Il migliore dei carceri, il più
bello, il più pulito, il più organizzato, il più umano, resta sempre e soltanto
un carcere, un luogo cioè in cui all’uomo è sottratto il più naturale dei suoi
diritti : il diritto alla libertà. Questa piccola guida, di immediata
consultazione, è stata da me scritta nel 1997 ad uso di quanti entravano come
detenuti nel carcere di Pesaro. Aveva (e forse ha) il solo scopo di aiutare
quanti vivono per la prima volta la drammatica esperienza del carcere a
conoscere ed a capire dove si trovano, cosa gli succede, cosa possono chiedere
ed avere. A sentirsi insomma meno oggetti, a conservare – nonostante tutto – la
propria dignità che niente e nessuno potrà annullare.
Aldo Maturo
Direttore Casa Circondariale Pesaro 1988-1999
Direttore Casa Circondariale Pesaro 1988-1999
Le prime ore
di detenzione, le più traumatiche e le più angosciose, coincidono anche con una
serie di adempimenti e di operazioni cui il neo arrestato deve essere
sottoposto : accettazione, perquisizione, immatricolazione, foto segnaletiche,
rilievi dattiloscopici, visita medica, colloquio di 1° ingresso con
l’educatore e/o con lo psicologo, colloquio con il Comandante o con il
Direttore.
Accettazione e
perquisizione: L’addetto alla ricezione controlla che sia in regola tutta la
documentazione (titolo di detenzione) esibita da chi ha condotto in carcere il
neo arrestato. Questi viene quindi accompagnato al Magazzino per essere
perquisito, unitamente ai suoi effetti personali. Una tale operazione, dai
risvolti indubbiamente umilianti, ha lo scopo di accertare che il Nuovo Giunto
(che di seguito chiameremo N.G.) non introduca in carcere oggetti proibiti,
“atti ad offendere”, sostanze stupefacenti,etc. Dell’avvenuta perquisizione
viene redatto contestuale verbale, che indicherà le cose di cui non è stata
consentita l’introduzione (es. sigarette, denaro,oggetti di eccessivo valore,
documenti, borsoni) e di quelle lasciate in consegna all’interessato (es.fede
nuziale, catenina, orologio, occhiali, etc.). Il verbale sarà firmato da chi ha
effettuato la perquisizione e dal N.G., che può chiederne copia. Al termine, il
N.G. riceverà la fornitura di prima necessità (piatti, bicchiere, posateria,
lenzuola, coperta) e verrà accompagnato alla cella assegnatagli o, se si sono
evidenziate diverse esigenze detentive, al Reparto Filtro Nuovi Giunti,
in attesa che venga esaminata una collocazione idonea o che l’A.G. abbia
diversamente disposto.
Colloqui con
l’Avvocato : il N.G. può conferire con il suo avvocato fin dal momento del
suo arrivo al carcere. Tale diritto può essere differito dall’A.G., per
eccezionali ragioni di cautela, per un tempo non superiore a 5 giorni. Al di
fuori delle ipotesi urgenti, i colloqui con gli avvocati si svolgono tutti i
giorni feriali, di norma dalle ore 9,00 alle ore 12,00 e dalle ore 13,00 alle
ore 15,00. I colloqui sono riservati, si svolgono in saletta e non
possono essere ascoltati dal personale di servizio, cui resta affidato solo un
controllo visivo.
Corrispondenza con
l’Avvocato: La corrispondenza in arrivo e partenza con il proprio
difensore non può essere sottoposta a censura, purchè sulla busta sia riportata
la dicitura “corrispondenza per ragioni di giustizia “, con indicazione del
procedimento e del destinatario (nome e cognome dell’avvocato). In casi eccezionali,
autorizzati dall’A.G., è consentito al detenuto telefonare al proprio avvocato.
Dopo la condanna, tale autorizzazione può essere data dal Direttore, in casi
eccezionali e motivati.
