Temono
che i parlamentari si comportino da esseri pensanti in maniera autonoma, invece
che da automi programmati da loro. E il voto segreto dà loro fastidio, perché
permette appunto che gli automi si comportino umanamente.
Ciò
che preoccupa Berlusconi e Grillo, e in misura minore Bersani, è che i
parlamentari sfuggano appunto al loro controllo, e si permettano di votare
secondo la propria coscienza, invece che secondo i loro diktat. O, se si preferisce, essi temono
che i parlamentari si comportino da esseri pensanti in maniera autonoma, invece
che da automi programmati da loro. E il voto segreto dà loro fastidio, perché
permette appunto che gli automi si comportino umanamente.
Non
a caso, Grillo ha sbraitato sul suo blog contro il voto segreto, e contro la
decisione di alcuni dei suoi rappresentanti di comportarsi da parlamentari:
cioè, da rappresentanti degli elettori, invece che suoi. Non a caso, Grillo
pretende di sapere chi ha votato come, per poterne trarre le necessarie
conseguenze: le dimissioni degli indipendenti pensanti, e la sostituzione con
dipendenti non pensanti.
Per
colmo dell’ironia, la nuova presidente della Camera è stata eletta come
“indipendente”, appunto: cioè, ponendo fin da subito la propria autonomia
individuale di fronte alla dipendenza partitica. Una dozzina di senatori
grillini, ieri, si sono comportati da indipendenti come lei: posti di fronte
all’alternativa, per la presidenza del Senato, tra un indagato per rapporti con
la mafia e un procuratore antimafia, hanno scelto la decenza.
Speriamo
che sia solo il primo passo per una resa dei conti all’interno del M5Spiùelle,
come ormai incomincia a essere chiamato il movimento, secondo l’impietosa legge
del contrappasso. Cioè, per una diaspora tra l’anima fascisteggiante che prende
ordini da Grillo e Casaleggio, e l’anima democratica degli ingenui che si sono
lasciati abbindolare dai loro proclami, ma che non hanno completamente
rinunciato a pensare con la propria testa. Nelle votazioni segrete, almeno,
questi ultimi si ricordino che la loro coscienza li vede, ma Grillo e
Casaleggio no.