Perché si è presentato
con una selva di giornalisti e di poliziotti? Perché non citofona a un
‘ndranghetista (ce ne sono migliaia con sentenze passate in giudicato senza
bisogno delle "voci del condominio")
chiedendogli «scusi lei è un mafioso?» Un bulletto di periferia che vorrebbe
diventare Presidente del Consiglio.
Giulio
Cavalli, 22.1.2020 - Left
L’ex ministro dell’Interno Salvini,
probabilmente obnubilato dal digiuno, è riuscito a toccare il fondo ancora più
in fondo del solito superando ogni potabile decenza mentre suonava al citofono
di un privato cittadino colpevole, secondo le voci di quartiere, di essere uno
spacciatore.