Nel nostro
paese sono poco più di 550 le persone sottoposte a scorta o tutela. Ad
esse sono dedicati oltre 2mila uomini delle forze dell’ordine e militari che
quotidianamente si alternano nei servizi di protezione. Le indicazioni
sulle personalità da proteggere arrivano dalle prefetture all’Ucis
(Ufficio centrale interforze per la sicurezza personale) che dispone le misure
di tutela. Queste ultime sono diverse a seconda del livello di protezione che
richiede il personaggio da tutelare. Si va dal primo livello, indicato come
“rischio imminente ed elevato”, che impiega fino a tre auto blindate e sei
agenti, fino al quarto livello, di “basso rischio”, che prevede un’auto non
blindata e un autista di scorta
Quando
vedete un autoblu che sfreccia a sirene spiegate, sappiate che a volte dentro
c'è solo una signora che va a fare la spesa o accompagna i figli a scuola.
Vi spiego
qual'è il trucco attraverso il quale gli onorevoli parlamentari si arrogano e
si appropriano di questo servizio.
Le autoblu a Montecitorio sono solo venti, a disposizione dell'ufficio di
presidenza (presidente e vicepresidenti della camera) e dei presidenti delle
commissioni parlamentari. E gli altri 600 deputati?
Ecco come fanno.
Il
meccanismo è ormai ben collaudato.
Se all'origine era solo uno stratagemma di un
giovane deputato democristiano di un paesino del beneventano che l'ha
tenuto in piedi per 30 anni di onorato servizio allo Stato (e lo tiene tuttora)
oggi ormai è dilagato molto tra i frequentatori di Montecitorio.
Basta
trovare una persona fidata che si prenda l'impegno, con le dovute precauzioni
di intracciabilità, di inviare una lettera anonima di insulti e minacce, meglio
ancora anche verso i familiari, riportando alcuni dettagli della vita privata
(il nome della scuola del figlio, ad esempio).
Il giorno seguente, mentre lui
va ad informare i carabinieri, io sono già a scrivere.....in verità faccio
il taglia e incolla di un vecchio comunicato stampa che mi ha passato un altro
servo di Montecitorio che si chiama minacce.doc che tanto
il succo è sempre lo stesso:"profonda indignazione per le minacce
ricevute, ma continuerò per la strada delle riforme e del rinnovamento, non ci
lasceremo intimidire", chiamo i miei colleghi che anche loro hanno un
bel file prestampato solidarieta.doc con il quale il capogruppo, il
segretario, ecc.... esprimono solidarietà e vicinanza.
Il caso finisce sui
giornali, il prefetto chiama al padrone per assicurargli una protezione
maggiore.
Quel prefetto sa bene che l'avvicinamento, il trasferimento e la
promozione dipendono dal ministro degli interni di turno e quindi dipende molto
dalle amicizie che si sarà saputo costruire nei suoi anni di carriera
prefettizia: nel successivo Comitato Provinciale per l'Ordine Pubblico e la
Sicurezza non mancherà l'ok per concedere la dovuta protezione al
padrone-deputato minacciato.
E così per magia ecco a voi un auto blu e una
squadra di scorta!
Spidertruman: http://isegretidellacasta.blogspot.com/
http://blog.dossier.net/i-segreti-della-casta-di-montecitorio/
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