia,questo è vero,si è sempre abusato.Sa come andrà a finire?”
Come?
“Che la faranno sempre franca i furbi e tutto continuerà come prima,salvo che d’ora in poi bisognerà stare attenti anche con chi si parla…”
In che senso?
“Nel senso che uno viene nel tuo ufficio con un telefonino, ti chiede qualcosa e poi ti denunzia,eh..bisogna stare attenti. Ma ci si rende conto della deriva in cui ci siamo infilati? In questo Paese c’è sempre meno libertà e io guardo a distanza quello che sta accadendo,anche con un po’ di tristezza. La raccomandazione è un fatto politico,bisognerebbe saperlo”
E’ politica?
“Certo, perché prevede una scelta discrezionale,basata su dei criteri,quindi una scelta responsabile. Certo,se uno raccomanda un cretino,allora in quel caso è lui che commette un illecito,ma con questa norma si fa di tutte le erbe un fascio. Chi sarà poi quello che giudicherà la bontà o meno di una raccomandazione? Si entra in un campo dello scibile umano,e ora anche del diritto,che è veramente complicato dirimere”
Insomma,lei dice che ciascuno si dovrebbe prendere le proprie responsabilità di “raccomandatore”. Ma in Italia se n’è sempre approfittato troppo..
“Ma via, la raccomandazione esiste da sempre ed ha una sua dignità. Persino Benedetto Croce scriveva “ti segnalo questo perché è bravo…”. Se succedesse adesso che faremmo,metteremmo in galera Croce? Come al solito non conosciamo le mezze misure, o troppo o nulla. Eppure, sarebbe bastato rendere tutto trasparente, come in America…”
         

mercoledì 13 giugno 2012

IL GIOCO DELLE TRE CARTE

 
 
mercoledì 13 giugno 2012

IL GIOCO DELLE TRE CARTE

 

 Gli amici più furbi possono mettere alla prova la loro "abilità" seguendo il filmato alla fine dell'articolo

 

Aldo Maturo



Era il gioco dei giochi, a Napoli, sui marciapiedi davanti alla stazione centrale, al Corso Garibaldi, sotto la Galleria o dovunque c’era un passaggio di persone frettolose.  Era il gioco delle tre carte  che mi affascinava quando, uscito dall’università, mi avviavo frettoloso verso il treno, pronto a perderlo pur di godermi quella favolosa sceneggiata. Mi fermavo a guardare, incantato non dalle carte ma dall’organizzazione perfetta finalizzata a truffare il passante di turno.  Un panchetto pieghevole, tre carte da gioco e una “paranza”,  piccola banda di  5 o 6 persone, ciascuno con il suo compito, uniti a crocchio intorno al "mastro di carte" che mischiava le tre carte e le faceva roteare più volte sul ripiano del  panchetto aperto come un piccolo  tavolo da gioco.

      Vicino a lui due “compari-giocatori” facevano finta di non conoscersi tra di loro e puntavano accanitamente fior di 10.000 lire sulla carta "vincente", ma perdevano puntualmente perché sfilando i soldi dalla tasca fingevano di dover abbassare gli occhi e questo consentiva al manipolatore di spostare la carta vincente per farli perdere. Intorno altri “compari” "assistenti" al gioco parteggiavano per i “giocatori” e a volte puntavano anch'essi. 

    La calorosa partecipazione creava un clima di favorevole connivenza che trascinava i passanti. Chi si fermava a guardare prima o poi era spinto  a partecipare e lo stimolo a puntare diventava sempre più irrefrenabile.   A qualche metro il “palo” badava che non si avvistassero vigili, poliziotti o carabinieri. In tal caso partiva un fischio, il mastro di carte   chiudeva a libretto il panchetto e sparivano nella folla. 

    Un’organizzazione perfetta, con ruoli precisi e degni di una affiatata banda inserita nella cornice di un’estemporanea sceneggiata  napoletana. “La carta vince”, “la carta perde”. I due “compari-giocatori” a volte perdevano ma a volte vincevano perché la vincita doveva stimolare “i passanti” fermatisi ad osservare. La scena era sempre la stessa. “Il pollo” si fermava, guardava con aria disinteressata come a dire “a me non mi fanno fesso”, poi piano piano, incoraggiato da quelli che vincevano (non sapendo che erano complici) e confidando sulla  sua presunta furbizia, si faceva largo,  sempre più vicino al panchetto, soldi in mano e “zac” partiva la puntata sulla carta che credeva di aver  seguito in tutti i suoi spostamenti. 

