In
un’intervista pubblicata nel luglio del 2012 dalla rivista Left-Avvenimenti, Stefano Rodotà disse
quanto segue su Beppe Grillo. Stefano Rodotà è stato scelto dal Movimento 5
Stelle come candidato alla Presidenza della Repubblica.
"...si scopre che Grillo al Nord dice non diamo la cittadinanza agli immigrati, al Sud che la mafia è meglio del ceto politico, allora vediamo che il tessuto di questi movimenti è estremamente pericoloso"
"...si scopre che Grillo al Nord dice non diamo la cittadinanza agli immigrati, al Sud che la mafia è meglio del ceto politico, allora vediamo che il tessuto di questi movimenti è estremamente pericoloso"
Sofia Basso - Intervista a Rodotà
21 luglio 2012 - "Left Avvenimenti"
"Grillo
è figlio di tutto quello che non è stato fatto: la perdita di attenzione per le
persone, la corruzione, la chiusura oligarchica. Gli ultimi due Parlamenti li
avranno scelti al massimo 20 persone. In questo clima, ci dobbiamo aspettare
fenomeni alla Grillo. Anzi, può darsi che ne vengano fuori altri, anche più
pericolosi.
Il fatto è che il populismo berlusconiano non è stato letto con la
dovuta attenzione critica dalla sinistra. Ricordo bene cosa si diceva dopo la
vittoria del 1994: Berlusconi ha fatto sognare, noi no. Altan, il più grande
commentatore politico che ci sia in questo momento, ha disegnato uno dei suoi
personaggi che diceva: «Non fatemi sognare, svegliatemi». La sinistra non è
stata capace di andare alla radice culturale e politica del populismo
berlusconiano. Quella deriva aveva un precedente negli anni del craxismo.
Comincia allora la rottura, la corruzione giustificata, esibita, il disprezzo
per la politica e per «gli intellettuali dei miei stivali». Anche oggi vedo
grandi pericoli. Il fatto che Grillo dica che sarà cancellata la democrazia
rappresentativa perché si farà tutto in Rete, rischia di dare ragione a coloro
che dicono che la democrazia elettronica è la forma del populismo del terzo
millennio. Queste tecnologie vanno utilizzate in altri modi: l’abbiamo visto
con la campagna elettorale di Obama e nelle primavere arabe. Poi si scopre che
Grillo al Nord dice non diamo la cittadinanza agli immigrati, al Sud che la
mafia è meglio del ceto politico, allora vediamo che il tessuto di questi
movimenti è estremamente pericoloso. E rischia di congiungersi con quello che
c’è in giro nell’Europa. A cominciare dal terribile populismo ungherese al
quale la Ue non ha reagito adeguatamente."