Isolamento
giudiziario: L’A.G. può disporre che il N.G., per motivi cautelari legati
alle indagini ancora in corso, non sia ammesso a vita in comune ma debba
invece restare isolato dagli altri detenuti o coimputati. La disposizione
scritta deve essere notificata al detenuto e deve indicarne le forme di
esecuzione (possibilità o meno di avere colloqui con il difensore, con i
familiari, di leggere i quotidiani, di guardare la TV,etc..)
Visita medica e
colloquio “Nuovi Giunti” : Compatibilmente con l’orario di ingresso in istituto e
comunque entro poche ore dal suo arrivo, il neo arrestato viene sottoposto a
visita medica generale da parte del medico di guardia, che accerterà le sue condizioni
di salute, redigendo apposito referto. Nel corso della visita il medico
raccoglie tutti i dati anamnestici necessari per la compilazione della cartella
clinica e svolge un colloquio per accertare anche quali siano le condizioni
psichiche del soggetto, al fine di segnalare immediatamente il caso alla
Direzione ed agli altri operatori del carcere. In questo caso vengono attivate
delle procedure cautelative e/o di sostegno, anche al fine di sventare
eventuali progetti anticonservativi.
Ove le condizioni di
salute lo richiedano, il medico può disporre il ricovero urgente del soggetto
in ambiente ospedaliero esterno, con il rispetto della procedura prevista dalle
leggi e dagli ordini di servizio che regolamentano la materia.
L’assistenza
sanitaria – a Pesaro - prevede un servizio di guardia medica per 15
ore giornaliere nei giorni feriali e di 24 ore nei giorni festivi. Il servizio
infermieristico è assicurato invece per 24 ore nei giorni feriali e per 12 ore
nei giorni festivi. Tutti i giorni feriali è presente in istituto, nelle ore
del mattino, il Sanitario Incaricato, Coordinatore di tutti i servizi.
Per i detenuti
tossicodipendenti ed alcooldipendenti è previsto un apposito Presidio, con la
presenza plurisettimanale di una psicologa, di un medico, una assistente
sociale ed un’infermiera che operano nel carcere secondo un Protocollo
Operativo regionale.
L’assistenza
psichiatrica è garantita da un consulente esterno per 40 ore mensili,
distribuite in ore giornaliere.
L’assistenza
specialistica prevede diversi consulenti esterni, ciascuno per la rispettiva
branca.
Il detenuto che
vuole essere sottoposto a visita medica deve farne richiesta verbale al
personale. L’istituto è dotato di ambulatorio odontoiatrico,
oculistico, di un elettrocardiografo, di un defribillatore, del pallone ambu e
di altre attrezzature di prima emergenza.
Assegnazione del
posto letto in cella: Ove non ci siano particolari prescrizioni dell’A.G. che
procede o non debbano essere adottate precauzioni connesse al tipo di imputazione,
il Coordinatore del servizio – sentito eventualmente il Comandante del Reparto
e/o tenuto conto delle eventuali indicazioni emerse in sede di primo colloquio
con il medico – assegna al N.G. il posto letto nella cella designata.
L’assegnazione, ove possibile, deve tener conto delle condizioni psico fisiche
del soggetto, dell’età, delle condizioni di salute, delle condizioni sociali,
dell’eventuale stato di astinenza da sostanze stupefacenti, dello stato di
detenuto “primario” (prima carcerazione), delle pregresse esperienze detentive,
dei “divieti di incontro” con altri detenuti, della “pericolosità” auto o
eteroaggressiva, quale si rileva dall’imputazione, dal verbale di arresto o
dagli alti del fascicolo.
Le celle : Le celle delle
sezioni detentive della C.C. di Pesaro hanno una capienza complessiva per circa
236 detenuti e 22 detenute. Sono quasi tutte a due posti, con letto a castello.
In ogni cella vi è il riscaldamento, acqua calda e fredda, TV color, tavolo,
armadietti pensili. I servizi igienici sono in un locale annesso a ciascuna
cella.