    A questo punto il gioco diventava psicologico.  La “paranza” studiava in un attimo il soggetto per capire se bastava farlo perdere una volta sola o se era meglio incentivarlo con qualche vincita per spingerlo a puntare più volte con la voglia di rifarsi ma col risultato di perdere tutto. Una vincita, una perdita e così via. Al momento opportuno un'occhiata d'intesa  e un urlo:  “ …’a polizia…’a polizia”…”. Non era vero ma, come per incanto, le carte sparivano, il panchetto si ripiegava a libretto e tutti i compari sparivano dissolvendosi tra la folla come in una  rosa dei venti. Sul posto restava il truffato, ma ormai era troppo tardi per capirlo.  

    Si allontanava a testa bassa con un magone in gola, il portafoglio più leggero e il dramma di doverlo raccontare a casa. Ho visto in quegli anni persone perdere anche 2 o 300.000 mila lire. Poi i napoletani hanno capito che a Napoli non c’era più spazio, che il gioco era “bruciato” e si doveva emigrare in altre città  per cercare clientela più vergine.  Hanno colonizzato le varie piazze d’Italia e il gioco si è anche evoluto, con paranze che oltre alle  tre carte usano   i bicchieri o le campanelline sotto cui nascondono il cecio o la pallina da scoprire. Cambia la location ma la sceneggiata è la stessa e alla fine c’è sempre un truffato che resta e dei truffatori che fuggono. 



Ora per la prima volta in Italia il gioco dal reato di truffa semplice è stato "promosso" ad  associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Ci ha pensato il Tribunale di Torino che con le prove offerte dalle telecamere dei carabinieri ha condannato 17 persone a tre anni di carcere.  Quella paranza non guadagnerà più oltre 3.000 euro al giorno ma di certo c’è già quella di riserva che aspettava solo di entrare “in gioco”.




LE MANI SULLA CITTA'

 

di Gianni Barbacetto e Davide Milosa – Ediz.Chiarelettere - €16,60
Milano-Italia. 

 "Abbiamo fatto una città!" Lo dicono loro: centinaia di uomini della 'ndrangheta che vivono tra noi. Frequentano gli stessi bar, e probabilmente il supermercato dove facciamo la spesa l'hanno costruito loro. Ma noi continuiamo a ignorarlo.
Quello che stupisce è lo stile di vita. Vite da ricchi, condotte nella più totale normalità. Auto da centomila euro e vestiti firmati. Imprenditori dalla faccia pulita come copertura. Avvocati un tempo insospettabili.
Giovani ragazzi milanesi che diventano corrieri della droga. Storie straordinarie e incredibili, tutte raccontate con nomi e cognomi. Succede a Milano, oggi: una città che ha toccato il fondo.

martedì 12 giugno 2012

L’AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO

 
Aldo Maturo
L’amministratore di sostegno (istituito con legge 9.1.2004 n.6) è una figura ignota al grosso pubblico ma ben vicina a chi a chi ha la sfortuna di doversi dividere tra la propria famiglia e i genitori, zii o parenti, spesso lontani, incapaci di provvedere da soli alle proprie esigenze di vita quotidiana, perché affetti da alzheimer, da demenza senile o altre menomazioni che li rendono diversamente abili.
In realtà non è rara la nomina di un amministratore di sostegno anche per chi si trova nella incapacità temporanea di provvedere ai propri interessi a causa di una infermità parziale o temporanea ovvero per una menomazione fisica o psichica non tanto grave da richiedere il ricorso all’interdizione.

