Cinque
anni fa ho scritto questa lettera aperta a un virtuale candidato al Consiglio
Comunale di Telese Terme, graziosa cittadina termale in provincia di Benevento.
Fra pochi giorni in quel centro ci sarà di nuovo il responso delle urne. Ho
ricercato in archivio quella lettera e mi permetto di riproporla con umiltà ai
candidati di oggi, sperando che sia valutata con la serenità dovuta ad un
telesino, lontano perché emigrato, ma presente perché affettivamente ancora
legato ai luoghi di origine. Mi ha emozionato rileggere anche il commento del
mio carissimo amico Sandro, che ci ha lasciato prematuramente.
Telese Terme |
Aldo Maturo
da http://www.vivitelese.it/2010/03/lettera-a-un-candidato/,
18 marzo 2010
Egregio
amico, un Tribunale ha definito il paese in cui vivi un “degradato contesto
socio ambientale” e ti assicuro che l’espressione mi ha sconvolto sia perché lì
ho ancora molti affetti sia perché la Telese che avevo lasciato collezionava
ben altri giudizi.
Non
ritenere fuori luogo che io ti scriva, quindi, tentando una sistemazione
organica di poche idee che si accavallano sparse nella mia mente, dove stenta a
farsi strada la chiarezza e l’ottimismo anche per la lettura di alcuni
comunicati. Passando davanti al Palazzo Comunale sicuramente ti sentirai
emozionato al pensiero che aspiri ad entrarci da rappresentante del tuo
popolo, qualificando così una nuova tappa della tua vita. In questi pochi
giorni che mancano al giudizio pensa che la città ti sta valutando per quello
che sei stato, per quello che sei, per quello che potresti essere e potresti
dare. Ed è solo sulla base di questo che spero ti diano il consenso.Sono ore
frenetiche quelle che stai vivendo passando da una riunione all’altra, sempre
sorridente anche quando non vorresti, sempre pronto ad allungare una mano come
mai forse hai fatto finora, a salutare il passante che si chiede incredulo il
perché. Coraggio, ancora per qualche giorno devi dare l’immagine dell’efficienza,
del rinnovamento, della riqualificazione del futuro. Poi potrai
rilassarti, felice sull’ambita poltrona comunale o triste su quella di
casa, pensando a cosa hai sbagliato o a chi ti ha tradito tra quelli che pur ti
avevano osannato.
Telese
comunque ti guarda, si chiede perché stai dall’una o dall’altra parte, si
chiede – ed è giusto che sia così – se fai parte di un team che punta alla
qualità o di una cordata che punta al controllo della cosa pubblica. Giorgio La
Pira diceva “ Chi si mette in politica si consideri un servo e non un
signore…porti dentro la politica l’etica della trasparenza e l’amore al
servizio della gente”.
Ti sei
messo in corsa per aspirare alle massime cariche comunali e di certo avrai
calcolato che il nuovo prestigio dovrà essere ripagato con impegno, con
professionalità, con il coraggio di non assentire sempre e comunque, con la
capacità di rappresentare l’immagine di questo centro termale. Se cercherai
solo la benevolenza degli amici difficilmente assicurerai il bene del paese.
Alcuni elettori sono indotti, anche da benefici di pochissimo valore, a
ritenere che ci sia motivo sufficiente per sostenere un candidato, pronti a
presentargli subito dopo il conto. Figuriamoci se il conto riguarda obblighi di
riconoscenze di più ampio respiro.
L’augurio è che il conto non sia salato come quello che la
magistratura ha già presentato e che personalmente mi auguro si risolva nel
migliore dei modi per restituire all’intera comunità la serenità e la dignità
necessaria.
Torrente Grassano (Foto Sergio Buttà) |
Ho sentito
dire che i programmi finiscono come la carta straccia. Forse è vero ma non sono
proprio sicuro che ai programmi si possa supplire con gli slogan. Un Ente
pubblico riesce ad ottimizzare i servizi attraverso progetti finalizzati
che incidono sulla comunità in termini di miglioramento della qualità della
vita, di produzione di ricchezza, di mantenimento dei livelli di occupazione. E
il più grosso sforzo, ove tu venga eletto, sarà quello di recuperare, in quanto
amministratore, un ruolo ed un’immagine positiva presso l’opinione pubblica di
Telese. Dovrai improntare il tuo operato alle logiche dell’efficienza,
della produttività, della certezza del diritto seguendo inevitabilmente un fil
rouge che ti dovrà guidare scrupolosamente per tutto il mandato, perché il
cittadino è sempre più attento a valutare i comportamenti, le scelte, le idee
e i risultati ottenuti da chi ha eletto.
Senza una
strategia globale corri il rischio di vivere alla giornata, di curare solo il
quotidiano, insomma di innaffiare il singolo albero e di perdere di vista la
foresta.
Con i
più sinceri auguri
1477
letture al 31/12/2012
Commenti
1
Ezio Esposito
Grande,
Aldo Maturo. Hai scritto cose che condivido pienamente e che invidio perché io
non avrei mai saputo dirle come le hai scritte Tu, pur avendole nel cuore e
nell’intelletto. ezio..
2
Alessandro Falconieri
Caro Aldo,
mi ha molto emozionato la Tua bellissima lettera.
Prima di
tutto perché ho un figlio (il piccolino…) candidato, a cui hai certamente
trasmesso con pacatezza i contenuti che io di solito esprimo con ruvidità.
Poi, ma
forse soprattutto, perché mi hai riportato indietro di oltre quarant’anni, ai
tempi in cui in locali sotto casa Tua (se la memoria non m’inganna) si tenevano
lunghi incontri di FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana),
coordinati da Don Antonio Franco, oggi Nunzio apostolico per Israele e Cipro e
Delegato apostolico per Gerusalemme e la Palestina. E mi piace ricordare tra i
tanti partecipanti una figura di amico sensibile ed intelligente, oggi non più
tra noi purtroppo, Ettore Cuccillato.
La Tua
lettera riporta pari pari gli ideali e gli intenti che perseguivamo allora e
che abbiamo testimoniato nella pratica quotidiana degli anni a venire. Che soprattutto
i giovani ne facciano tesoro, sia pur con gli opportuni adeguamenti
all’evoluzione dei tempi…
Con alcuni
amici siamo impazienti di averTi su Skype.
Ti
abbraccio con affetto: Alessandro .
3
Fulvio Esposito
Bella!
Sarebbe da
stampare ed affiggere ai muri del paese così da renderla fruibile anche a
coloro che non navigano sul web.
Io sono a
disposizione!
Saluti