lunedì 20 luglio 2015

DIFFAMAZIONE: IL COMMENTO SULLA BACHECA FACEBOOK CONFIGURA L'OFFESA A MEZZO STAMPA



 

La condotta di postare un commento sulla bacheca di Facebook realizza la pubblicizzazione e la diffusione di esso e, se offensivo, configura un'aggravante, la diffamazione a mezzo stampa, punita con la reclusione da sei mesi a tre anni o con la multa non inferiore ad euro 516,00.


 
di Dario La Marchesina –
 17.7.2015
 www.studioCataldi.it
 
 Lo sviluppo dei social network nella nostra società ha portato gli utenti a condividere un numero sempre maggiore di contenuti attraverso commenti, foto ecc.; tuttavia l’utilizzo di tali sistemi deve avvenire con una certa cautela per evitare di incorrere in comportamenti sanzionabili penalmente dal nostro ordinamento.

domenica 19 luglio 2015

PAOLO BORSELLINO : L'ULTIMA LETTERA



Questa è l’ultima lettera di Paolo Borsellino, scritta alle 5 del mattino del 19 Luglio 1992, dodici ore prima che l’esplosione di un’auto carica di tritolo, alle 17 dello stesso giorno, davanti al n.19 di Via D’Amelio, facesse a pezzi lui e i ragazzi della sua scorta. La lettera rimase incompiuta sul numero 4), dopo gli altri tre punti nei quali Paolo, rispondendo a delle domande postegli dai ragazzi del liceo, ci da tra l’altro, in maniera estremamente semplice e chiara, come solo lui era in grado di fare, una definizione della mafia che bisognerebbe  che tutti conoscessero e che fosse insegnata nelle scuole.


 
Tratto da 19luglio1992.com
 

Dal sito 19luglio1992.com , curato da Salvatore Borsellino, traiamo l’ultima lettera del fratello Paolo, scritta qualche ora prima di morire, alle 5 di mattina. Nel pomeriggio la strage di via D’Amelio. Anche quella mattinata e quella lettera vengono corredate da un mistero, successivo alla telefonata che il giudice Borsellino riceve dal suo capo, Pietro Giammanco. Dopo quella telefonata Paolo non scrisse più niente sul foglio…

Paolo si alzava quasi sempre a quell’ora. Con quella sua ironia che riusciva a sdrammatizzare  anche la morte, la sua morte annunciata, diceva che lo faceva “per fregare il mondo con due ore di anticipo” e quella mattina cominciò a scrivere una lettera alla preside di un liceo di Padova presso il quale avrebbe dovuto recarsi a Gennaio per un incontro al quale non si era poi recato per una serie di disguidi e per i suoi impegni che non gli davano tregua. 

sabato 4 luglio 2015

ROBERTO CARLINO: NON MI MANDA PICONE


Roberto Carlino, 26 anni
Bocciato a Napoli, lo assume la Nasa. Roberto Carlino, ingegnere, 26 anni, dal precariato alla missione per Marte. In Italia non c’è spazio per chi ha i sogni.


di Raffaele Nespoli

Corriere del mezzogiorno, 2 luglio 2015





«Trovarmi davanti allo space shuttle mi ha fatto sentire come in un film. Per un istante ho immaginato di essere in contatto radio con Houston, nel bel mezzo di una missione. La cosa buffa è che un attimo dopo ho pensato alla mia vita in Italia, a Napoli. In testa sempre le cuffie, ma magari in un call center a fare telemarketing». Roberto Carlino sorride, e in parte scherza su quello che sarebbe potuto essere il suo futuro se un viaggio non gli avesse cambiato la vita.

martedì 23 giugno 2015

FORSE SOFRI NON SA...


