Soffri
di una patologia chiamata "social narcisismo" ? Quando nessuno prende più in considerazione il tuo post, metti tu stesso "like"? Sì, è da
sfigati, ma ormai sei accecato da chissà quale mania di protagonismo e
racimolerai ancora qualche likes.
Vincenzo Ligresti - Huffington Post
Se
la tua vita è poco gratificante o lo è fin troppo, non cambia poi mica molto.
Hai sempre la tua foto del profilo su Facebook per colmare mancanze o rasentare
quella che credi sia perfezione. Mi spiego meglio. Partiamo da un semplice
assunto: l'autostima di un giovane è direttamente proporzionale alla quantità di "mi piace" che
riceve giornalmente su Facebook. Baggianate, direte. Magari.
Un
esempio pratico, per intenderci. Scrivi un post, forse anche intelligente,
perché alle volte capita pure quello, e inizi a stare lì, davanti allo schermo
del pc, sperando che si susseguano notifiche su notifiche. Dopo mezz'ora vai in
bagno, col tablet. Leggi qualcosa, perché sei anche una persona seria, ma poi
ci ricaschi: entri su Fb, e purtroppo scopri che le condizioni della tua nuova
creatura, del tuo stato, ancora non ti soddisfano.
Ormai
è passata più di un'ora, sei in biblioteca, a lezione, a scuola. "Non
dovrei controllare anche sul cellulare", ti dici, mentre hai già aperto
l'applicazione. "Sì, un commento e un numero di 'like' sufficienti per
farmi sostenere almeno un'ora di studio!".
Il
primo passo è ammetterlo. Qui non ti giudica nessuno. Soffri di una patologia,
ormai comune, soprattutto tra i ventenni, chiamata "social
narcisismo". Ne risente la tua autostima, non è vero? Ma non importa
quanto credi di essere popolare sui social, non importa quanti cuoricini
riscuoti su Instagram, perché nella vita le priorità sono altre. Capire che
mentre sei al bar con gli amici, dovresti guardarli in faccia piuttosto che
avere il capo chino su Fb, sarebbe già un passo in avanti, per dirne almeno
una.
Il
primo male da debellare è la dipendenza compulsiva da foto del profilo.
Contenuto e senso estetico poco importano, basta che rimaniate intorno alla
decenza. Sono invece di fondamentale importanza tutti gli escamotage per fare
in modo che questa riscuota successo, solitamente più di quello che merita.
Tralasciando trucchi e programmini a pagamento sul web, esistono metodi fai da
te piuttosto efficaci.
Per
prima cosa bisogna scegliere un orario adeguato. Di solito si scelgono o le 15,
quando tutti tornano dalla pausa pranzo e simili, o prima e durante il prime
time. Se invece deciderete di caricare la vostra picture profile alle quattro
del mattino, solo qualcuno che sta peggio di voi la prenderà in considerazione.
In secondo luogo, dopo aver ricevuto le prime dozzine di likes, arriverà
sicuramente un commento. Se non arriva, rubate il cellulare di un amico e
scrivetevelo da soli. Fatto? Bene, non rispondete subito, ma solo quando il
flusso dei "mi piace" si è quasi arrestato. State creando una discussione
per fare in modo che la vostra foto profilo rimanga in auge tra le notizie più
popolari, sulla home page dei vostri amici.
Qualche
giorno dopo, quando nessuno prende più in considerazione la foto, mettete voi
stessi like ("A Mario Rossi piace la foto di Mario Rossi"). Sì, è da
sfigati, ma ormai siete accecati da chissà quale mania di protagonismo e
racimolerete ancora qualche likes.
E
adesso, l'ultimo trucco, quello che preferisco: l'interscambio tra foto profilo
già quotate. Avete già messo like a tutte le foto del profilo dei vostri amici
per fare in modo che ricambino? Avete finito tutte le cartucce per la vostra
foto e non ne avete di nuove? Non importa, riciclate quella che avevate messo
il mese prima, e riscuoterà ancora uno strabiliante successo tra nuovi e vecchi
"mi piace". L'assurdità non ha più confini. L'unico consiglio che
posso darvi è quello di disattivare il profilo per un po': è l'unico rimedio
per disintossicarvi. Ma ora vi saluto, devo uscire. Vado al parco per autoscattarmi
la mia prossima foto del profilo.