La soppressione delle
province esistenti e la creazione delle nuove sarà realizzata entro l’anno,
secondo le previsioni del ministro competente.
Stando ai dati Istat, la
nuova geografia delle province sarà la seguente:
Piemonte: sparisce Vercelli,
Asti, Biella, Verbano-Cusio e Novara;
Lombardia: dovrebbero
essere accorpate quelle di Lecco, Lodi, Como, Monza Brianza, Mantova, Cremona,
Sondrio e Varese;
Nel Veneto rimarrebbero in
vita Venezia Verona e Vicenza ed accorpamento in vista per Rovigo, Belluno, Padova, Treviso;
In Liguria su quattro
province attuali sparirebbero Savona e Imperia;
In Emilia Romagna
accorpate Reggio Emilia, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e Piacenza;
In Toscana, su 10 Province,
si salverebbe solo Firenze;
In Umbria rimarrebbe solo Perugia;
In Umbria rimarrebbe solo Perugia;
Nelle Marche
"salve" Ancona Pesaro e Urbino;
Nel Lazio salve Roma e
Frosinone;
In Abruzzo L'Aquila e
Chieti;
In Molise resterebbe solo Campobasso;
In Campania salve tutte
tranne Benevento;
In Basilicata rimarrebbe
in vita la provincia di Potenza;
In Puglia resterebbe Bari, Foggia e Lecce;
In Calabria vanno accorpate
Crotone e Vibo Valentia.
In Sicilia su nove rimarranno in vita solo Palermo, Agrigento, Catania e Messina;
In Sicilia su nove rimarranno in vita solo Palermo, Agrigento, Catania e Messina;
In Sardegna rimarrà solo
la Provincia di Cagliari;
Infine in Friuli, su
quattro province iniziali, rimarrebbero Trieste e Udine.