giovedì 28 gennaio 2016

AVVOCATI : OTTOMILA LASCIANO LA TOGA


Sono "i nuovi poveri". Per Cassa Forense, la colpa non è solo della crisi e del sovrannumero, ma anche delle grandi assicurazioni che non pagano i legali come dovrebbero.

 
di Marina Crisafi – Studio Cataldi.it


 "C'è crisi, c'è grossa crisi" diceva Corrado Guzzanti nei panni del profeta Quelo nel Pippo Chennedy Show. Una crisi che colpisce chiunque e che, negli ultimi anni, ha intaccato la categoria degli avvocati aumentando il numero di coloro che abbandonano l'attività e meritandosi l'appellativo di "nuovi poveri".
Sono almeno ottomila quelli che nel 2015 hanno dismesso la toga, non rinnovando l'iscrizione alla Cassa Forense, spiega all'Agi, il presidente dell'ente Nunzio Luciano. 

sabato 23 gennaio 2016

LA PIZZA NAPOLETANA DALLE ORIGINI ALLA "MARGHERITA"


Aldo Maturo



La pizzeria di “Pietro il pizzaiuolo” in Via Chiaia a Napoli, angolo S.Anna di Palazzo (oggi Pizzeria Brandi), è  la più celebre pizzeria napoletana. Inaugurata nel 1780, è forse anche la più antica. Il proprietario, Pietro il pizzaiuolo, si chiamava in realtà Pietro Colicchio. Era tanto famoso che dopo la sua morte, in omaggio a lui, tutti quelli che si sono succeduti nella pizzeria – qualunque sia stato il loro nome - si sono sempre chiamati “Pietro”, anzi “Don Piè”, perché a Napoli il Don è d'obbligo e perchè non era possibile che il vecchio cliente, abituatosi a chiamare il pizzaiuolo “Don Piè”, dovesse all'improvviso cambiare abitudine e dire “Don Rafè” o “Don Pasquà”. Nel corso degli anni la pizzeria è diventata “Brandi” dal nome della famiglia che l’ha gestita per decenni e oggi, pur avendo cambiato proprietario, è rimasta con quel nome noto ai napoletani sparsi per il mondo. E qui, centoventisette anni fa, nacque la pizza margherita.

domenica 10 gennaio 2016

DIO, VERONESI, ZICHICHI E IL CANCRO


Le malattie hanno a che fare con le "scelte" degli uomini. Il cancro non può essere etichettato a Dio.

Veronesi
Zichichi
 
Gelsomino Del Guercio/Aleteia
5 gennaio 2016

 
La relazione tra l’esistenza del cancro e Dio. Un dibattito acceso dall’oncologo
Umberto Veronesi, nel suo ultimo libro, dove afferma che il cancro è la prova
dell’inesistenza di Dio.
Una querelle che scuote, agita intellettuali, medici, scienziati. A Veronesi replica
Antonino Zichichi che in un’intervista a Il Giornale (18 novembre 2014) dichiara che «la scienza non ha mai scoperto nulla che sia in contrasto con l’esistenza di Dio.

sabato 2 gennaio 2016

CANONE RAI 2016 : CHI, COME, QUANDO

Come e quando pagare, i soggetti esenti e le conseguenze dell'evasione




di Valeria Zeppilli 

Con la recente approvazione della legge di stabilità 2016, il canone Rai cambia completamente volto. 
Se le modifiche rilevano principalmente per aver riformato le modalità di riscossione, le novità non si limitano qui.
È quindi necessario procedere ad un breve riepilogo di tutti gli aspetti relativi al canone Rai, come si presenterà a partire dall'imminente arrivo del nuovo anno.
Addebito nella bolletta
La principale novità è che scompare l'apposito bollettino per il pagamento del canone Rai.
La riscossione, dal 2016, avverrà tramite addebito rateale sulla bolletta per l'elettricità.

venerdì 18 dicembre 2015

PRESEPI TRENTINO-ALTO ADIGE




Molti dei presepi in Alto Adige sono costruiti a mano e vengono tramandati da una generazione all’altra. Talvolta sono talmente grandi da riempire metà della stanza. Altri presepi possono essere più piccoli, ma altrettanto carini e permettono ai bambini di rivivere la magia della notte della nascita di Gesù! Tutti i presepi hanno come sfondo la realtà rurale altoatesina. Il bue e l’asinello nelle stalle altoatesine ricordano quelli che stavano dietro a Maria, Giuseppe e Gesù Bambino nella notte della sua nascita. I presepi in Alto Adige sono piccole opere d’arte, che nascondono ore e ore di duro lavoro. Ne ho fotografati alcuni ad Ossana (Tn) e a Bolzano. Cliccare sulle foto per ingrandire.
Tschagler Home Living (BZ)

Tschagler Home Living (BZ)

giovedì 17 dicembre 2015

BANCHE ITALIANE, IL SALVATAGGIO VISTO DALL'INIZIO


Cos'è successo esattamente, perché se ne parla tanto e cosa c'entrano l'Unione Europea e Maria Elena Boschi.

  di Davide Maria De Luca - IL POST - 
   12 dicembre 2015

 
Lo scorso 22 novembre, il governo ha approvato il cosiddetto “salva banche“, un decreto con cui sono state salvate dal fallimento quattro piccole banche locali che erano da anni in grave difficoltà: Banca dell’Etruria, Banca Marche e le Casse di Risparmio di Ferrara e di Chieti. Il salvataggio è avvenuto in base alle nuove regole europee che hanno aiutato dipendenti e gran parte dei risparmiatori, ma che hanno causato perdite agli azionisti e ad alcune persone che avevano investito denaro nelle obbligazioni delle quattro banche.

mercoledì 16 dicembre 2015

STASI : SPERATE CHE SIA COLPEVOLE


Perché è culturalmente mostruoso (e giuridicamente lo è in tutto il mondo) il caso di Alberto Stasi, assolto due volte e ora condannato da chi non ha visto le prove. Un’analisi del caso Stasi scritta da Piero Tony, già sostituto procuratore generale di Firenze, presidente del tribunale per i minorenni della Toscana e procuratore capo di Prato, oggi in pensione.

 
di Piero Tony | 15 Dicembre 2015 – Il Foglio

 
Tristezza e rabbia, oggi 12 dicembre 2015, per me e per tanti altri, fortunatamente non sono solo. Perché, a seguito di un processo durato circa 8 anni, Alberto Stasi stamani si è costituito dopo aver riportato una condanna a 16 anni di reclusione resa definitiva dalla sentenza emessa dalla Cassazione. Per carità, nessuna polemica – ci mancherebbe altro – nei confronti dei magistrati. Ma tanta rabbia per un sistema giudiziario che non può non fare paura per quanto è lento e contraddittorio. E tanta vergogna visto che Voltaire si rivolta nella fossa da ormai quasi 250 anni con la stessa rabbia.

Alberto Stasi venne assolto in primo e secondo grado, evidentemente perché quantomeno la maggioranza dei magistrati intervenuti aveva giudicato insufficienti le prove a suo carico. Magistrati regolarmente in servizio, di normale esperienza, mai interdetti per imbecillità, mai accusati di condotte dolose o colpose fuorvianti la Giustizia. Ma dalla procura venne proposta impugnazione e la Suprema Corte annullò l’assoluzione con rinvio alla corte d’Appello che questa volta, naturalmente in diversa composizione come vuole la legge, ritenne sufficienti le prove a carico. Nuovo ricorso da parte di tutte le parti, e oggi la Suprema Corte ha respinto i ricorsi: così confermando la condanna a 16 anni di reclusione.