sabato 30 aprile 2016

CONTO CORRENTE DEL DEFUNTO : COSA DEVONO FARE GLI EREDI



Successione del conto corrente: conto cointestato a firme congiunte e disgiunte, bancomat e carte di credito. Capita che, al momento del decesso di un soggetto e all’apertura della successione, gli eredi si trovino a dover regolare il passaggio di proprietà dei beni del defunto e, in questo, le maggiori complicazioni vengono sempre in rilievo quando c’è un conto corrente da dividere: un po’ per la presenza di cointestatari che, spesso, nelle lotte interne familiari, possono adottare atteggiamenti ostruzionistici, un po’ per il comportamento della banca, spesso additato come eccessivamente formalistico e prudente.




 Cerchiamo di vedere, dunque, cosa bisogna fare per gestire al meglio il rapporto tra eredi e banca al momento della morte dell’intestatario di un conto corrente o di una cassetta di sicurezza.

giovedì 28 aprile 2016

UN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIA

Aldo Maturo
17.7.2011
       
Grotta di Monte Cigno – Cusano Mutri – 3 settembre 1968  
Gino Taccogna, Aldo Maturo, Gabriele Fasano e Celestino Rubino



Quella notte nessuno di noi dormì, in attesa del grande giorno. Da una settimana stavamo preparando la grande esplorazione  trascinati dai racconti di Gino Taccogna, scapolo impenitente, titolare di un negozio di articoli ed impianti elettrici ma coinvolto a tempo pieno in mille hobby che costringevano i suoi clienti ad attese di giorni e giorni per averlo come elettricista.
Il  suo negozio al quadrivio, dove ora c’è una libreria, era il nostro punto di ritrovo e un giorno Gino ci aveva raccontato di aver visto delle grotte meravigliose più belle di quelle di Castellana. Affascinati dall’avventura, avevamo deciso di accettare il suo invito per condividere con lui una visita a quelle grotte. La cosa doveva restare ammantata da un patto di segretezza e di mistero e così, come carbonari,ci munimmo di quanto ritenevamo necessario: un casco, una tuta, poche corde e alcune torce. Il coraggio e la follia facevano già parte del nostro bagaglio giovanile.


giovedì 21 aprile 2016

GLI O.P.G. CHIUDONO, I REMS NON APRONO E I MALATI PSICHIATRICI RESTANO IN LIBERTA’


E’ una lista d’attesa di cui nessuno parla, quella delle persone con disturbi psichiatrici tali da farle ritenere "non imputabili" ma nel contempo "socialmente pericolose", per le quali la legge non ammette la custodia in carcere o i domiciliari in ospedale, ma "misure di sicurezza detentive" eseguibili unicamente nelle "Rems-Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza"



di Luigi Ferrarella - Corriere della Sera, 
20 aprile 2016



Le nuove strutture senza posti e accoglienza in crisi, pm in difficoltà. Regioni inadempienti sulle strutture sanitarie e liste d’attesa nelle poche Rems esistenti. A Milano altri quattro casi di "senza posto" in 15 giorni. La magistratura non sa più dove metterli perché non c’è più posto nel posto dove per legge dovrebbe metterli: altri quattro casi di "senza posto" in 15 giorni ad esempio a Milano, e già oggi se ne prepara un quinto, quello di un uomo non giudicabile per l’"incapacità di intendere e volere" un sequestro e un tentato omicidio e l’incendio a suo dire ordinatigli dai microchip nemici che sente nel cervello.

sabato 16 aprile 2016

TRIVELLE : LE OTTO RAGIONI PER UN NO



Nel giro di qualche anno verranno dismesse le nostre piattaforme e il passaggio verso le rinnovabili è ancora qualcosa di molto lento, la vita continua e noi dovremo pur accendere i fornelli di casa e per farlo ci servirà ancora del metano. Metano che le compagnie dovranno andare a cercare da qualche altra parte e che ci venderanno (a costi più cari, ma questa è un’altra storia che ricorda tanto quello che successe per il nucleare). E noi lo compreremo questo metano, lo compreremo più caro ma con la coscienza più pulita perché siamo ambientalisti e abbiamo detto che il nostro mare “non si spirtusa”. Io sinceramente non mi sentirei a posto con la coscienza a votare SI e poi accendere i fornelli con il gas che viene non dall’Adriatico (no per carità, il nostro mare va tutelato) ma dal Mozambico che accoglie le compagnie petrolifere che noi abbiamo cacciato, accollandosi il rischio ambientale perché ha solo gli occhi per piangere e nessun potere contrattuale per dire “no, noi le vostre trivelle qui non le vogliamo”.
 
Michela Costa – geologa – Redazione MeteoWeb – 19 marzo 2016

venerdì 8 aprile 2016

OMICIDIO STRADALE : GUIDI TU ? NO, GRAZIE!


 
Dal 24 marzo la legge sull' omicidio stradale è pronta a colpire gli automobilisti distratti ed indisciplinati. Ho  tentato di riassumere la nuova normativa con una tabella sinottica dove è possibile individuare, con immediatezza, le varie fattispecie previste dal legislatore. E’ stato un lavoro molto laborioso e vuole essere solo un contributo per tutti quelli che guidano, perché con la nuova legge, abbinata a quella sullo stato di ebbrezza alcolica,  nulla è più come prima e il rischio di finire in carcere, per aver avuto una condotta di guida disinvolta o spericolata, è molto alto.

Aldo Maturo

http://www.studiocataldi.it/articoli/21732-omicidio-stradale-guidi-tu-no-grazie.asp



L’omicidio stradale è ormai legge dello Stato e credo che d’ora in poi tutti dobbiamo averne paura e tenere una condotta di guida molto ma molto più cauta. 

mercoledì 23 marzo 2016

HO LAVORATO IN UN CALL CENTER



Immaginate file di uomini e donne seduti spalla a spalla, davanti a dei computer, collegati tramite gli auricolari, che vengono bombardati da un software che in automatico, senza sosta, chiama uno per uno tutti i nomi presenti sull'elenco. Cosa c’è di peggio che convincere le persone a comprare quello che non vogliono. 


 
Com'è il call center? Be', forse la cosa più vicina a un call center è un allevamento intensivo. Anzi, un call center è una via di mezzo tra questo e quando Neo in Matrix prende la pillola rossa e scopre che lui e il resto dell'umanità non si trovano nel mondo reale, ma nudi in una vasca da bagno, con dei tubi infilati in ogni orifizio che ci succhiano l'energia come fossimo batterie. Immaginate file di uomini e donne seduti spalla a spalla, davanti a dei computer, collegati tramite gli auricolari, che vengono bombardati da un software che in automatico, senza sosta, chiama uno per uno tutti i nomi presenti sull'elenco. 

sabato 19 marzo 2016

NAPOLI: LA SIGARETTA CON LO SFIZIO



Napoli, terra meravigliosa. Ricca di inventiva e creatività. Eccentrica ed insolita, nel suo atipico fervore culturale riesce a dar vita ad usi e costumi irresistibili, introvabili in qualunque altra parte del mondo.

 
Tra le pratiche e le usanze del passato, oramai andate scomparse, ne troviamo una particolarmente affascinante per simpatia e stravaganza. "A sigaretta co ’o sfizzio!". Coloro che hanno particolare dimestichezza con la cultura partenopea sapranno già di cosa stiamo parlando. La “sigaretta con lo sfizio” entrò a far parte dei costumi napoletani verso la fine dell‘800 ed in particolare con l’emergere del fenomeno del contrabbando.