Colloquio di “Primo
Ingresso” : Nel giorno di arrivo o nelle 24 ore successive, il N.G. ha un
primo colloquio con l’Educatore di Reparto che lo seguirà durante la
carcerazione.Tale colloquio ha tra l’altro lo scopo di consentire al N.G. un
primo incontro con un operatore qualificato in campo psico-socio-pedagogico,
per la raccolta e la disamina di tutte le problematiche di carattere
personale,familiare,giuridico, connesse alla detenzione ed ai suoi riflessi
sulle attività socio-familiari-economiche precedenti la carcerazione. I
risultati del primo colloquio, se di particolare rilevanza dal punto di vista
gestionale detentivo, vengono segnalati immediatamente al Comandante di
Reparto, alla Psicologa, al Capo Area Trattamentale ed al Direttore, per
l’adozione dei provvedimenti di competenza.
Colloqui con gli
Operatori : Il detenuto, con apposita “domandina”, può chiedere di
essere sentito dalla Psicologa, dall’Assistente Sociale, dall’Educatore di
Reparto, dal Cappellano, dal Comandante di Reparto, dal Direttore, dal
Magistrato di Sorveglianza.
Richieste e/o
dichiarazioni dirette all’Autorità Giudiziaria : Il detenuto ha
facoltà di inviare impugnazioni, dichiarazioni, motivi di appello, denunzie ed
altri atti di rilevanza giuridica, all’Autorità Giudiziaria. Gli atti vengono
presentati, o le dichiarazioni vengono rese, in Ufficio Matricola, con Mod.IP1
( già Mod.13) davanti al Direttore (o suo delegato) e, ai fini processuali,
hanno efficacia come se fossero stati/e presentati/te direttamente davanti
all’Autorità Giudiziaria cui sono diretti/e.
Colloqui con i
familiari: I detenuti possono usufruire di sei colloqui al mese. Per i
detenuti di Alta Sicurezza i colloqui sono ridotti a quattro. I colloqui, fino
alla sentenza di primo grado, sono autorizzati dall’A.G. che procede. Dopo la
sentenza di primo grado, sono autorizzati dal Direttore. I colloqui si svolgono
in apposite sale ed hanno la durata massima di un’ora. Particolari disposizioni
regolamentano i colloqui di durata superiore ad un’ ora, per i non residenti, o
con prole di età inferiore a 10 anni. A ciascun colloquio possono partecipare
non più di tre persone, salvo particolari circostanze.
Nella C.C. di Pesaro
i colloqui con i detenuti ordinari si svolgono il giovedì ed il sabato dalle
ore 9 alle ore 15. I detenuti di Alta Sicurezza fruiscono di colloqui il
mercoledì ed il venerdi nella stessa fascia oraria.
I familiari
devono produrre idonea certificazione da cui risulti il grado di
parentela (moglie, marito, figli, genitori, fratelli, sorelle, cognati, nipoti,
convivente,etc.). La Direzione effettua controlli su eventuali
autocertificazioni rilasciate dagli interessati.
Pacchi
destinati ai detenuti: I detenuti possono ricevere quattro pacchi al mese, di peso
complessivo non superiore a venti chili, contenenti abbigliamento e, con le
limitazioni di sicurezza previste dalle disposizioni interne, generi alimentari
in quantità non superiore al fabbisogno di una persona. L’elenco dei
generi di cui è ammessa l’introduzione è esposto nelle bacheche e nelle
salette di tempo libero. Per i familiari, l’elenco è esposto in sala di attesa.
Analoga pubblicità è data ai generi di cui non è consentita l’introduzione per
motivi di sicurezza. I libri ed il materiale hobbistico non sono
conteggiati nel peso dei pacchi. Tutti i pacchi sono perquisiti, prima di
essere consegnati ai destinatari.
