martedì 31 luglio 2012

AUSTRALIA : COME TI SISTEMO L'IMMIGRATO

 

Peter Howard Costello
Aldo Maturo
La questione dei rifugiati e dei richiedenti asilo è molto sentita in Australia, anche se i numeri, rispetto all'Italia, sono piuttosto esigui. Secondo i dati del Ministero dell’immigrazione, nel 2010 sono arrivati sulle coste federali 134 barconi, con un totale di 6.535 persone. L'Australia da qualche anno sta rappresentando la Terra Promessa anche per molti giovani italiani. Secondo i dati del Department of immigration, sono quasi 60mila gli italiani (studenti e turisti) che tra il 2010 e il 2011 sono sbarcati in Australia. Il doppio di dieci anni fa, dicono al Bureau of Statistics. Gli australiani hanno però idee precise sull'immigrazione, come si può evincere dalla lettera che Peter Howard Costello,Ministro del Tesoro australiano dal 1996 al 2007, ha indirizzato agli immigrati del suo Paese.
“ Non sono contrario all’immigrazione, e non ho niente contro coloro che cercano una vita migliore venendo in Australia.
  Tuttavia ci sono questioni che coloro che recentemente sono arrivati nel nostro Paese, ed a quanto sembra anche qualcuno dei nostri concittadini nati qui, devono capire.
   Come australiani, abbiamo la nostra cultura, la nostra società, la nostra lingua ed il nostro modo di vivere.
   Questa cultura è nata e cresciuta durante più di due secoli di lotte, processi e vittorie da parte dei milioni di uomini e donne che hanno cercato la libertà di questo Paese. Noi parliamo l’inglese, non il libanese, l’arabo, il cinese, il giapponese, il russo o qualsiasi altra lingua.
    Perciò, se desiderate far parte della nostra società, imparate la nostra lingua!

domenica 29 luglio 2012

LA SCORTA DELLE ESCORT

Abusi di Stato -  Festini, sprechi e arroganza: i politici visti da chi li protegge. Durante il Governo Berlusconi  Antonio Di Pietro replica alla risposta del ministro Elio Vito sull'interrogazione di Idv relativa all'uso delle scorte da parte del premier. "E' possibile- dice Di Pietro leggendo in aula alcune dichiarazioni di uomini assegnati alla sicurezza del presidente del consiglio- leggere che il premier, salutando gli uomini della sua sicurezza, dica: 'Beati voi che andate a casa a dormire, a me tocca andare a trombare?'". E che le scorte siano utilizzate per "accompagnare a casa" delle signorine? Di seguito lo sfogo di uno di questi uomini raccolto da Gabriella Colarusso quando il fenomeno degli abusi  aveva raggiunto l'apice dell'arroganza.




di Gabriella Colarusso : www.lettera43. - 4.11.2010
Ore 22.30 di un normalissimo venerdì. «Speravo che il turno fosse finito, dopo dodici ore di lavoro e invece...». L'uomo a cui è stata assegnata l'auto blu ha appuntamento per una festa privata. Ad attenderlo «amiche e ragazze appariscenti». Perciò «tocca stargli dietro», racconta Fabio (nome di fantasia), da 15 anni agente della scorta di parlamentari, vip, personalità più e meno note.
Voleva difendere i servitori dello Stato, Fabio, e invece si ritrova a fare la “scorta delle escort”, con politici di destra e di sinistra:

I SEGRETI DELLE SCORTE


 Nel nostro paese sono poco più di 550 le persone sottoposte a scorta o tutela. Ad esse sono dedicati oltre 2mila uomini delle forze dell’ordine e militari che quotidianamente si alternano nei servizi di protezione.  Le indicazioni sulle personalità da proteggere arrivano dalle prefetture  all’Ucis (Ufficio centrale interforze per la sicurezza personale) che dispone le misure di tutela. Queste ultime sono diverse a seconda del livello di protezione che richiede il personaggio da tutelare. Si va dal primo livello, indicato come “rischio imminente ed elevato”, che impiega fino a tre auto blindate e sei agenti, fino al quarto livello, di “basso rischio”, che prevede un’auto non blindata e un autista di scorta
Quando vedete un autoblu che sfreccia a sirene spiegate, sappiate che a volte dentro c'è solo una signora che va a fare la spesa o accompagna i figli a scuola.

Vi spiego qual'è il trucco attraverso il quale gli onorevoli parlamentari si arrogano e si appropriano di questo servizio.
Le autoblu a Montecitorio sono solo venti, a disposizione dell'ufficio di presidenza (presidente e vicepresidenti della camera) e dei presidenti delle commissioni parlamentari. E gli altri 600 deputati?
 Ecco come fanno.

sabato 28 luglio 2012

AEREI F35: 17 MILIARDI E PURE DIFETTOSI?

