Come funziona la valigetta nucleare del Presidente degli Stati Uniti? La
valigia nera che segue sempre il Presidente degli Stati Uniti è l’arma più
potente di sempre. Ecco che cosa contiene e come può scatenare la fine del
mondo. La valigetta nucleare segue il Presidente ovunque.
Pochi minuti dopo il drammatico ordine, 900 testate nucleari sono
pronte ad essere utilizzate in diversi angoli del pianeta: sono dislocate in
vari punti degli Stati Uniti ma anche su sottomarini e navi in navigazione
negli oceani di tutto il mondo.
Si chiama Nuclear
Football ed è la valigetta più pericolosa del mondo. Il presidente
americano è il commander-in-chief, cioè capo supremo dell’esercito
e può disporre di tutto l'arsenale nucleare e conoscere i piani relativi a
un’eventuale guerra atomica.
Il Presidente è
infatti l’unico in grado di autorizzare l’impiego delle testate nucleari: il
consenso viene fornito attraverso l’attivazione di speciali codici in suo
possesso e secondo le regole di ingaggio conservate in una valigetta
chiamata Football.
Si tratta della famosa
valigetta in pelle nera che lo segue in ogni suo spostamento e che è custodita
da team di cinque incaricati militari provenienti dalle diverse armi.
BOTTONE ROSSO? NON
SCHERZIAMO. Il
contenuto della valigetta è stato reso noto nel 1980 da Bill Guley,
all'epoca direttore dell'ufficio militare della Casa Bianca. Se pensate che al
suo interno ci sia un bottone rosso per far partire i missili, avete sbagliato
tutto. La valigetta contiene principalmente... carta.
Il documento più
importante è il Black Book, un vero e proprio
prontuario della guerra nucleare di 75 pagine con la descrizione degli
obiettivi possibili, del loro valore strategico secondo i vari scenari e delle
vittime che un eventuale attacco potrebbe causare. In alcuni casi milioni di
persone.
Altri due fascicoli
contengono un elenco dei luoghi sicuri dove trasferire il Presidente in caso di
attacco nucleare e le procedure radiotelevisive d'emergenza per comunicare con
la Nazione.
La valigetta
pesa 20 kg (ha un anima in alluminio) ed è trasportata da militari che
hanno un apposito addestramento per aiutare il Presidente a dare l'ordine di
lancio.
Contiene anche un telefono
che viene usato qualora il Presidente si trovi in viaggio: serve
a mettersi in contatto attraverso una linea sicura e via satellite
con il National Military Command Center (NMCC), il centro di comando
militare statunitense che gestisce tutti i lanci di ordigni nucleari.
Dal punto di
vista pratico i "codici di attacco" sono invece riportati su un
documento che il Presidente deve portare su di sè chiamato Biscuit,
biscotto.
Si tratta di una
specie di carta di credito nel quale sono riportati dei codici che servono al
Presidente degli Stati Uniti per autenticarsi e dare uno specifico ordine di
attacco atomico secondo uno dei protocolli contenuti nella valigetta. Il
biscotto è davvero molto simile alle carte con i codici operativi per
autenticarsi e fare operazioni sui siti delle banche online che molti di noi
usano tutti i giorni.
Secondo quanto
riportato dal Washington Post i
presidenti non si curano molto del Biscuit: Jimmy Carter lo mandò
in lavanderia insieme alla sua giacca mentre Bill Clinton lo perse e per
mesi non disse niente a nessuno.
Ma che cosa succede
"in quei momenti"? Il Presidente chiama il National Military
Command Center (NMCC), si identifica attraverso uno dei codici contenuti
nel Biscuit e ordina un attacco specifico tra quelli presenti nei documenti
contenuti nella valigetta.
Pochi minuti dopo il drammatico ordine, 900
testate nucleari sono pronte ad essere utilizzate in diversi angoli del
pianeta: sono dislocate in vari punti degli Stati Uniti ma anche su sottomarini
e navi in navigazione negli oceani di tutto il mondo.
Il Presidente è
l'unico a poter impartire l'ordine di attacco nucleare. Il comando deve essere
confermato dal Segretario alla Difesa che non ha però alcun potere di
veto: di fatto si limita a confermare che il presidente ha veramente
impartito quell'ordine.