E' la lettera di una meridionale orgogliosa e offesa ma scritta con toni pacati, sobri, ma allo stesso tempo chiari, dalla quale
emergono alcuni quesiti rimasti senza risposta. L'ha firmata Vittoria Longo, una professoressa che si definisce una meridionale campana non colerosa, non puzzolente nè tanto meno terremotata.
Dice : "Basta
scrivere nel motore di ricerca:” insulti leghisti ai meridionali” per trovare
una “distesa e chiarificatrice lettura”.
(…) Insegno
nella provincia di Caserta da circa 20 anni e, agli albori della LEGA NORD,
seguivo con curiosità le lotte del suo predecessore, Umberto Bossi. La politica
mi ha sempre interessato poco e ancora meno dopo la morte dei giudici
Falcone-Borsellino, che ha segnato in me la sfiducia totale nelle istituzioni,
anche politiche.
Avevo 19 anni quando essi vennero trucidati dalla mafia mentre, dall’altra parte dell’Italia, e da pochi anni, era nato il suo movimento federalista che inneggiava all’indipendenza.
Avevo 19 anni quando essi vennero trucidati dalla mafia mentre, dall’altra parte dell’Italia, e da pochi anni, era nato il suo movimento federalista che inneggiava all’indipendenza.
All’inizio,
sorridevo alle parole e alle affermazioni del Leader durante le sue conferenze,
poi con il passare degli anni, è subentrata la consapevolezza
dell’odio-razzismo perpetrato ai danni delle popolazioni del sud. “Valigia di
cartone fa rima con terrone” così si rivolgeva Bossi all’allora giudice Antonio
Di Pietro che, se non ricordo male, si era ritirato dalla magistratura. “Una
battuta bonaria” così si giustificò il Leader del Carroccio, invece, con grande
meraviglia prima, sgomento durante e certezza dopo, queste “battute bonarie”
sono divenute vere e proprie offese rivolte agli abitanti del sud Italia. Non so
lei come considera le sue affermazioni e quelle dei suoi onorevolissimi
colleghi, gliene cito solo alcune:
“Noi siamo
Celti e Longobardi..!
Non siamo
MERDACCIA Levantina e Mediterranea.. Noi siamo Padani..!” (Borghezio) “Senti
che puzza scappano anche i cani stanno arrivando i napoletani o colerosi
terremotati con il sapone non vi siete mai lavati…napoli merda, …” (Una
simpatica canzoncina intonata da lei onorevole Salvini) “E’ proprio per questo
che invito ad assumere trevigiani: i meridionali vengono qua come sanguisughe.”
(Leonardo Muraro) “Siamo stanchi di sentire in tv parlare in napoletano e
romano.” (Luca Zaia) “Questa parte del Paese non cambia mai, l’Abruzzo e’ un
peso morto per noi come tutto il Sud.” (Borghezio) “Quegli islamici di merda e
le loro palandrane del cazzo! Li prenderemo per le barbe e li rispediremo a
casa a calci nel culo!” (Mario Borghezio) “La civiltà gay ha trasformato la
Padania in un ricettacolo di culattoni.” (Roberto Calderoli) “Nella vita penso
si debba provare tutto tranne due cose: i culattoni e la droga.” (Renzo Bossi)
“Carrozze metro solo per milanesi.” (Matteo Salvini)
La lista è
lunga, troppo lunga, ma Lei, mi pare di aver letto, ha chiesto scusa ai
meridionali(?) Che dire? Ha chiesto scusa ai meridionali anche a nome dei
troppi legisti che ancora rivestono ruoli importanti e sono presentati nelle
sue liste? Un sorriso mi viene spontaneo. Non le sembra di offendere
l’intelligenza degli Italiani del sud? Io mi sono sentita offesa, ancora di
più, dalla sua infatuazione improvvisa, da questo suo sviscerato sentimento di
unione che dice di provare. Il “Prima il Nord” è divenuto, nel giro di pochi
mesi, “Prima gli Italiani” e il sogno dello Stato Federale, è mutato in Stato
Unitario. Non c’è che dire: una folgorazione alla San Paolo sulla via di
Damasco, la sua!
