giovedì 26 settembre 2013

LE DIMISSIONI IN MASSA DEI PARLAMENTARI PDL


Anche a prendere sul serio i parlamentari del PdL, la loro minaccia prenderebbe anni per compiere il suo percorso
 Tratto da :
http://www.ilpost.it/2013/09/26/dimissioni-parlamentari-pdl/

IL POST – 26.9.2013


Tra Camera e Senato il PdL ha in tutto 196 parlamentari. Se decidessero di dimettersi in massa, ogni deputato dovrebbe presentare alla Camera le motivazioni delle proprie dimissioni e altrettanto dovrebbe fare ogni senatore in Senato. Le camere dovrebbero poi esaminare, dibattere e votare un caso per volta, con tempi che sarebbero molto lunghi. Inoltre il PdL non ha la maggioranza né alla Camera né al Senato: ogni parlamentare per dimettersi avrebbe bisogno di convincere almeno parte dei suoi colleghi di Scelta Civica, della Lega Nord, del Movimento 5 Stelle, del PD o di SEL.

martedì 24 settembre 2013

GIOVANI: TUTTE LE STRADE PORTANO A BERLINO


I vantaggi della capitale tedesca visti dagli italiani che lavorano li'. Baristi, stagisti, galleristi italiani. “Noi che abbiamo «votato con i piedi» e ci siamo trasferiti qui”.


Vincenzo Latronico – La Repubblica – 23.9.2013

 

È domenica pomeriggio e sto per andare a seguire i risultati dello spoglio elettorale alla sezione del mio quartiere di un partito di sinistra. È una cosa che non ho mai fatto, prima d'ora; ma stavolta, per varie ragioni, ho la sensazione che queste elezioni possano essere realmente determinanti per il futuro del mio Paese. Eppure non ho votato. Questi due fatti non sono in contraddizione: il mio paese è l'Italia - ma quello in cui abito, e in cui si svolgono queste elezioni per certi versi cruciali per noi che pure non vi partecipiamo, è la Germania. Con qualche pausa e qualche ritorno, sono quattro anni che vivo a Berlino. 

martedì 17 settembre 2013

DIRITTO DI ACCESSO AI PALAZZI DEL POTERE


Aldo Maturo

 


Chi di noi non si è mai trovato impantanato in un ufficio pubblico dirottato da uno sportello all’altro, da un piano all’altro - fra lunghe attese e dopo aver fatto e rifatto la fila più volte - per avere un chiarimento su un atto amministrativo incomprensibile o per ottenere una certificazione assolutamente indispensabile.

Per anni, e non che oggi la cosa sia del tutto finita, abbiamo visto naufragare i diritti del cittadino in un mare misterioso che ha visto lo Stato-padrone riaffermare ogni volta la sua incondizionata supremazia, utilizzando leggi e procedure note solo ai burocrati.

mercoledì 11 settembre 2013

11 SETTEMBRE 2001


11 settembre 2001 - 2013
2752 morti di 70 nazioni
343 vigili del fuoco
60 poliziotti



lunedì 9 settembre 2013

CINA : UNIVERSI A CONFRONTO


In Cina i poveri negli ultimi 30 anni sono passati dall’84% al 12% ma il divario sociale tra ricchi e poveri è sempre più evidente. Ecco poche foto tratte da un servizio che ha messo a confronto le abitazioni, i luoghi di ritrovo e lo stile di vita delle persone che vivono due universi vicini e socialmente distanti.
Foto di Kim Kyung-Hoon su Repubblica.it - 9.9.2013


giovedì 29 agosto 2013

LA SIRIA E LA TERZA GUERRA MONDIALE

Se intervengono militarmente il rischio è che si scateni la terza guerra mondiale, perché credo che l’Iran, alleato della Siria, non resterà inerte, e anche la Russia non potrà rimanere ferma e comunque si incendia tutta la regione.
 
Massimo Fini – 29 agosto – in Muro del Pianto
http://www.beppegrillo.it/2013/08/la_siria_e_la_terza_guerra_mondiale_-_massimo_fini.html?s=n2013-08-29
"La politica di potenza imperiale che gli Stati Uniti stanno esercitando a tamburo battente da quando non c’è più il contraltare dell’Unione Sovietica, e hanno quindi le mani libere, si maschera dietro questioni morali. La Siria è un Paese che dà fastidio, perché legata all’Iran, che è l’arcinemico, non si capisce poi bene il perché, degli Stati Uniti e di Israele. Tra l’altro non si sa affatto se Assad ha usato armi chimiche, ci sono gli ispettori ONU per questo, o l’ONU non conta nulla? Evidentemente non conta nulla perché quando serve c’è il cappello ONU, se non c’è il cappello ONU si aggredisce lo stesso. Questo è avvenuto in Serbia nel '99, in Iraq nel 2003 e in Libia recentemente. Tutte azioni e aggressioni senza nessuna copertura ONU. Si dovrebbe per lo meno aspettare la relazione degli ispettori. C’è un precedente che dovrebbe consigliare prudenza, non dico agli Stati Uniti che non ne hanno, ma ai suoi alleati, ed è quello dell’Iraq, dove sostenevano che Saddam Hussein avesse le armi chimiche, di distruzione di massa, e poi non le aveva. 

domenica 25 agosto 2013

I HAVE A DREAM



"Io ho un sogno, che i miei quattro figli piccoli vivranno un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per le qualità del loro carattere. Ho un sogno, oggi!"


 50° anniversario del  discorso pronunciato a Washington il 28 agosto 1963,  da Martin Luther King.

sabato 24 agosto 2013

BRACCIALETTO ELETTRONICO PER DETENUTI, A TORINO



Il braccialetto elettronico sarà collegato con una centrale operativa 24 ore su 24. Impossibile eludere la sorveglianza. Introdotto più di 10 anni fa come strumento per ridurre l’affollamento delle prigioni è rimasto finora inutilizzato: due detenuti delle Vallette lo stanno già sperimentando. A fronte di una disponibilità di 2000 braccialetti elettronici, sono meno di dieci i detenuti in Italia che lo stanno utilizzando.
 
Massimiliano Peggio, Stampa.it, 20.7.2013



Sorvegliati a distanza. Diventa operativo a Torino il braccialetto elettronico per carcerati, collegato alle forze dell’ordine come un normale telefono cellulare. Il primo detenuto delle Vallette a lasciare la prigione è stato un giovane nigeriano di 21 anni che giovedì scorso, dopo circa sei mesi di custodia cautelare in carcere, è tornato a casa in Barriera di Milano con il «guinzaglio» di microchip alla caviglia.