Tra gli esperti chiamati dal ministro della Giustizia Andrea Orlando come consulenti per riformare il sistema penitenziario italiano c’è Adriano Sofri. L’ex leader di Lotta Continua condannato in via definitiva a 22 anni di carcere quale mandante dell’omicidio del commissario di polizia Luigi Calabresi nel 1972, sarà il responsabile di istruzione e cultura. Due giorni prima di Natale 1997 Sofri, allora detenuto, aveva scritto un polemico articolo contro i Direttori degli Istituti penitenziari che scioperavano. Il Corriere Adriatico aveva ospitato in pagina nazionale questo mio intervento.
Corriere Adriatico, 24.12.1997

 
Aldo Maturo

Le affermazioni ed i commenti gratuiti del detenuto Adriano Sofri, riportate sulla prima pagina de “La Repubblica”, martedi 23 dicembre, a proposito dello sciopero indetto dal Sindacato dei Direttori degli Istituti Penitenziari per la vigilia di Natale, assumono un significato ancora più grave perché provengono da una persona che il carcere dovrebbe conoscerlo e che riesce, da detenuto ancora più che da libero, ad avere tutto lo spazio necessario sui giornali e in tv.

domenica 21 giugno 2015

EMIGRAZIONE: OPLA', MI SONO PERSO LO STRANIERO


Cosa succederebbe in Italia se sparissero all’improvviso tutti gli stranieri. Racconto semiserio ma non troppo.





(Da "Cronache e... dintorni" - Aldo Maturo -  Ed.Nous, 2014)

Sono le otto ma a casa di Gregorio c’è un silenzio assoluto. Non si sente il gustoso aroma di caffè che ogni mattina inebria l’aria nè il solito chiacchiericcio tra Deborah, la figlia più grande, e Bogena, la colf polacca. Stranamente non si sente neppure la lagna del piccolo Alberto che per non alzarsi ficca la testa sotto le coperte facendo i soliti capricci.

Ma cosa succede stamattina? Si alza di corsa anche Franca, la moglie di Gregorio: ”Sono le otto? Ma dove diavolo è finita Bogena?!” “ Boh, valla a svegliare, si sarà rotta la sveglia..” Tutti corrono alla conquista del bagno.

lunedì 15 giugno 2015

HALDEN : UN'ALTRA IDEA DEL CARCERE


        
Un bell'articolo del New York Times spiega perché il carcere norvegese accusato di essere troppo indulgente non fa bene ai detenuti: fa bene a tutta la Norvegia.  A circa cinque anni dalla sua apertura, la giornalista  Jessica Benko ha visitato Halden per raccontare la vita quotidiana all’interno della prigione norvegese e per capire se l’esperienza di un carcere il più possibile accogliente e simile al mondo esterno stia funzionando.     
                              
Corridoio di Halden

  Tratto da "Halden, un'altra idea del carcere"
di Andrea Fiorello  10.4.2015 – Il Post

 
Il carcere norvegese di Halden è considerato quello che garantisce le più alte condizioni di civiltà e rispetto umano del mondo: quando fu aperto l’8 aprile del 2010 gran parte della stampa internazionale lo definì, in modo piuttosto demagogico e superficiale, una “prigione a cinque stelle” perché le sue celle hanno la tv e il frigorifero, l’estetica di edifici e arredi è molto curata, e il suo muro di cinta è confuso tra gli alberi ed è privo di accessori minacciosi.


martedì 2 giugno 2015

FESTA DELLA REPUBBLICA: PERCHE' E' IL 2 GIUGNO

La scheda del referendum


 

 http://www.ilpost.it/2015/06/02/festa-della-repubblica/

La Festa della Repubblica italiana si celebra ogni anno il 2 giugno, in occasione dell’anniversario del referendum con il quale, tra il 2 e il 3 giugno 1946, gli italiani votarono per scegliere la forma istituzionale dello Stato tra repubblica e monarchia, dopo la fine del regime fascista a lungo appoggiato dalla famiglia regnante. 

lunedì 1 giugno 2015

LE REGIONI DOPO IL VOTO 2015

ROSSO :      PD
VERDE :      LEGA NORD
AZZURRO : FORZA ITALIA
GIALLO :    PARTITO AUTONOMISTA TRENTINO-TIROLESE
VIOLA :      UNION VALDOTAINE