sabato 12 gennaio 2013

JASMINA, MORIRE DI FREDDO A PESARO



Matteo Donati - 11 gennaio 2013 - "Il Nuovo Amico" Pesaro -

 



Cos’avrà pensato Jemima Segal prima di arrivare sulla spiaggia? Perché ha scelto di coricarsi proprio lì, in riva al mare, dove il vento e il freddo di queste gelide notti invernali mordono ancora più forti? 


MORTE DI UN CLOCHARD


Aldo Maturo
18.6.2011
Foto di Marco Maturo


Massimo M. è morto solo in una triste tenda sulla sponda sinistra del fiume, sotto il ponte dove da circa tre anni passava le sue notti, nell’ansia di poter essere travolto dalle acque limacciose che arrivano impetuose dopo le piogge. Da quando le ruspe avevano tirato giù il vecchio capannone dove aveva dormito per anni, si era sistemato lì, in una piccola tenda azzurra, misero giaciglio dove scolava le sue birre anche per dimenticare malattie ed amarezze.


mercoledì 9 gennaio 2013

CARCERI : LE PIU' CIVILI DEL TERZO MONDO

Foto prigione russa - Daily Mail
Aldo Maturo
 
Il problema carceri ritorna puntualmente alla ribalta e ogni tanto, come i fuochi artificiali in una festa, infiamma le pagine dei giornali e, dopo una rapida occhiata dei politici, si spegne nel silenzio. Di certo le aspettative di una soluzione non sono bipartisan né la vita dei detenuti e degli operatori penitenziari è presente nelle ormai famose “agende” elettorali dei Segretari di partito. Il carcere è sempre stato sacrificato ad altre priorità anche se bisogna prendere atto che il Governo Monti  nella seconda metà del 2012 ha stanziato 228 milioni di euro per costruire 11.500 nuovi posti detenuti, ricavati in  nuove strutture o previo ampliamento di quelle esistenti. 

martedì 8 gennaio 2013

IL PORCELLUM IN PILLOLE

 
Piccola guida al sistema elettorale più antidemocratico della nostra Repubblica

Aldo Maturo

 

LA LEGGE
Attualmente il nostro sistema elettorale è regolamentato dalla legge  n.270 del 21.12.2005, voluta da Calderoli che non aveva esitato a definirla “una porcata” proprio perché il controllo completo delle operazioni è affidato alle segreterie dei partiti e non agli elettori.
CRITERI
Cardini della nuova legge sono:  il “voto di lista”, la “soglia di sbarramento”, il “premio di maggioranza”, l’abolizione dei collegi uninominali, la suddivisione dell’Italia in 26 “circoscrizioni elettorali”.

domenica 6 gennaio 2013

REDDITOMETRO : CONSERVARE TUTTO



La regola base resta sempre ovviamente quella di conservare per almeno quattro anni scontrini e ricevute fiscali di tutte le spese “importanti” affrontate.




(da Blitz quotidiano – 6.1.2013)

Scontrini, ricevute e tanta documentazione delle spese “importanti”. Ovviamente tutto da conservare, perchè non si sa mai. Col nuovo redditometro infatti anche il più puntuale dei contribuenti potrebbe finire sotto la lente d’ingrandimento del fisco, e allora tanto vale essere preparati.
Sappiamo che sono state individuate 100 voci di spesa per stabilire la capacità contributiva delle persone fisiche. 

sabato 5 gennaio 2013

DOCUMENTI : CONSERVARE PER NON RIPAGARE

Avv.Aldo Maturo

Quante volte capita che ci venga richiesto  il pagamento di somme che abbiamo già versato ma  non possiamo dimostrarlo perché non troviamo più la ricevuta.  Svuotiamo i cassetti, mettiamo tutto sottosopra, sopportiamo la moglie che parte con l’immancabile “sei il solito disordinato!”. Niente, se non la troviamo ci tocca ripagarla quella maledetta multa o quella odiosa tassa. Meglio allora acquistare qualche raccoglitore e conservare le ricevute, o gli scontrini-garanzia dei nostri acquisti, suddivisi per materia e  per il tempo indicato nel seguente prospetto riassuntivo:

giovedì 3 gennaio 2013

QUALITA' DELLA VITA 2012: PRIMA TRENTO,ULTIMA IMPERIA


 
(da Blitz quotidiano – 3.1.2012) 


