venerdì 20 luglio 2012

PROVINCE: CHI VA E CHI RESTA

Il Consiglio dei ministri nella riunione di oggi ha stabilito i criteri per l’accorpamento delle province che dovranno avere almeno 350mila abitanti ed estendersi su una superficie territoriale non inferiore ai 2500 chilometri quadrati.
La soppressione delle province esistenti e la creazione delle nuove sarà realizzata entro l’anno, secondo le previsioni del ministro competente. 

Stando ai dati Istat, la nuova geografia delle province sarà la seguente:
Piemonte: sparisce Vercelli, Asti, Biella, Verbano-Cusio e Novara;
Lombardia: dovrebbero essere accorpate quelle di Lecco, Lodi, Como, Monza Brianza, Mantova, Cremona, Sondrio e Varese;
Nel Veneto rimarrebbero in vita Venezia Verona e Vicenza ed accorpamento in vista  per Rovigo, Belluno, Padova, Treviso;
In Liguria su quattro province attuali sparirebbero Savona e Imperia;
In Emilia Romagna accorpate Reggio Emilia, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e Piacenza;
In Toscana, su 10 Province, si salverebbe solo Firenze;

In Umbria rimarrebbe solo Perugia;
Nelle Marche "salve" Ancona Pesaro e Urbino;
Nel Lazio salve Roma e Frosinone;
In Abruzzo L'Aquila e Chieti;
In Molise resterebbe solo Campobasso;
In Campania salve tutte tranne Benevento;
In Basilicata rimarrebbe in vita la provincia di Potenza;
In Puglia resterebbe  Bari, Foggia e Lecce;
In Calabria vanno accorpate Crotone e Vibo Valentia.
In Sicilia su nove rimarranno in vita solo Palermo, Agrigento, Catania e Messina;
In Sardegna rimarrà solo la Provincia di Cagliari;
Infine in Friuli, su quattro province iniziali, rimarrebbero Trieste e Udine.