domenica 10 giugno 2012

VIETNAM : LA BAMBINA E LA GUERRA

 
La foto simbolo della guerra in Vietnam  (1960-1975) compie 40 anni

di Paolo Moltoni - www.terraincognitaweb.com

Nel 1965 poche persone si erano veramente rese conto che i soldati americani stavano per iniziare una lunga e sanguinosa guerra in una terra ancora poco conosciuta del sud-est asiatico. Solamente dopo le prime immagini della TV e i commenti dei giornali, l’opinione pubblica si rese conto che era iniziata un’efferata operazione bellica che ben presto sarebbe divenuta tristemente nota come “guerra del Vietnam”. In quegli anni nacquero movimenti pacifisti e si organizzarono proteste. Nel 1965 un giovane di nome Norman Morris si diede fuoco davanti al Pentagono, nel 1967 il campione del mondo di pugilato Cassius Clay rifiutò di andare a combattere in Vietnam e gli fu tolta la licenza da pugile. Ma più d’ogni manifestazione pacifista, più d’ogni gesto clamoroso, ci sono una fotografia e una bambina che contribuirono a cambiare la sensibilità e a risvegliare la coscienza della gente, nei confronti della guerra del Vietnam.
 
    La foto fu scattata l’8 giugno 1972 a Trang Bang, a pochi chilometri da Saigon, dopo un bombardamento aereo con bombe al napalm. La bimba che fugge terrorizzata è Kim Phuc, allora aveva nove anni. Oggi Kim vive in Canada, è ambasciatrice della pace per l’Unesco e dirige una fondazione per aiutare i bambini vittime di guerra. La foto fu scattata da Nick Ut e gli valse il premio Pulitzer"

sabato 9 giugno 2012

SU ALI D'AQUILA


            Una preghiera bellissima che riempie il cuore di gioia e ci fa sentire più vicini a Dio

BATTENTI, QUEI QUINDICI SECONDI PRIMA

Questo progetto coltiva la proposta di inserimento dei Riti settennali di penitenza - che si svolgono ogni sette anni a Guardia Sanframondi (BN) - nell'elenco UNESCO del patrimonio immateriale dell'umanità.

          Giovanni Lombardi - 14.4.2012 -
www.ritisettennali.org




Ho voluto documentare il momento che molti chiamano clou della manifestazione guardiese; l’ho voluto fare, però, da una ‘prospettiva’ diversa, quella degli spettatori assiepati davanti al santuario, dei fedeli, dei credenti, degli scettici, dei curiosi … 
   La Cappella del ‘Sangue sparso’, l’antico luogo di riunione nel santuario dell’Assunta, accoglie i penitenti, ma il numero sempre crescente ha fatto sì che l’intero santuario sia occupato dai battenti, e quel perentorio invito … ‘Fratelli, in nome di Maria, con forza e coraggio, battetevi !’ Essi in ginocchio, camminando a ritroso e con lo sguardo verso la statua dell’Assunta escono dal santuario per sistemarsi, incolonnandosi, dietro il mistero di San Girolamo penitente. 
    Chi si aspetta il classico video sui battenti e il noto fermarsi all’azione della penitenza, al sangue, rimarrà deluso ( sul web, peraltro, ci sono moltissimi video che assolvono questa funzione …)

TERREMOTO: IO NON RISCHIO


venerdì 8 giugno 2012

COSTA CONCORDIA – IL FANTASMA DELLA P3

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Foto infophoto
www.altrabenevento.org, il sito dell’associazione beneventana per la città sostenibile contro il malaffare, ha ripreso e pubblicato il 5 aprile 2012 un articolo della giornalista Rita Pennarola uscito due giorni prima su “La voce delle voci”  il periodico mensile dell’omonima associazione culturale campana edito con la testata La Voce della Campania, diretto dalla stessa giornalista e dal collega Andrea Cinquegrani.  La giornalista parla dell’inchiesta sulla tragica vicenda della nave Costa Concordia e riporta fatti e particolari impressionanti che, come quelli del capitolo che segue, hanno colpito la mia attenzione e che è giusto siano conosciuti da altri lettori.
 SILENZIO. PARLA JESUS
“Alle circostanze indicate dalla Voce nell’inchiesta “La pista russa” sono arrivate alcune sbalorditive conferme. Che convergono intorno ad una sola ipotesi, dai contorni sempre piu’ definiti: poteri malavitosi utilizzano da tempo navi da crociera per i loro traffici. E lo sbarco “al volo” di materiali o persone lungo certe determinate coste risulta tutt’altro che casuale.