lunedì 10 luglio 2017

IL NARCISISMO DIGITALE : LA PATOLOGIA DEL "MI PIACE"

 
Soffri di una patologia chiamata "social narcisismo" ? Quando nessuno prende più in considerazione il tuo post, metti tu stesso  "like"? Sì, è da sfigati, ma ormai sei accecato da chissà quale mania di protagonismo e racimolerai ancora qualche likes.


Vincenzo Ligresti - Huffington Post


Se la tua vita è poco gratificante o lo è fin troppo, non cambia poi mica molto. Hai sempre la tua foto del profilo su Facebook per colmare mancanze o rasentare quella che credi sia perfezione. Mi spiego meglio. Partiamo da un semplice assunto: l'autostima di un giovane è direttamente proporzionale alla quantità di "mi piace" che riceve giornalmente su Facebook. Baggianate, direte. Magari.




Un esempio pratico, per intenderci. Scrivi un post, forse anche intelligente, perché alle volte capita pure quello, e inizi a stare lì, davanti allo schermo del pc, sperando che si susseguano notifiche su notifiche. Dopo mezz'ora vai in bagno, col tablet. Leggi qualcosa, perché sei anche una persona seria, ma poi ci ricaschi: entri su Fb, e purtroppo scopri che le condizioni della tua nuova creatura, del tuo stato, ancora non ti soddisfano.

Ormai è passata più di un'ora, sei in biblioteca, a lezione, a scuola. "Non dovrei controllare anche sul cellulare", ti dici, mentre hai già aperto l'applicazione. "Sì, un commento e un numero di 'like' sufficienti per farmi sostenere almeno un'ora di studio!".



Il primo passo è ammetterlo. Qui non ti giudica nessuno. Soffri di una patologia, ormai comune, soprattutto tra i ventenni, chiamata "social narcisismo". Ne risente la tua autostima, non è vero? Ma non importa quanto credi di essere popolare sui social, non importa quanti cuoricini riscuoti su Instagram, perché nella vita le priorità sono altre. Capire che mentre sei al bar con gli amici, dovresti guardarli in faccia piuttosto che avere il capo chino su Fb, sarebbe già un passo in avanti, per dirne almeno una.



Il primo male da debellare è la dipendenza compulsiva da foto del profilo. Contenuto e senso estetico poco importano, basta che rimaniate intorno alla decenza. Sono invece di fondamentale importanza tutti gli escamotage per fare in modo che questa riscuota successo, solitamente più di quello che merita. Tralasciando trucchi e programmini a pagamento sul web, esistono metodi fai da te piuttosto efficaci.

Per prima cosa bisogna scegliere un orario adeguato. Di solito si scelgono o le 15, quando tutti tornano dalla pausa pranzo e simili, o prima e durante il prime time. Se invece deciderete di caricare la vostra picture profile alle quattro del mattino, solo qualcuno che sta peggio di voi la prenderà in considerazione. In secondo luogo, dopo aver ricevuto le prime dozzine di likes, arriverà sicuramente un commento. Se non arriva, rubate il cellulare di un amico e scrivetevelo da soli. Fatto? Bene, non rispondete subito, ma solo quando il flusso dei "mi piace" si è quasi arrestato. State creando una discussione per fare in modo che la vostra foto profilo rimanga in auge tra le notizie più popolari, sulla home page dei vostri amici.

Qualche giorno dopo, quando nessuno prende più in considerazione la foto, mettete voi stessi like ("A Mario Rossi piace la foto di Mario Rossi"). Sì, è da sfigati, ma ormai siete accecati da chissà quale mania di protagonismo e racimolerete ancora qualche likes.

E adesso, l'ultimo trucco, quello che preferisco: l'interscambio tra foto profilo già quotate. Avete già messo like a tutte le foto del profilo dei vostri amici per fare in modo che ricambino? Avete finito tutte le cartucce per la vostra foto e non ne avete di nuove? Non importa, riciclate quella che avevate messo il mese prima, e riscuoterà ancora uno strabiliante successo tra nuovi e vecchi "mi piace". L'assurdità non ha più confini. L'unico consiglio che posso darvi è quello di disattivare il profilo per un po': è l'unico rimedio per disintossicarvi. Ma ora vi saluto, devo uscire. Vado al parco per autoscattarmi la mia prossima foto del profilo.