Dai sindacati ai pastori
sardi, ora la gente è incazzata davvero col governo gialloverde. Hanno promesso (e stanno promettendo) tutto e il
contrario di tutto. Per un po' hanno potuto incolpare chi c'era prima e i
poteri forti che stanno altrove. Ora a Lega e Cinque Stelle tocca misurarsi col
dissenso e l'incazzatura che loro stessi alimentavano. Ne usciranno vivi?
Signore e signori, è iniziata l’opposizione. Non
solo l’opposizione parlamentare (che in questi ultimi anni appare sempre
sciatta, bolsa, sedentaria almeno di goffi gesti eclatanti, come se il Parlamento fosse un noioso luogo da
citare solo in caso di qualche nuovo scandalo) ma l’opposizione quella vera,
quella che il governo gialloverde ha cavalcato per mesi per arrivare fino a
dove è arrivata: l’infelicità (si potrebbe chiamare indignazione ma risulta
piuttosto abusata come parola) dei lavoratori che aspettano risposte che non
arrivano, che cominciano a toccare con mano promesse non mantenute e
soprattutto che non si possono già tenere a bada semplicemente dando la colpa
ai governi precedenti o delegando le difficoltà a presunti poteri forti a
cui ormai non crede più nessuno, o quasi.