Tutto l'apparato di sicurezza è stata affidato allo SCIP (Servizio di Cooperazione Internazionale di
Polizia), una struttura interforze creata nel 2000 incardinata nella
Criminalpol, con una sala operativa in contatto 24 ore su 24 con tutti gli apparti di sicurezza del mondo. Impegnata anche la Polizia Penitenziaria.
Ricerca a cura di Aldo Maturo
Un’area
di un milione di metri quadrati, recintata con reti alte 3,15 metri sormontate
da filo spinato, dove – tra migliaia e migliaia di visitatori - si muovono altre
migliaia di uomini in divisa, oltre mille per ogni turno, spesso in maniera
invisibile. Una sala operativa supertecnologica di 100 mq. (alloggiata nella
vicina Fiera di Rho) dotata di Lte (Long Term Evolution) per la visione delle
immagini pervenute da 4000 telecamere solo per l’Expo e da altre 2000
posizionate in città e in tutte le stazioni metropolitane che tengono sotto
controllo altri 490 obiettivi sensibili.
Davanti a nove mega schermi lavorano
300 uomini della Polizia, Carabinieri, Finanza e Corpo Forestale dello Stato. Nella
sala accanto ci sono altre otto postazioni con una ventina di funzionari di
altri Stati, insieme ad ufficiali di collegamento di Interpol ed Europol.
La
Sala Operativa è capace di dialogare "in diretta" con tutti gli altri
apparati di sicurezza del mondo. Nei padiglioni e spazi esterni, il controllo è
stato affidato anche alla Polizia Penitenziaria e all’Esercito.
Il pubblico può
passare da quattro varchi con 200 tornelli e verrà “scansionato” da 400
metaldetector controllati da 750 vigilantes per turno. Tutti devono sfilarsi cinture, giacche e consegnare
borse, borsette, computer, smartphone, iPad, per il controllo ai raggi X e agli
scanner radiogeni. Le operazioni richiedono pochi minuti a visitatore a meno
che non si debbano approfondire i controlli con perquisizioni personali.
E’ un apparato di sicurezza
“invisibile” che fa capo allo SCIP (Servizio di Cooperazione Internazionale di
Polizia), una struttura interforze creata nel 2000 incardinata nella
Criminalpol e guidata dal dirigente della Polizia di Stato Gennaro Capoluongo,
senza dubbio una delle strutture più qualificate dell’apparato interforze
italiano.
La sicurezza dell’Expo, evento mondiale, è stata affidata
a questo organismo superselezionato. Tutto il personale dello Scip è stato ospitato
nella stessa foresteria milanese proprio per creare quotidiani rapporti umani,
garantire un efficace gioco di squadra ed
intessere rapporti di reciproca massima fiducia.
Ma i controlli non riguardano solo le normali persone in
visita all’Expo. Se si presenta o viene fermato uno straniero sospetto, vengono
richieste al Paese d’origine tutte le informazioni utili che arriveranno in
tempi brevissimi. Se una persona presenta un documento rubato, in pochi attimi
viene fatto il controllo e si sa in quale parte del mondo è stato rubato.
Di particolare interesse è il servizio “Child Alert”.
Appena dovesse scattare la denunzia di un minore – cosa non improbabile tenuto
conto che si attendono 20 milioni di persone su un’area di 110 ettari – verrà
avvisato subito il magistrato di turno e su sua autorizzazione l'immagine e i
dati di chi è scomparso saranno immediatamente trasmessi dai media nazionali ed
esteri, compariranno negli autogrill e lungo le autostrade, nei porti, negli
aeroporti e nelle stazioni ferroviarie.
Difficile la vita anche per gli spacciatori di monete
false, immaginando la quantità di denaro che girerà in questi sei mesi. Sara'
possibile, sempre attraverso scambi di informazioni, identificare gli esemplari
falsi di tutte le banconote del mondo, così come sarà possibile identificare
latitanti italiani e stranieri grazie ad un collegamento con il Ministero della
Giustizia.
La sede centrale dello SCIP si trova presso la Direzione
Centrale della Polizia criminale sulla via Anagnina, a Roma, diretta dal
vicecapo della Polizia Prefetto Fulvio Della Rocca. Qui funziona una Sala
Operativa collegata 24 ore su 24 con tutto il pianeta.
Ogni giorno dalla sede
centrale di Roma vengono scambiate mediamente 700-800 informazioni con le
polizie di tutto il mondo a riprova che la sicurezza deve poter operare in una
visione di massima internazionalizzazione con validi rapporti tra le varie
forze di polizia nazionale ed estere.