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13/05/2012

L’ultimo dossier del US Government Accountability Office (la Corte dei Conti americana), reso pubblico il 20 marzo scorso è destinato a scoperchiare la più grande truffa della storia militare americana (e italiana). Il rapporto è dedicato al programma Joint Fight Striker, ossia la realizzazione dei cacciabombarderi F-35 costata fino ad oggi 170 miliardi, 17 miliardi (praticamente il costo di una manovra economica) alla sola Italia.  Il rapporto dei “contabili” di Washington dice una cosa molto chiara e inquietante: la produzione degli F35 (compresi i 135, poi diventati 90, che il nostro governo ha precipitosamente acquistato) è iniziata con la pratica della “concurrency”, ossia quando ancora gli studi, i test a terra e in volo, i collaudi dei singoli componenti non si erano conclusi. Con una conseguenza clamorosa: i cacciabombardieri sono difettosi, degli autentici rottami volanti.

AEREI F35 : ORA FERMATEVI!!



Il nostro bilancio della Difesa per il 2012 è di 23 miliardi di euro cui bisognerà aggiungere il costo di 90 F35: € 150.000.000 ciascuno


17/07/2012
www.sbilanciamoci.org
La prima rata dell’Imu pagata nell’intera provincia di Palermo, 110 milioni e rotti di euro, non basterebbe per acquistare un solo F-35, cacciabombardiere ad alta tecnologia prodotto dalla Lockheed. Bene, anzi male, perché l’Italia di F-35 a suo tempo ne ordinò 131, per una spesa complessiva superiore ai 15 miliardi di euro. Finora questo mega-investimento è passato pressoché indenne attraverso tutti i decreti Tremonti e Monti di tagli più o meno lineari alla spesa pubblica, attraverso l’indignazione di una bella fetta di opinione pubblica e di decine di associazioni dalla Tavola della pace a Sbilanciamoci, ora attraverso la spending review.

venerdì 27 luglio 2012

UN BULLDOZER CHIAMATO HOLLANDE

 

In 56 giorni di Governo….
…..ha abolito il 100% delle auto blu e le ha messe all’asta; il ricavato va al fondo welfare da distribuire alle regioni con il più alto numero di centri urbani con periferie dissestate. Ha fatto inviare un documento (dodici righe) a tutti gli enti statali dipendenti dall’amministrazione centrale in cui comunicava l’abolizione delle “vetture aziendali” sfidando e insultando provocatoriamente gli alti funzionari, con frasi del tipo “un dirigente che guadagna 650.000 euro all’anno, se non può permettersi il lusso di acquistare una bella vettura con il proprio guadagno meritato, vuol dire che è troppo avaro, o è stupido, o è disonesto. La nazione non ha bisogno di nessuna di queste tre figure”.

giovedì 26 luglio 2012

TRATTATIVA: LA MAXI ESTORSIONE CHE PIEGO' LO STATO

 

di Anna Petrozzi - 25 luglio 2012  www.antimafiaduemila.com



Finalmente “la trattativa” arriva al primo vaglio verso il processo. E non si dice “finalmente” per crudele senso di irresponsabilità verso la tenuta democratica del nostro Paese, come qualche donabbondio ha già insinuato, ma per la semplice convinzione che se si vuole svoltare pagina e far crescere e maturare il nostro Paese non vi è altra strada se non quella della verità. Per quanto male possa fare. Finalmente, se i giudici accoglieranno la richiesta di rinvio a giudizio per dodici indagati a vario titolo, si potranno sondare in profondità tutte le dinamiche che hanno portato allo stragismo eversivo di Cosa Nostra e alle sue finalità. Che oggi più che mai appaiono chiaramente ben al di là della mera vendetta mafiosa.
     In testa alle priorità della cupola, all’indomani della condanna definitiva del maxi processo emessa il 30 gennaio 1992, non c’era solo il regolamento di conti con i nemici e con i traditori, ma la ri-negogazione di un patto di convivenza nato nel 1943 e aggiornato di pari passo con l’evolversi della nostra repubblica dei “patti e dei ricatti”.

martedì 24 luglio 2012

I COSTI DELLA CASTA : 48 ORE PER FERMARLI

  

Alzi la mano chi sapeva che presso i Comuni è possibile firmare per un referendum abrogativo parziale della legge sull’ l’indennità dei parlamentari (art.2 Legge 31.10.1965 n.1261).

Si tratta di apportare un taglio netto degli stipendi della casta politica. La raccolta di firme si conclude il 26.7. perché il Comitato Organizzatore deve consegnare le firme entro il 31.7.2012.

Basta recarsi al Comune e andare a firmare. I giornali non hanno pubblicizzato la notizia in maniera sufficiente. C’è chi pensa che temano di perdere i milioni di finanziamenti annui che lo Stato passa a tutti i quotidiani indistintamente ed a tutti i giornali di partito, anche se le loro pubblicazioni finiscono nella spazzatura.

 

Foto da Macist

Aldo Maturo

 

I dati che seguono sono tratti dai siti istituzionali  dove è riportato senza segreti il trattamento economico dei nostri parlamentari.

Nulla di nuovo ma di certo un utile richiamo alla nostra mente.  Di fronte alla crisi delle famiglie loro non hanno da lamentarsi, benché alla loro busta paga sia stata applicato dal 2006 un taglio del 10%, che comunque li lascia agganciati per legge agli stipendi del Presidente di sezione della Corte di cassazione.