Telefono : I detenuti
ordinari possono telefonare ai congiunti e conviventi una volta alla
settimana. Quelli di Alta Sicurezza due volte al mese. Fino alla sentenza di 1°
grado, l’autorizzazione è rilasciata dall’A.G. che procede. Per gli appellanti
ed i ricorrenti è rilasciata dal Magistrato di Sorveglianza. I detenuti
condannati sono autorizzati dal Direttore. Deroghe sono consentite in presenza
di particolari circostanze (presenza di figli di età inferiore a 10 anni,
trasferimento, rientro da permessi, motivi urgenti e motivati)
Per poter
telefonare, è necessario compilare apposita “domandina”, diretta all’Autorità
competente ad autorizzare, con indicazione del numero telefonico e delle
persone interessate. Non è consentito telefonare ad utenze mobili (cellulari).
Il contatto telefonico è effettuato dal personale incaricato. La telefonata, su
disposizione dell’Autorità competente, può essere ascoltata e registrata,
previo preavviso all’interessato. E’ sempre registrata la telefonata effettuata
dai detenuti di Alta Sicurezza. La telefonata, che ha una durata massima
di 10 minuti, viene effettuata a spese del richiedente.
Corrispondenza,
giornali, radio, TV: Ove non sia stato disposto diversamente dall’A.G. che procede –
con provvedimento provvisorio notificato al detenuto e per esclusive esigenze
cautelari connesse al procedimento - il detenuto può scrivere liberamente
a chi ritiene opportuno (familiari, amici, giornali, Autorità) servendosi di lettere,
raccomandate, espressi, Fax. La corrispondenza è inoltrata, a spese
dell’interessato, a cura della Direzione. Allo stesso modo è regolamentata la
corrispondenza in arrivo, che comunque viene aperta alla presenza del detenuto
al solo fine di verificare che nella busta non vi sia denaro o altri oggetti
proibiti.
Il provvedimento di
censura, che deve essere preventivamente notificato all’interessato, può essere
disposto solo su disposizione dell’A.G.
E’ consentito
l’acquisto, a proprie spese, di qualunque quotidiano o settimanale in libera
vendita all’esterno.
E’ consentito vedere
la TV della cella dalle ore___ alle ore____, ascoltare la radio o il ministereo
a cuffia. Questi ultimi apparecchi devono essere autoalimentati a batteria.
Vitto : Il vitto è preparato
nella cucina centrale da detenuti in possesso di idonea certificazione
sanitaria. Alla distribuzione del vitto, fatta con carrelli termici cella per
cella,alla presenza del personale di servizio, provvedono altri detenuti
parimenti idonei alle mansioni.
La colazione (latte
e caffè) viene distribuita alle ore 8,15 circa, il pranzo alle ore 12,30 circa
e la cena alle ore 17,30 circa.
Una Commissione di
detenuti, scelta mensilmente per sorteggio ed integrata con un delegato del
Direttore, controlla ogni mattina che tutti i generi vittuari corrispondano per
quantità e qualità alle tabelle ministeriali.
E’ consentito in
cella l’uso di un fornelletto a gas autoalimentato per la cottura di propri
generi alimentari. Disposizioni interne regolamentano il possesso di pentolame,
stoviglieria,etc.
Il vitto si consuma
in cella. Su autorizzazione della Direzione di Pesaro è consentito consumare il
vitto in altra cella, fino ad un massimo di quattro detenuti presenti.
Sopravvitto: Il detenuto può
acquistare, a proprie spese, le sigarette ed altri generi vittuari e di
conforto, al “sopravvitto” , gestito da una Impresa esterna, ma a prezzi
controllati dalla Direzione. Altri generi - oltre a quelli in vendita
all’interno - possono essere acquistati sul libero mercato, previa
richiesta autorizzata dalla Direzione.
La richiesta per
l’acquisto al sopravvitto interno è presentata al personale addetto, che
raccoglie le richieste cella per cella e distribuisce i generi due volte a
settimana.
