Il 4 dicembre 2016 siamo chiamati a
votare per approvare (con un SI) o respingere (con un NO) il referendum
costituzionale. L’Italia è divisa in due, con una grossa coalizione di partiti
bipartisan schierati per il NO. Bisogna ricordarsi però che il testo è stato discusso dalle due Camere per 731
giorni. Al suo primo passaggio in Senato, l’8 aprile del
2014, nessun parlamentare ha votato contro la riforma e nel
giorno del voto finale, il 21 gennaio 2016, ha votato a favore il 61,43% dei
parlamentari. Gli italiani sono
frastornati da spot elettorali contrapposti. Ecco di seguito i quesiti e le risposte
che ci aiuteranno a scegliere, ricordando che non è previsto il quorum e la validità
della consultazione non dipende da quante persone voteranno. Il risultato sarà
valido qualunque sia la partecipazione al voto.
Il quesito referendario che sarà stampato sulle schede elettorali dice: “Approvate il testo della legge costituzionale concernente disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della costituzione?”.