Si metta
nei miei panni e chieda a se stesso: “crederei in Salvini e nella sua Lega dopo
30 anni di insulti”? Che risposta si dà, On.le Salvini? Certo, lei può
rispondermi: “intanto mi hanno votato!”. Ed io ribatto:” Il pensiero critico
non è per molti, e fortunatamente la maggior parte elabora autonomamente senza
alcun riflesso”.
L’Italia è
uno strano paese, caro On.le Salvini. Ha presente una donna oltraggiata,
vituperata, schiaffeggiata, insultata, violentata psicologicamente e che non ha
il coraggio di denunciare il proprio aggressore o peggio lo giustifica? Questa
è l’Italia, questi coloro che al sud l’hanno votato! (sindrome di Stoccolma?)
Potevo io
sostenerla alle elezioni del 4 Marzo quando per anni mi sono sentita dire:
“terrona, delinquente, merda, ladra puzzolente, camorrista, mafiosa, africana,
negra…? E poi, il vs dire con tono sarcastico: ”Napoletano”, “Siciliano”,
“Calabrese” indicando, offensivamente ed implicitamente il luogo di provenienza
per fare distinzione tra Italiani e “italiani”. On.le Salvini, mi consenta (
cit. del suo alleato Berlusconi), ma lei davvero crede che io, come molti, non
abbia compreso il suo “ bluff ”.E poi ci sorprendiamo della mancata ospitalità,
al suo arrivo, in alcune città del sud? E cosa poteva aspettarsi, il tappeto
rosso come le star di Hollywood? La lega fa alleanze con chi, prima, ha
fortemente avversato. Ora Lei ha chiesto supporto al voto alle sue stesse
“vittime”. Lei che come altri, gridava, “Roma Ladrona” ora aspira alla
poltroncina presidenziale.
Le
sue/vostre (Lega) concezioni, fondate sul presupposto che esistano “razze
italiche” biologicamente e storicamente superiori, diverse, come le considera?
Democratiche? Liberali? Estremiste?. Non era , forse, la sua concezione, posta
alla base della vostra prassi politica, finalizzata, con discriminazioni e
persecuzioni, a propugnare la “purezza” e il predominio della “razza nordica
italica superiore”? “Il potere logora chi non ce l’ha”, così diceva un
politico, suo predecessore di consumata esperienza, e pur di averlo, ecco che all’improvviso
Lei scopre il suo “ci vogliamo tutti bene”, vero? Sono anni che non mi reco più
alle urne, ma quest’anno ci sono andata per esprimere il voto del mio compagno
che non era presente nella sua sede (ho votato per fare un favore a lui,
pensi!). Ho votato per lui, non per me. Non potrei votare perché non mi sento
rappresentata da nessuno e meno di tutti da Lei e dal suo partito. Sono stanca
e delusa da questa realtà socio-politica non corrispondente alle mie speranze e
a quelle dei tanti che come me si sono astenuti dal voto. Ecco perché non ho
partecipato alla sua lotteria “vinci un Salvini”. A vincere uno come lei, e non
mi riferisco alla persona, ma al politico della Lega, al politico amico dei
vari Bossi, Borghezio, Zaia, non ci tengo affatto.
Lei
ricorda la canzoncina che intonava nell’occasione? (Vedi su You Tube: "Matteo Salvini intona un coro contro i napoletani")
E non ci
tengo affatto a dire a chi mi ha offeso, ora ti voto; Lei non merita il mio
voto, lei non merita il voto dei meridionali e, per il suo osceno modo di
accostarsi al meridione, Lei non merita il voto degli Italiani. Da persona
educata e sempre aperta al confronto civile, Le auguro buon lavoro e successo
per un futuro governo, se ci riesce, con lei Presidente del Consiglio. Chissà
che nella sua azione possa riscattarsi dalle “giovanili esuberanze
antimeridionaliste”. La saluto cordialmente.
Vittoria
Longo
(Una meridionale campana non colerosa, non puzzolente né tantomeno
terremotata)
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riportata da Sergio
Angrisano, 10 marzo 2018, su