Si vive meglio al Nord che al Sud d’Italia, soprattutto nelle città medio-piccole. Se qualcuno aveva dei dubbi la conferma arriva da una ricerca sulla qualità della vita nelle città italiane, condotta dall’Università La Sapienza e ItaliaOggi Sette, e pubblicata sul quotidiano.

Tra le regioni nella parte alta della classifica ci sono anche Sardegna e Marche. Fa eccezione, tra le regioni del Nord, la Liguria, tanto che Imperia è all’ultimo posto dell’elenco.

Tra le grandi città, Roma perde oltre dieci posizioni, passando dal 51° posto al 62°. Milano recupera sette posti (dal 46° al 39°), Torino sale di una posizione (al posto 46), mentre Napoli si conferma penultima.

La classifica tiene conto di una serie di parametri: la criminalità (Rimini, Milano, Bologna e Firenze sono le città meno sicure), il settore sanità, che considera il numero dei posti letto negli ospedali e delle apparecchiature per gli esami e il numero di medici e infermieri (Isernia, Pisa, Siena, Catania e Ancona le città migliori), la scuola e i servizi bancari come il numero di sportelli bancomat (in testa per questo parametro ci sono Bolzano, Gorizia, Aosta e Rovigo), la raccolta differenziata e la mobilità sostenibile, insieme alle energie rinnovabili (Trento, Bolzano, Belluno e Verona ai primi posti), il lavoro, e i settori agricoltura, industria, artigianato e terziario (Bolzano e Cuneo le migliori), la spesa pro-capite per cinema, teatro e mostre, e il numero di librerie (prime secondo questo criterio sono Firenze, Bologna e Rimini), il disagio sociale, indicato dal numero di suicidi, di disoccupati, di morti per tumore di divorzi (Benevento, Avellino, Vibo Valentia e Salerno sono le città in cui il disagio si fa sentire di più), il tenore di vita, che considera l’importo delle pensioni, la spesa per i consumi e i depositi in banca ((Varese, Milano, Vercelli e Reggio Emilia in testa).

Ecco la classifica delle città in base alla qualità della vita:

martedì 1 gennaio 2013

TAR : LEGGE 104/92, NUOVA SENTENZA A FAVORE FORZE DELL'ORDINE





 Aldo Maturo

Il TAR del Lazio, con sentenza 110239/2012 del 6 dicembre 2012, ha eliminato il requisito della continuità ed esclusività assistenziale che era un elemento costitutivo per l’accoglimento della domanda di trasferimento di un appartenente alle Forze dell’Ordine o Armate, diretta ad avvicinarsi da una sede di servizio all’altra per poter assistere un familiare inabile e bisognevole di assistenza continua, requisito che doveva sussistere già all’epoca di assegnazione della sede da cui si chiedeva il trasferimento. Il Tar ha deciso che l’art.33 comma 5 della legge 104/1992 e la circolare Dap n.0213520 del 16.5.2003 sono stati superati dall’art.24 comma 1 lettera B della legge 183/2010.
Per usufruire del diritto al trasferimento nella sede più vicina alla residenza del familiare da assistere, il dipendente deve dare prova, con dati ed elementi oggettivi, della necessità di poter prestare assistenza al familiare disabile e che nessun altro familiare sia in grado o possa assicurare tale assistenza, fatte salve le irrinunciabili esigenze organizzative e funzionali dell'Amministrazione.(di seguito, la sentenza)