lunedì 18 marzo 2013

LA DEMOCRAZIA SECONDO GRILLO




 Temono che i parlamentari si comportino da esseri pensanti in maniera autonoma, invece che da automi programmati da loro. E il voto segreto dà loro fastidio, perché permette appunto che gli automi si comportino umanamente.


(Piergiorgio Odifreddi – tratto da  La Repubblica, 17.3.2013)
Ciò che preoccupa Berlusconi e Grillo, e in misura minore Bersani, è che i parlamentari sfuggano appunto al loro controllo, e si permettano di votare secondo la propria coscienza, invece che secondo i loro diktat. O, se si preferisce, essi temono che i parlamentari si comportino da esseri pensanti in maniera autonoma, invece che da automi programmati da loro. E il voto segreto dà loro fastidio, perché permette appunto che gli automi si comportino umanamente.

Non a caso, Grillo ha sbraitato sul suo blog contro il voto segreto, e contro la decisione di alcuni dei suoi rappresentanti di comportarsi da parlamentari: cioè, da rappresentanti degli elettori, invece che suoi. Non a caso, Grillo pretende di sapere chi ha votato come, per poterne trarre le necessarie conseguenze: le dimissioni degli indipendenti pensanti, e la sostituzione con dipendenti non pensanti.
Per colmo dell’ironia, la nuova presidente della Camera è stata eletta come “indipendente”, appunto: cioè, ponendo fin da subito la propria autonomia individuale di fronte alla dipendenza partitica. Una dozzina di senatori grillini, ieri, si sono comportati da indipendenti come lei: posti di fronte all’alternativa, per la presidenza del Senato, tra un indagato per rapporti con la mafia e un procuratore antimafia, hanno scelto la decenza.
Speriamo che sia solo il primo passo per una resa dei conti all’interno del M5Spiùelle, come ormai incomincia a essere chiamato il movimento, secondo l’impietosa legge del contrappasso. Cioè, per una diaspora tra l’anima fascisteggiante che prende ordini da Grillo e Casaleggio, e l’anima democratica degli ingenui che si sono lasciati abbindolare dai loro proclami, ma che non hanno completamente rinunciato a pensare con la propria testa. Nelle votazioni segrete, almeno, questi ultimi si ricordino che la loro coscienza li vede, ma Grillo e Casaleggio no.