Aldo Maturo - Informazioni, rassegna, articoli, opinioni, racconti, foto, echi di memoria
mercoledì 28 gennaio 2015
IL SOGNO
Annamaria Vallone
L'angelo andava, su una nube alata,
ma giù guardava ed era rattristato:
lacrime, sangue, ovunque era dolore,
tutto era grigio, sporcato dal rancore.
lunedì 26 gennaio 2015
AUSCHWITZ: 70 ANNI DALL'ORRORE
domenica 25 gennaio 2015
OPLA'...MI SON PERSO LO STRANIERO
Una giornata-tipo di una famiglia italiana vissuta come se sparissero, all’improvviso, tutti i lavoratori stranieri.
Sono le otto ma a casa di Gregorio c’è un silenzio assoluto. Non si sente il gustoso aroma di caffè che ogni mattina inebria l’aria né il solito chiacchiericcio tra Deborah, la figlia più grande, e Bogena, la colf polacca. Stranamente non si sente neppure la lagna del piccolo Alberto che, per non alzarsi, ficca la testa sotto le coperte facendo i soliti capricci.
Ma cosa succede stamattina? Si alza di corsa anche Franca, la moglie di Gregorio: “Sono le otto? Ma dove diavolo è finita Bogena?”. “Boh, vai a a svegliarla, si sarà rotta la sveglia.” Tutti corrono alla conquista del bagno. La signora Franca va nella camera di Bogena ma la trova vuota, il letto intatto, le tapparelle abbassate.
sabato 24 gennaio 2015
MOBBING, QUANDO LA VITA NON E' BELLA
E’ un problema grave il mobbing e in Europa ne sono vittime oltre quaranta milioni di dipendenti mentre in Italia, secondo alcune stime di certo approssimative, i lavoratori mobbizzati sarebbero circa due milioni.
Per l’ISPESL (Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro) oltre il 70 % delle denunce di mobbing provengono dal pubblico impiego, le vittime hanno un’età media di cinquant’anni e appartengono per oltre l’80 % alla fascia dei Quadri ed Impiegati.
Mobbing deriva dall’inglese “to mob”, aggredire, ed è passato nella sua accezione comune a indicare il complesso di violenze morali e psicologiche esercitate su un dipendente in un ambiente di lavoro.
mercoledì 21 gennaio 2015
ISLAMICI IN CELLA, QUALE REGIME
Sessanta in carcere, imam dall'esterno per le preghiere. L'incubo dei direttori: proselitismo con colloqui in arabo.
di Francesco Grignetti
La Stampa, 19 gennaio 2015
Rispetto e attenzione. In due parole, è qui riassunto il trattamento speciale che la Direzione delle carceri riserva ai detenuti musulmani. Rispetto: da anni il vitto è differenziato e si permette la preghiera ai fedeli islamici in moschee autogestite nelle carceri; in qualche caso ciò avviene con l'ingresso di imam dall'esterno, in altri casi con il riconoscimento ad alcuni detenuti del ruolo di imam, che notoriamente nella tradizione sunnita sono i più valenti tra i fedeli. |
martedì 13 gennaio 2015
CHARLIE : LA LIBERTA' DEGLI ALTRI
sabato 10 gennaio 2015
DEPENALIZZAZIONE E NON PUNIBILITA’ : CHIARIMENTI
In relazione a quanto stabilito dal Consiglio dei Ministri, lo scorso 1.12.2014, con il decreto che dà attuazione alla legge delega del 28 aprile 2014 n. 67 in materia di pene detentive non carcerarie e di riforma del sistema sanzionatorio, si è parlato di “depenalizzazione” di 112 reati. E’ opportuno chiarire che il decreto non spazza via "automaticamente" dall’ordinamento penale i reati ivi indicati. I criteri per l’applicazione della non punibilità sono due: la particolare tenuità dell’offesa e la non abitualità del comportamento dell’agente. Sarà sempre il giudice, quindi, a dover valutare tutte le circostanze ed adottare i relativi provvedimenti.
"La non punibilità per particolare tenuità del fatto
Il decreto legislativo, non ancora entrato in vigore, introdurrà nel nostro ordinamento l’istituto della non punibilità per particolare tenuità del fatto. Quale causa di non punibilità, il nuovo istituto consentirà la rapida definizione, con decreto di archiviazione o con sentenza di assoluzione, dei procedimenti iniziati nei confronti di soggetti che abbiano commesso fatti penalmente rilevanti, caratterizzati da una complessiva tenuità del fatto.
venerdì 2 gennaio 2015
ZINGALES: IL MANIFESTO DELLA PEGGIOCRAZIA
Ci dicono che tutto dipende dalla crisi della finanza internazionale e, per quanto ci riguarda, di quella italiana. In realtà credo che la disfatta è non solo economica ma anche politica e morale.