La contabilizzazione
delle spese, sul conto corrente di ciascun detenuto, è fatta dall’apposito
Ufficio ragioneria. Gli interessati verificano gli addebiti sul proprio
estratto conto.
Tempo libero : I cortili
di passeggio, uno per ogni sezione, sono aperti dalle ore 9,15 alle ore 11,30 e
dalle ore 13,30 alle ore 15,30. In alternativa si può accedere, nella stessa
fascia oraria, nella saletta “tempo libero” esistente in ogni sezione. E’
ammesso il giuoco delle carte, scacchi,dama,etc.
A turno settimanale
si può accedere al campo sportivo o alla palestra.
Tutti i giorni è
possibile chiedere - nella fascia oraria dalle ore 16,30 alle ore 19,30 – di
poter spostarsi in altre celle, previ accordi tra gli interessati, fino
ad un massimo di quattro persone.
Lavoro : I detenuti possono
essere ammessi a svolgere attività lavorativa all’interno dell’istituto, previa
retribuzione pari a circa i 2/3 della pari qualifica esterna. Sono versati per
intero gli assegni familiari agli aventi diritto nonché i contributi
previdenziali, assistenziali ed assicurativi. L’ammissione al lavoro, nel
limite dei posti disponibili, è regolamentata da una graduatoria (lista di
collocamento) disciplinata da parametri previsti dalla vigente normativa. Alla
formazione della graduatoria concorre una commissione paritetica, composta da
funzionari dell’amministrazione penitenziaria, dell’ufficio del lavoro, delle
OO.SS. più rappresentative.
Attività
scolastiche, professionali e formative: Sono organizzati dalla Direzione, di
intesa con gli Enti interessati, diversi corsi scolastici e corsi di
formazione professionale. La tipologia dei corsi, attivati di anno in anno,
varia con la disponibilità degli enti esterni e con la tipologia dei detenuti
presenti. Sono normalmente attivati i corsi scolastici elementari, a moduli
didattici, e la scuola media. Di consolidata tradizione sono i corsi di
formazione professionale per ceramica, tipografia, informatica, grafica
computerizzata, modellistica (per la sezione femminile).
L’ammissione ai
corsi avviene su richiesta degli interessati nel limite dei posti
disponibili.
Sono attivati
altresì i “Gruppi di discussione”, momenti di incontro e di verifica di
esperienze personali, finalizzati alla valutazione ed al libero confronto. Un
Gruppo è coordinato dalla Psicologa ed altro Gruppo da Assistenti Volontari.
E’ operativo altresì
lo “Sportello Lavoro” - aperto due giorni a settimana - organizzato
di intesa con gli Enti locali e il Centro Job (ex Ufficio del Lavoro) per aiutare
i detenuti ad orientarsi nella ricerca di un’attività lavorativa, al momento
dell’uscita dal carcere.
Lo “Sportello
Patronato”, tenuto da assistenti volontari, cura l’espletamento di pratiche di
pensione, invalidità, infortunistica, pratiche connesse alla comune attività di
un Patronato.
Nota aggiornata al 2013:
La C.C. di Pesaro, che si estende su un’area di circa 40.000 mq., è stata aperta il 1. 3. 1989. Ha tre sezioni detentive ordinarie, una sezione femminile, due reparti protetti, una sezione per sex-offender, una sezione di semilibertà maschile ed una femminile. Potrebbe ospitare un numero massimo di 258 detenuti. Attualmente (2013) ospita mediamente 300-330 detenuti.
La C.C. di Pesaro, che si estende su un’area di circa 40.000 mq., è stata aperta il 1. 3. 1989. Ha tre sezioni detentive ordinarie, una sezione femminile, due reparti protetti, una sezione per sex-offender, una sezione di semilibertà maschile ed una femminile. Potrebbe ospitare un numero massimo di 258 detenuti. Attualmente (2013) ospita mediamente 300-330 detenuti.