martedì 1 agosto 2017

CONDOMINI MOROSI, COME TUTELARSI


Capita sempre più spesso che nei condomini ci siano dei vicini morosi, che puntualmente non pagano le spese comuni, magari quelle per i lavori di rifacimento del tetto del palazzo. O addirittura quelle di luce e riscaldamento degli ambienti comuni gravando sulle spalle dei condòmini in regola. In questo caso spetta all’amministratore del condominio agire in modo repentino. 8 punti su come tutelarsi.

 
Da Enti e Tribunali – 17.5.2017

Ecco in otto passi quali sono le procedure in questi casi, sulle quali l’assemblea dei condòmini deve vigilare.  


- L’amministratore deve chiedere ai condòmini il pagamento delle spese non appena sia stato approvato il loro riparto dall’assemblea di condominio.
- Se un condòmino non paga, l’amministratore dovrà insistere. Se a nulla valgono i suoi solleciti, allora dovrà far intervenire un avvocato affinché richieda un decreto ingiuntivo esecutivo contro il condòmino moroso. 
- L’assemblea può decidere di concedere più tempo al moroso per saldare il suo debito. Ma se ciò non avviene, l’amministratore ha l’obbligo di agire per la riscossione forzosa del credito entro 6 mesi dalla chiusura dell’esercizio.
- L’amministratore che non dovesse prendere provvedimenti in tal senso può essere revocato senza preavviso dal suo incarico e può essergli richiesto il risarcimento del danno. Anche un singolo condòmino, in disaccordo con l’assemblea, può chiedere al giudice la revoca dell’amministratore. 
- Se non c’è verso di ottenere dal condòmino moroso il dovuto, l’amministratore deve informare i creditori del condominio che non sono stati pagati fornendo i dati anagrafici dei morosi. Questi dovranno agire prima contro i condòmini morosi e, solo in caso di insuccesso, contro tutti gli altri condòmini in regola con i pagamenti.
- Nel momento in cui il creditore insoddisfatto si rivolge infine contro i condòmini in regola, lo deve fare in proporzione ai millesimi di quest’ultimo: non può quindi chiedergli l’intero pagamento, ma solo la quota proporzionata al valore del suo appartamento.

- Intanto il moroso che riceve il decreto ingiuntivo per gli oneri di condominio ha 40 giorni per fare opposizione e a quel punto inizia una causa civile. 
- Al condòmino moroso che non si oppone potrà essere pignorato lo stipendio, la pensione, il conto corrente o la casa.