La raccomandazione entra
nel codice penale. Chi sfrutta le amicizie finisce in cella. L’art.13 del ddl
anticorruzione introduce il nuovo reato di “traffico di influenze illecite”
(art.346 bis del codice penale). Chi sfrutta le sue relazioni con un pubblico
ufficiale per farsi dare del denaro o un altro vantaggio patrimoniale, come
prezzo della propria mediazione illecita, è punito con il carcere da uno a tre
anni.
Quella che segue è
un’intervista all’ex ministro Clemente Mastella: La raccomandazione è un
fatto politico ed è una vergogna punire chi raccomanda.”Pensate che per fare
le nomine si valutino i curricula? Ma fatemi il piacere…”
Ho letto e riletto
l'articolo con incredulità fino ad andare a cercare sull'enciclopedia Treccani cosa
significa "raccomandazione: "Intercessione in favore di una
persona, soprattutto al fine di ottenerle ciò che le sarebbe difficile
conseguire con i mezzi e i meriti propri o per le vie ordinarie"
On.le Clemente Mastella |
Intervista
di Elena Polidori – Il Resto del Carlino – 14 giugno 2012
Mastella, è
appena finita un’epoca: niente più raccomandazioni..
“Questo lo dice
lei…”
Hanno approvato
alla Camera il “traffico d’influenze illecite”…
“E’ una vergogna…”
Dicono
sia un segno di civiltà..
“Sarebbe un segno
di civiltà se facessimo come negli Stati Uniti, dove la segnalazione ha una sua
dignità codificata.Ma mi spiega per quale motivo se io vedo che una persona
è brava non lo devo segnalare? Allora, me lo racconta lei come avverrà la
prossima nomina dei consiglieri Rai? O come avverranno tutte le prossime nomine
dei più alti dirigenti dello Stato? Attraverso i curricula? Ma fatemi il
piacere…”
Mastella,
mica sono raccomandazioni quelle…
“No, e che sono?
Non sono forse segnalazioni di qualcuno che vengono recepite e votate da altri?
Andiamo, questo è l’ennesimo segnale di morte della democrazia; cosa crede, che
finisca il clientelismo con questa legge? Questa è solo un’esasperazione di un
tentativo di far pulizia di una pratica di cui in Italia,questo è vero,si è
sempre abusato.Sa come andrà a finire?”
Come?
“Che la faranno
sempre franca i furbi e tutto continuerà come prima,salvo che d’ora in poi
bisognerà stare attenti anche con chi si parla…”
In
che senso?
“Nel senso che
uno viene nel tuo ufficio con un telefonino, ti chiede qualcosa e poi ti
denunzia,eh..bisogna stare attenti. Ma ci si rende conto della deriva in cui ci
siamo infilati? In questo Paese c’è sempre meno libertà e io guardo a distanza
quello che sta accadendo,anche con un po’ di tristezza. La raccomandazione è un
fatto politico,bisognerebbe saperlo”
E’
politica?
“Certo, perché
prevede una scelta discrezionale,basata su dei criteri,quindi una scelta
responsabile. Certo,se uno raccomanda un cretino,allora in quel caso è lui che
commette un illecito,ma con questa norma si fa di tutte le erbe un fascio. Chi
sarà poi quello che giudicherà la bontà o meno di una raccomandazione? Si entra
in un campo dello scibile umano,e ora anche del diritto,che è veramente
complicato dirimere”
Insomma,lei dice
che ciascuno si dovrebbe prendere le proprie responsabilità di
“raccomandatore”. Ma in Italia se n’è sempre approfittato troppo..
“Ma via, la
raccomandazione esiste da sempre ed ha una sua dignità. Persino Benedetto Croce
scriveva “ti segnalo questo perché è bravo…”. Se succedesse adesso che
faremmo,metteremmo in galera Croce? Come al solito non conosciamo le mezze
misure, o troppo o nulla. Eppure, sarebbe bastato rendere tutto trasparente,
come in America…”