Il populismo salviniano si abbiglia a seconda delle situazioni e dei
paesi. Un’indole ruffiana, non solo camaleontica, che si trascina da mesi, al punto da risultare
stucchevole.
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di Fabrizio Esposito
pubblicato il 5.2.2019 su Il Fatto Quotidiano, dal
titolo “Dieci, cento, mille Salvini: ma un vestito suo non ce l’ha?”:
“È il popolo che lo
vuole. E così il populismo salviniano si abbiglia a seconda delle situazioni e
dei paesi. Un’indole ruffiana, non solo camaleontica, e che si trascina da
mesi, al punto da risultare stucchevole. E foriera di giuste polemiche
antipatizzanti. Si prenda il Real Giulianova, squadra di serie D. Il “Capitano”
è andato in Abruzzo per la campagna delle Regionali (lì si vota il 10 febbraio)
e ha indossato la maglia giallorossa del Giulianova, personalizzata con il suo
nome. I giocatori si sono dissociati: “Non strumentalizzare i nostri colori per
motivi politici”. Giustissimo.
Epperò il ministro
dell’Interno se ne frega e tira diritto per la sua strada trasformista.
Ennesimo revival del berlusconismo piacione che un tempo si trasfigurava, a
parole, nel premier operaio, nel premier pompiere, nel premier capotreno e così
via. Salvini al contrario mette in scena questo populismo all’italiana, da
arlecchino che adula gli elettori, e rinuncia a un guardaroba tutto suo, anche
spinto dal fatto di essersi lasciato con Elisa Isoardi, all’uopo stiratrice di
camicie. Ed è per questo che il ministro di propaganda fa il poliziotto, il
pompiere, l’ultras, il volontario della protezione, il leader in felpa. Secondo
qualcuno, in omaggio a una psicologia spicciola, il travestitismo del
vicepremier implica finanche una questione d’identità sessuale.
E verrà il giorno, infine, osservando la foto di Salvini nel duomo di
Teramo, che il leader leghista indosserà i sacri paramenti da sacerdote officiante,
in nome di quella Chiesa che odia Bergoglio e nega la parola misericordia. Per
il momento, nei luoghi sacri, il ministro ruffiano e travestito ci va con il
solito giaccone della Polizia, come se fosse il generale di un suo esercito
personale. Un’immagine pericolosa, oltre che carnascialesca. Perché nella sua
ignoranza istituzionale, a Salvini è capitato di andare anche a Montecitorio
conciato così. E politici che scimmottiano i militari, a destra, sono un po’
farsa, un po’ no.
Anche:
Sindacato dei VV.FF.
denunzia Salvini