giovedì 14 febbraio 2019

LA LEGA STA UCCIDENDO IL MOVIMENTO 5 STELLE


I grillini per andare al Governo e allearsi con Salvini hanno dovuto rinnegare loro stessi e le loro finte convinzioni. Per la sete di potere, e non per risolvere i problemi del Paese, hanno ucciso le speranze di molti elettori.

 
Foto da FB
Andrea Viola – Blog – Il Fatto Quotidiano – 13 febbraio 2019 

 
Avevano detto, mai più un Presidente del Consiglio non eletto e ne hanno messo uno mai votato dal popolo. Avevano detto, mai con la Lega e si sono alleati senza problemi. Avevano detto, niente Ilva e l’hanno lasciata aperta. Avevano detto, niente Tap ed è rimasta dov’era. Avevano detto, niente condoni e li hanno fatti insieme con la Lega. Avevano detto, di tutto contro i padri di Renzi e Boschi e si è scoperto che invece erano quelli di Di Maio e Di Battista ad avere dipendenti in nero.

venerdì 8 febbraio 2019

I GIACCONI DI SALVINI


Il populismo salviniano si abbiglia a seconda delle situazioni e dei paesi. Un’indole ruffiana, non solo camaleontica,  che si trascina da mesi, al punto da risultare stucchevole.

 
Mi piace condividere integralmente questo articolo di Fabrizio Esposito
pubblicato il 5.2.2019 su Il Fatto Quotidiano, dal titolo “Dieci, cento, mille Salvini: ma un vestito suo non ce l’ha?”:


“È il popolo che lo vuole. E così il populismo salviniano si abbiglia a seconda delle situazioni e dei paesi. Un’indole ruffiana, non solo camaleontica, e che si trascina da mesi, al punto da risultare stucchevole. E foriera di giuste polemiche antipatizzanti. Si prenda il Real Giulianova, squadra di serie D. Il “Capitano” è andato in Abruzzo per la campagna delle Regionali (lì si vota il 10 febbraio) e ha indossato la maglia giallorossa del Giulianova, personalizzata con il suo nome. I giocatori si sono dissociati: “Non strumentalizzare i nostri colori per motivi politici”. Giustissimo.

sabato 2 febbraio 2019

LA MAPPA DEI DELINQUENTI


Un quadrilatero alle spalle del carcere di Rebibbia, a Roma. Qui, in grandi armadi a tenuta stagna, prende forma giorno dopo giorno il ritratto di una nazione. Dal 2016 a tutti i detenuti viene prelevato il Dna dalla Polizia Penitenziaria. E grazie alla nuova banca dati si sono già trovati gli autori di 42 delitti rimasti irrisolti. Viaggio nel Centro che raccoglie 140mila provette "a rischio".Il Dna porta a una ogni 20 miliardi le possibilità di errore: il che, su un pianeta con 7,6 miliardi di abitanti, equivale alla certezza assoluta.


 


 
È un ritratto più perfetto di qualunque fotografia, perché non riporta i tratti del volto ma la lunga, inconfondibile sequenza del Dna.

Non ci sarà il ritratto di tutti i maschi del paese, come avrebbe voluto Mildred, la madre disperata e rabbiosa di Tre manifesti a Ebbing. Ma ci saranno, maschi e femmine, i ritratti della nazione criminale. Di tutti coloro che, per un motivo o per l'altro, passano per le galere italiane. Tra di loro, la banca dati raccolta a Rebibbia aiuterà a cercare i colpevoli dei delitti irrisolti.