Rapporto Svimez impietoso: i morti superano i nati. E i giovani scappano al Nord
Sud Italia, i morti superano i nati (vivi). Era accaduto solo due volte
nella storia dell’Italia meridionale: nel 1867, sei anni dopo l’Unità, e nel
1918, quando ci fu l’epidemia di spagnola. Le donne fanno meno figli, meno
rispetto al resto del mondo e anche rispetto al resto d’Italia: 1,35 in media
contro l’1,43 del centro-nord.
I dati arrivano dal rapporto Svimez,
l’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel mezzogiorno. Il quadro che ne
esce è a dir poco desolante: aumenta la povertà e l’emigrazione, soprattutto di
giovani (70% di chi se ne va), donne (50%) e laureati (25%). Il lavoro non c’è.
La criminalità sì, e molta.
Proprio al nord si continua a scappare: qui finiscono sette su otto di
coloro che emigrano dal sud. Nel 2012 in 112mila sono fuggiti dalle regioni
meridionali. Negli ultimi 20 anni sono stati 2 milioni 700 mila persone.
Calano anche i consumi delle famiglie, diminuiti del 9,3% negli ultimi cinque anni, mentre al nord il calo è stato di un terzo, quasi, il 3,5%. Sono crollati gli investimenti industriali: -47% dal 2007. La disoccupazione media è al 17% contro l’8% al centro-nord. Ma tra i giovani il tasso sale al 28,5%. Forse anche questa situazione contribuisce a far sì che non si mettano al mondo più figli.
Calano anche i consumi delle famiglie, diminuiti del 9,3% negli ultimi cinque anni, mentre al nord il calo è stato di un terzo, quasi, il 3,5%. Sono crollati gli investimenti industriali: -47% dal 2007. La disoccupazione media è al 17% contro l’8% al centro-nord. Ma tra i giovani il tasso sale al 28,5%. Forse anche questa situazione contribuisce a far sì che non si mettano al mondo più figli.