martedì 1 aprile 2025

GUERRA, CHI VERREBBE CHIAMATO ALLE ARMI NEL CASO L'ITALIA ENTRASSE IN UN CONFLITTO

 Dal 2004, come è noto, tutti i nati dall’1 gennaio 1986 sono “sospesi” dalla chiamata alle armi obbligatoria. Quindi in caso di conflitto, oltre ai militari di professione, chi sarebbe richiamato? Le donne partirebbero? Chi invece sarebbe esonerato? Qual è l’età massima? Quali sono i requisiti?

 

Gabriele Angelini - 26 marzo 2025

https://www.thesocialpost.it/2025/03/26/guerra-chi-viene-chiamato-alle-armi-nel-caso-in-cui-litalia-partecipi/

 

In caso di guerra chi viene chiamato alle armi in Italia? Una domanda che fino a qualche tempo fa sembrava un esercizio di fantasia e che ora, invece, inizia a circolare seriamente nei corridoi dei palazzi e anche tra la gente. Anche perché le parole della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, nel suo discorso alla Royal Danish Military Academy, hanno gettato ulteriore benzina sul fuoco: “Se l’Europa vuole evitare la guerra, deve prepararsi alla guerra“. Questo scenario, inutile dirlo, coinvolgerebbe anche l’Italia. 

Dal 2004, però, come è noto, tutti i nati dall’1 gennaio 1986 sono “sospesi” dalla chiamata alle armi obbligatoria. Quindi in caso di conflitto, oltre ai militari di professione, chi sarebbe richiamato? Le donne partirebbero? Chi invece sarebbe esonerato? Qual è l’età massima? Quali sono i requisiti? A tutte queste domande ha risposto all’Unione Sarda Massimiliano Masia, avvocato cassazionista esperto di diritto militare e Legal advisor dell’Esercito.

Chi verrebbe richiamato alle armi

In caso di guerra, dunque, chi viene chiamato alle armi in Italia? L’avvocato Masia spiega all’Unione Sarda: “I primi a dover essere impiegati sarebbero, ovviamente, i militari in ferma permanente dei diversi corpi armati, come Esercito, Marina, Aeronautica militare, Carabinieri e Guardia di Finanza. A seguire dovranno rispondere alla chiamata alle armi anche tutti gli ex militari che hanno lasciato le Forze Armate da meno di 5 anni e da ultimo i civili, che verrebbero chiamati solo in caso di estrema necessità. Per contro i militari in congedo assoluto non saranno più vincolati a obblighi in tempo di guerra o di grave crisi internazionale”. C’è una puntualizzazione importante da fare, però: la leva obbligatoria è stata sospesa, non eliminata, con la legge 23 agosto 2004, n. 226 (legge Martino), quindi può tornare in vigore, con decreto ministeriale, in caso di guerra o di grave crisi internazionale.

 


Chi verrebbe esonerato

Chiarito chi viene chiamato in Italia in caso di guerra, l’altra domanda cruciale è chi invece viene esonerato. Spiega l’avvocato Masia: “In primis i soggetti che non sono in possesso dei requisiti di età, idoneità fisica e morale previsti dalla legge”. Ad esempio coloro che risultino affetti da imperfezioni o infermità ma anche chi è affetto da patologie legate alla tossicodipendenza. Altre persone esonerate sarebbero gli orfani di entrambi i genitori, con funzioni di capo famiglia, con fratelli minorenni a carico. Soggetti con prole. Ma anche “il figlio unico convivente di genitore portatore di handicap che lo renda non autosufficiente o invalido civile affetto da mutilazione o invalidità analoghe a quelle per le quali è previsto l’accompagnatore ai sensi della normativa vigente ed altre circostanze, di carattere eccezionale, riferibili alle condizioni economiche e di sostentamento della famiglia che verrebbero meno con il richiamo alla leva dell’unico soggetto/maschio in grado di provvedere“.

 

I criteri relativi all’età

 

Spiega infine Masia: “Sono iscritti nelle liste di leva i soggetti obbligati che compiono 17 anni di età nell’anno di formazione delle liste e, pertanto, sono chiamati alla visita di leva i soggetti obbligati che abbiano compiuto 18 anni di età e fino al 45esimo anno di età“. Ma, in caso di guerra, il Governo potrà stabilire nuovi criteri applicabili nella chiamata alla leva, potendo così per esempio includere anche le donne ed elevare il limite di età dei richiamabili. Chiude Masia: “Essendo la norma attuale anacronistica rispetto alle odierne aspettative di vita, così sicuramente il limite dei 45 anni sarà abbondantemente superato”.