È il mese sacro per la religione musulmana, e viene festeggiato in tutto
il mondo con preghiere, pasti e riti molto fotogenici
Dalla sera
del 26 maggio è iniziato il Ramadan, il mese sacro per i musulmani: durerà
29-30 giorni e finirà intorno al 24 giugno. Per i musulmani di tutto il mondo
il Ramadan è il mese del digiuno, e rispettarlo è uno dei cinque pilastri
dell’Islam, i precetti obbligatori per ogni fedele. È un periodo di
purificazione, per certi versi simile alla Quaresima cristiana, e si stima che
in tutto il mondo coinvolga 1 miliardo e 200 milioni di persone, dal sud-est
asiatico fino all’Europa passando per l’Africa e il Medio Oriente.
Ma cos’è di preciso
il Ramadan?
In arabo
Ramadan significa “mese torrido”. Secondo la tradizione, il mese di
Ramadan è un mese propizio per le rivelazioni di Allah all’umanità, e secondo
l’Islam in questo mese Maometto ha ricevuto la rivelazione dei primi versetti
del Corano, il libro sacro dei musulmani.
«Il mese in
cui fu rivelato il Corano come guida per gli uomini e prova chiara di retta
direzione e salvezza” (Sura II, v. 185)»
Quando inizia e
quanto dura
Il Ramadan è
il nono mese del calendario lunare islamico, e perciò non ha una corrispondenza
fissa con il nostro calendario. Ogni anno comincia circa undici giorni prima
dell’anno precedente e può durare dai 29 ai 30 giorni. Il Ramadan non inizia lo
stesso giorno in tutti i paesi. Mentre alcuni utilizzano i dati
astronomici per determinare la luna nuova, e di conseguenza l’inizio del mese
sacro, molti altri – tra cui l’Arabia Saudita – rifiutano l’utilizzo di
strumenti moderni e si basano sull’osservazione del cielo ad occhio nudo: la
prima comparsa della luna crescente, detta hilal, stabilisce l’inizio
del mese.
Il mese di
Ramadan finirà quando sorgerà la luna nuova del mese successivo, che si chiama Shawwal.
Quest’anno dovrebbe terminare intorno al 24 giugno, ma sarà l’osservazione del
sorgere della luna nuova che ne sancirà ufficialmente la fine. In quel
momento finirà l’obbligo del digiuno e dell’astinenza: è un momento molto
importante per i musulmani, sancito da una grande festa che si chiama ‘Id
al-Fitr e significa letteralmente “festa dell’interruzione”. Durante questa
festa i fedeli musulmani possono tornare a mangiare e, solitamente, lo fanno in
abbondanza. Ci si scambiano anche regali e ci si veste eleganti, o con vestiti
nuovi.
Che cosa prevede
Per tutti i
fedeli musulmani il Ramadan è il mese del digiuno e della preghiera. La prima
regola del Ramadan, infatti, è quella di non mangiare né bere durante tutta la
giornata, cioè dall’alba al tramonto. Il digiuno è preceduto da un pranzo
leggero prima dell’alba, che si chiama suhoor, e seguito dopo il
tramonto dall’interruzione dell’astinenza, che si chiama iftar.
Non tutti i
fedeli sono obbligati a rispettare la regola del digiuno: ne sono esentati gli
anziani, i malati, le donne in gravidanza e quelle con le mestruazioni, i
viaggiatori, i minori di undici anni e, più in generale, tutti quelli a cui il
digiuno potrebbe comportare dei rischi di salute.
Oltre al
digiuno dall’alba al tramonto, il mese di Ramadan comporta altri obblighi per
tutti i fedeli musulmani, a partire da quello di fare la carità ai
poveri e da quello della preghiera, che sono altri due dei cinque pilastri
della religione islamica. Dato che è considerato un mese di astinenza e di
purificazione, sia fisica che morale, durante le giornate di Ramadan
(considerate sempre dall’alba al tramonto) i fedeli sono obbligati ad evitare i
rapporti sessuali, il fumo e, ovviamente, l’alcol, ma anche le cattive azioni,
le menzogne, le calunnie e i litigi.
Chi dovesse
contravvenire volontariamente a qualche regola, a cominciare dal digiuno, ha
l’obbligo di rimediare attraverso atti di carità verso i bisognosi, come
offerte di cibo o di denaro, o attraverso il prolungamento dell’astinenza fino
a un periodo di 60 giorni. Per chi invece dovesse contravvenire
involontariamente, il Corano non prescrive nessuna punizione o rimedio, purché
subito dopo l’interruzione si riprenda l’osservanza delle regole del Ramadan.