Aldo Maturo
Questa è
una storia senza tempo, nata in un borgo marinaro senza confini, con un
grappolo di casette imbiancate dal sole calamitate miracolosamente sulle
pendici del monte a picco sul mare, intorno alla vecchia torre municipale con
l’orologio fermo da sempre.
Quel giorno di primavera uno sciame di turisti, a metà mattino,
scende dal traghetto e invade le strade strette e assolate del borgo.
Le
poche botteghe di alimentari e di souvenir festeggiano sorpresi l’anticipato
evento. A ora di pranzo l’unica piccola osteria, dieci tavoli di legno con i
listelli tutti uguali unti e anneriti dal tempo, è piena di gente seduta o in
piedi in attesa del proprio turno.
Un giovane
turista entra, attende, ordina, prende il suo piatto fumante di minestra con
fagioli e trovato un tavolino libero ci si siede appendendo il suo zainetto
sotto al tavolo. Solo allora si accorge di aver dimenticato il cucchiaio.
Lascia la
minestra e va al banco a prendere il cucchiaio. Al ritorno vede seduto un
vecchio pescatore di colore. Ha i capelli bianchi arruffati sulle orecchie, la
pelle rugosa arsa dalla salsedine e sta mangiando la minestra con fagioli.
Il
giovane, sbalordito, visto che l’uomo ricambia lo sguardo con aria tranquilla
continuando a mangiare, decide si accettare la sfida. Si siede di fronte al
vecchio pescatore e, cucchiaio in pugno, prende una cucchiaiata di minestra.
L’uomo non dice niente, lo guarda un attimo e poi sposta il piatto al centro
del tavolo, con gesto di invito e condivisione.
Il duello
continua. Una cucchiaiata il giovane, nervosissimo, una cucchiaiata l’altro,
tranquillissimo. In silenzio, fino a quando nel piatto non resta più nulla.
Solo
allora il vecchio si alza e se ne va, senza parlare. Il giovane sempre più
sorpreso scuote la testa, si alza pure lui per andar via, cerca sotto il tavolo
il suo zainetto ma non lo trova.
“No –
pensa – quel negro non solo mi ha preso la minestra, ma anche lo zaino”
Gira
veloce in mezzo ai tavoli per dirigersi verso l’uscita e fermare il vecchio
pescatore.
Solo a
quel punto vede pendere da sotto un tavolo il suo zainetto. Sopra, ormai
freddo, c’è il suo piatto di minestra con fagioli.
(da Cronache e...dintorni - Aldo Maturo - Ediz.Nous
2014)