Alzi la
mano chi sapeva che presso i Comuni è possibile firmare per un referendum
abrogativo parziale della legge sull’ l’indennità dei parlamentari (art.2 Legge
31.10.1965 n.1261).
Si tratta di apportare un taglio netto degli stipendi della casta politica. La raccolta di firme si conclude il 26.7. perché il Comitato Organizzatore deve consegnare le firme entro il 31.7.2012.
Basta recarsi al Comune e andare a firmare. I giornali non hanno pubblicizzato la notizia in maniera sufficiente. C’è chi pensa che temano di perdere i milioni di finanziamenti annui che lo Stato passa a tutti i quotidiani indistintamente ed a tutti i giornali di partito, anche se le loro pubblicazioni finiscono nella spazzatura.
Foto da Macist |
Aldo Maturo
I dati che seguono sono tratti dai siti istituzionali dove è riportato senza segreti il trattamento economico dei nostri parlamentari.
Nulla di nuovo ma di certo un utile richiamo alla nostra mente. Di fronte alla crisi delle famiglie loro non hanno da lamentarsi, benché alla loro busta paga sia stata applicato dal 2006 un taglio del 10%, che comunque li lascia agganciati per legge agli stipendi del Presidente di sezione della Corte di cassazione.
DEPUTATI (dal 1.1.2012)
Stipendio netto euro 5.246,54, mensile
Rimborso spese di soggiorno a Roma : euro 3.503,11 mensili (cui si sottraggono € 206 per ogni giorno di assenza alle votazioni in aula ed ecco perchè ci sono "i pianisti", quelli che votano anche per il collega)
Rimborso spese per contatti con gli elettori : euro 3.690,00mensili
Rimborso telefono : euro 3.098,74 annue
Rimborso viaggio da casa ad aeroporto o stazione : euro mensili 3.323,70 fino a 100 Km da casa ed euro mensili 3.995 oltre 100 km.
Totale mensile : euro 15.972 netti
Va aggiunta:
- La tessera per viaggiare gratis su treni,navi,aerei,autostrade;
- Assegno di fine mandato, pari all’80% dello stipendio mensile lordo per ogni anno di mandato a frazione superiore a 6 mesi;
- Assegno vitalizio, pari ad una indennità dal 25 all’80% a decorrere dal 65° o 60° anno, a seconda dell’anzianità parlamentare.
SENATORI
Stipendio netto euro 5.613,63 mensili
Rimborso spese di soggiorno a Roma : euro 1.650 mensili
Rimborso spese per svolgimento del mandato: euro 1.636,43 mensili direttamente al senatore
Rimborso spese per svolgimento del mandato : euro 2.500 mensili tramite gruppo parlamentare
Diaria 3.500
Rimborso telefono : euro 4.150,00 annue
Rimborso viaggio da casa ad aeroporto o stazione : euro mensili 3.323 fino a 100 Km ed euro mensili 3.995 oltre 100 km.
Totale mensile medio : euro 12.749 circa, netti
Va aggiunta:
- La tessera per viaggiare gratis su treni,navi,aerei,autostrade;
- Assegno di solidarietà per fine mandato, pari all’80% dello stipendio mensile lordo
per ogni anno di mandato a frazione superiore a 6 mesi;
- Assegno vitalizio, pari ad una indennità dal 25 all’80% a decorrere dal 65° o 60° anno, a seconda dell’anzianità parlamentare.
EUROPARLAMENTARI
Senz’altro migliore è il trattamento dei nostri onorevoli europarlamentari che, oltre ad una media molto alta di assenze si distinguono anche (Fonte : Il Salvagente, giugno 2009) per un trattamento economico il più alto d’Europa:
euro 11.703 Indennità mensile
euro 4.200 mensili per rimborso spese generali per ufficio, telefonino, computer, francobolli.
euro 287 al giorno per vitto e alloggio (c’è il registro presenze)
euro 4.000 annue per indennità di viaggio se si è relatori a conferenze o riunioni
euro 17.540 al mese per collaboratori ed assistenti.
Gli europarlamentari eletti il il 6 e 7 giugno 2009 fruiranno del nuovo stipendio del Parlamento europeo, inferiore di circa il 40% rispetto a quello italiano, stipendio che sarà di euro 7.665 lordi mensili pari ad un netto di circa 5.000 euro.
Un atto di giustizia per colmare il divario oggi esistente fra gli italiani e gli europarlamentari di altri Paesi, come gli ungheresi con i loro 760 euro mensili, i lettoni, con 1.000 euro o i polacchi con 615 euro.
Chissà se Monti, benché ricattato giornalmente dai gruppi parlamentari che minacciano di staccargli la spina, riuscirà a compiere un gesto da grande statista portando la nostra casta a livello delle retribuzioni medie europee.