domenica 10 giugno 2012

VIETNAM : LA BAMBINA E LA GUERRA

 
La foto simbolo della guerra in Vietnam  (1960-1975) compie 40 anni

di Paolo Moltoni - www.terraincognitaweb.com

Nel 1965 poche persone si erano veramente rese conto che i soldati americani stavano per iniziare una lunga e sanguinosa guerra in una terra ancora poco conosciuta del sud-est asiatico. Solamente dopo le prime immagini della TV e i commenti dei giornali, l’opinione pubblica si rese conto che era iniziata un’efferata operazione bellica che ben presto sarebbe divenuta tristemente nota come “guerra del Vietnam”. In quegli anni nacquero movimenti pacifisti e si organizzarono proteste. Nel 1965 un giovane di nome Norman Morris si diede fuoco davanti al Pentagono, nel 1967 il campione del mondo di pugilato Cassius Clay rifiutò di andare a combattere in Vietnam e gli fu tolta la licenza da pugile. Ma più d’ogni manifestazione pacifista, più d’ogni gesto clamoroso, ci sono una fotografia e una bambina che contribuirono a cambiare la sensibilità e a risvegliare la coscienza della gente, nei confronti della guerra del Vietnam.
 
    La foto fu scattata l’8 giugno 1972 a Trang Bang, a pochi chilometri da Saigon, dopo un bombardamento aereo con bombe al napalm. La bimba che fugge terrorizzata è Kim Phuc, allora aveva nove anni. Oggi Kim vive in Canada, è ambasciatrice della pace per l’Unesco e dirige una fondazione per aiutare i bambini vittime di guerra. La foto fu scattata da Nick Ut e gli valse il premio Pulitzer"


……Oggi Kim è una donna serena e dal sorriso rassicurante, ma per anni quell’immagine dal profondo impatto emotivo è stata usata per scopi propagandistici. Prima dai pacifisti che manifestavano contro la guerra in Vietnam, poi dal regime comunista ed infine dagli americani. Oggi Kim ha deciso di riappropriarsi di quell’immagine e della propria identità ormai trasformata in icona fotografica. Oltrepassando ogni barriera ideologica e politica, spera che la fotografia di Ut si trasformi in un messaggio di pace universale. La bimba che scappa terrorizzata dalla pioggia di napalm non è la vittima del male comunista o del male capitalista, come i vari schieramenti hanno cercato di propagandare. La piccola Kim è vittima di un male universale, privo di colore e d’ideologia, un mostro cinico e cieco chiamato Guerra.…….