mercoledì 16 gennaio 2019

BATTISTI, LE TELECAMERE E I LIMITI DELLA DECENZA



La politica in favore delle telecamere, oltre ogni limite di decenza

 

Quanto accaduto ieri in occasione dell’arrivo a Ciampino del detenuto Battisti è una pagina tra le più vergognose e grottesche della nostra storia repubblicana.
È semplicemente inconcepibile che due Ministri del Governo di un Paese civile abbiano ritenuto di poter fare dell’arrivo in aeroporto di un detenuto, pur latitante da 37 anni e finalmente assicurato alla giustizia del suo Paese, una occasione, cinica e sguaiata, di autopromozione propagandistica.


martedì 15 gennaio 2019

LA PAURA DI INVECCHIARE


Invecchiare è un processo inevitabile, non lo è sentirsi vecchi (Kabir Bedi). Le rughe non sono solo il segno degli anni, delle lotte, del dolore, ma ti ricordano tutti i sorrisi che hai elargito, le risate, le esplosioni di gioia e di meraviglia.

La paura di invecchiare è una delle più comuni.
Oggi vi spieghiamo perché dovreste “abbracciare” il processo di invecchiamento piuttosto che temerlo.

È un timore dietro il quale si nascondono ansie diverse e quindi può rivelarsi utile comprendere cosa realmente ti spaventa.


mercoledì 9 gennaio 2019

SALVINI, IL MINISTRO DELLA PAURA


Invasione. Schifo. Felpa. Sovranità. Terrorismo. Ruspa. Pulizia. Schiavismo. Da qualunque parola si parta si arriva sempre a lui: a Matteo Salvini, il neo ministro dell'Interno e vicepresidente del Consiglio del governo Conte. Il politico più social, che ha saputo ripulire l'immagine di un partito consumato dagli scandali, la Lega, e capovolgere il suo mondo senza farsene accorgere. 


 All'inizio se la prendeva con i napoletani, poi con i Rom e infine con gli immigrati: ora "vengono prima gli italiani", non i padani. Prima il problema del Paese era la Calabria e il sud nullafacente ora sono da un lato gli spacciatori dall'altro i burocrati di Bruxelles.




venerdì 4 gennaio 2019

E LO CHIAMANO DECRETO SICUREZZA


Persone, donne e uomini, che diventano fantasmi di carne e sangue. Che non potranno essere rimpatriati, perché non ci sono accordi – e difficilmente ci saranno – con i Paesi di origine. E che vagheranno, come successo dopo lo sgombero del Baobab a Roma, per le città. Come fantasmi, appunto. Senza tutele, senza diritti, senza possibilità di riscatto. Senza nulla. Soli, in balia della criminalità organizzata. Perché per legge non potrebbero esistere.

 
"Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità", diceva Joseph Goebbels. E quella "lezione", purtroppo, sembra esser stata ben ascoltata. Fino a diventare percezione comune. La percezione per cui tutti mali del mondo, o quantomeno quelli dell'Italia, sono imputabili ai migranti. Agli stranieri. Ai poveri. Agli ultimi.
Ed è esattamente questo, quello che fa il decreto sicurezza e immigrazione di Salvini. Punta il fucile con precisione contro i migranti. E basta.