mercoledì 17 aprile 2013

CHIESA: IL DIRITTO E IL ROVESCIO



 La Conferenza episcopale americana (la CEI italiana), in uno studio commissionato nel 2004, aveva scoperto che il 4% dei sacerdoti e diaconi in America – pari a 109.694 unità – negli ultimi 50 anni era stato accusato di crimini a sfondo sessuale con minori.





Avv. Aldo Maturo
 
Ogni volta che un Vescovo ha  notizia – che sia  almeno verosimile –  di un delitto grave, svolge una sua prima indagine e trasmette gli atti alla Congregazione per la Dottrina della Fede che, se non avoca a sè l’indagine, ordina al Vescovo di procedere.
I delitti più gravi commessi contro i costumi o nella celebrazione dei sacramenti sono giudicati quindi da questa Congregazione, che rappresenta il Supremo Tribunale Apostolico della Chiesa.

lunedì 15 aprile 2013

CARCERE : VISITA GUIDATA A UN PIANETA SCONOSCIUTO


Il migliore dei carceri, il più bello, il più pulito, il più organizzato, il più umano, resta sempre e soltanto un carcere, un luogo cioè in cui all’uomo è sottratto il più naturale dei suoi diritti : il diritto alla libertà. Questa piccola guida, di immediata consultazione, è stata da me scritta nel 1997 ad uso di quanti entravano come detenuti nel carcere di Pesaro. Aveva (e forse ha) il solo scopo di aiutare quanti vivono per la prima volta la drammatica esperienza del carcere a conoscere ed a capire dove si trovano, cosa gli succede, cosa possono chiedere ed avere. A sentirsi insomma meno oggetti, a conservare – nonostante tutto – la propria dignità che niente e nessuno potrà annullare.  



                                 Aldo Maturo
                                 Direttore Casa Circondariale Pesaro 1988-1999



Le prime  ore di detenzione, le più traumatiche e le più angosciose, coincidono anche con una serie di adempimenti e di operazioni cui il neo arrestato deve essere sottoposto : accettazione, perquisizione, immatricolazione, foto segnaletiche, rilievi dattiloscopici, visita medica,  colloquio di 1° ingresso  con l’educatore e/o con lo psicologo, colloquio con il Comandante o con il Direttore.

 
 

domenica 14 aprile 2013

ASPETTANDO L'ESTATE

Stabilimenti chiusi (Foto Bagni Sacro Cuore Pesaro)


Ombrelloni chiusi (Foto Bagni Sacro Cuore Pesaro)

(foto Giacomo)

lunedì 8 aprile 2013

UN AMICO CHIAMATO GIORGIO, 'EL FIOL DEL CIAVATIN





Giorgio Giacinti - (Foto Il Menestrello)
Aldo Maturo 


A Fossombrone per tutti era “Giorgio” e non serviva altro per indicarlo. Se proprio era necessario si aggiungeva “ ‘el fiol del ciavattin”, identità di certo più nota rispetto all’anagrafico Giacinti.

Con la sua personalità è stato uno dei personaggi più caratteristici e noti di Fossombrone, per molti un amico, per tanti un simpatico “caciaron”.

domenica 7 aprile 2013

LETTERA DI UN PADRE ANZIANO AL FIGLIO

 
Se un giorno mi vedrai vecchio, se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi... abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo. 
Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose, non mi interrompere... ascoltami, quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia finché non ti addormentavi. 

venerdì 5 aprile 2013

ABBIAMO MESSO GLI SVIZZERI IN MUTANDE


Aldo Maturo
 
Prima ci hanno chiamato topi,   ci hanno rappresentato mentre sforacchiamo tutto il loro formaggio ed hanno lanciato una campagna di "derattizzazione" contro gli italiani frontalieri che tutte le mattine attraversano la frontiera per andare a lavorare nella terra del formaggio e del cioccolato.
Ora, con la nuova campagna antitaliana, organizzata dall’UDC – partito dell’ultradestra - ci accusano di averli messi in mutande ed attaccano di nuovo le migliaia e migliaia di lavoratori italiani che vanno a lavorare ogni giorno in Svizzera occupando posti nel terziario, invece di dedicarsi alle  mansioni meno gratificanti e più umilianti che gli svizzeri gli lascerebbero volentieri.




“SIAMO IN MUTANDE” per colpa degli italiani – dicono i loro slogan -  ed anzi ampliano il campo e contestano l’accordo di Schengen che ha consentito la libera circolazione anche in Svizzera. La parola d’ordine è : “I criminali stranieri devono immediatamente lasciare il nostro Paese”, e spero che anche stavolta non si riferiscano a noi.
La storia amara dei nostri lavoratori in Svizzera viene da lontano. Un loro scrittore, Max  Frisch, parlando di noi aveva scritto “aspettavamo delle braccia sono arrivati degli uomini”.

mercoledì 3 aprile 2013

E' QUESTA LA RIVOLUZIONE DI GRILLO?



"A tutti gli altri eletti. Se ci siete fatevi sentire. Se contate, se avete il guizzo, se siete vivi, critici, appassionati e coraggiosi nonché competenti, fatecelo vedere perché uno vale uno ma le figuracce sono anche vostre e gli Italiani non hanno tempo da perdere.”


Tratto dal Blog di Barbara Collevecchio , su Il Fatto Quotidiano, 30.3.2013
“Beppe Grillo ha catapultato in parlamento personaggi arroganti e saccenti come la Lombardi, un gaffeur come quel buontempone di Giarrusso        (secondo cui l’inciucio Pd/Pdl è evidente dal matrimonio Boccia/De Girolamo) e un tale Crimi che con il suo faccione da bonaccione, esprime esteticamente quel che si direbbe un uomo senza qualità.
Di Crimi, che se non fosse il portavoce di Grillo non si sarebbe mai saputo nulla nell’intera galassia senziente, tanto è anonimo, sono deliziosi i siparietti in cui dice, si pente e smentisce, quasi che guardandolo, si riesce a percepire la sudata kafkiana del colletto bianco fantozziano, terrorizzato dal richiamo del direttore generale (Casaleggio) . 

lunedì 1 aprile 2013

I CAPIGRUPPO YOGI E ROTTENMEIER, DUE COME NOI

 
Quando i giornalisti lo inchiodano, lui vacilla, e tocca a lei scendere in campo. Sono stati definiti i Sandra & Raimondo del Terzo millennio.
 
Filippo Sensi 30 marzo 2013 su “EUROPA”
 
C’è qualcosa di archetipico in loro due, come coppia s’intende. Perché quando vedi fianco a fianco, come accade sempre più spesso negli ultimi tempi, Vito Crimi e Roberta Lombardi ti si smuove qualcosa di ancestrale, neanche di sociologico.

Vedi lo sguardo apprensivo di lei quando lui prende a parlare, e li riconosci, ti riconosci. Li hai visti in realtà milioni di volte al supermercato, con lei che rimette nello scaffale i prodotti che lui aveva messo nel carrello, con quell’aria tagliente di compatimento che solo una donna sa avere.

Perché Crimi e Lombardi, Lombardi e Crimi, sono qualcosa di più di Sandra e Raimondo, con lui che prova a leggere il giornale e lei che scalcia sotto il piumone, che noia, che barba.

Sono un trattato di chimica, sono due maschere italiane, lui pacioccone, che quasi darebbe ragione a chiunque, e lei inflessibile, andiamo via, Vito.