Aldo Maturo - Informazioni, rassegna, articoli, opinioni, racconti, foto, echi di memoria
mercoledì 23 dicembre 2015
venerdì 18 dicembre 2015
PRESEPI TRENTINO-ALTO ADIGE
Tschagler Home Living (BZ) |
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giovedì 17 dicembre 2015
BANCHE ITALIANE, IL SALVATAGGIO VISTO DALL'INIZIO
mercoledì 16 dicembre 2015
STASI : SPERATE CHE SIA COLPEVOLE
sabato 5 dicembre 2015
lunedì 30 novembre 2015
giovedì 26 novembre 2015
CLIMA : PARIGI 2015, LE CITTA' SURREALI
Milano |
giovedì 19 novembre 2015
COSA FARE IN CASO DI ATTENTATO TERRORISTICO
sabato 14 novembre 2015
PARIGI BRUCIA
venerdì 13 novembre 2015
STANZE DELL'AMORE E INTERNET IN CARCERE
mercoledì 11 novembre 2015
L'ALBERO DEL PERO
Seguire di giorno in giorno il crescere lento e faticoso di un albero davanti alla finestra della cella è un modo diverso per provare a spiegare quanto può essere lunga una pena. L’alberello, assieme alle erbacce, è uno dei pochi esseri vegetali viventi che danno uno scorcio di natura in un ambiente fatto solo di ferro e cemento e offre uno spunto di riflessione sul passare monotono degli anni. Il racconto è una pagina significativa scritta sul carcere, proposta da Ornella Favero, Direttrice di “Ristretti Orizzonti”, il giornale dei detenuti del carcere di Padova.
di Antonio Floris *
La finestra della mia cella, nella quale vivo da oltre tre anni, si affaccia su un campetto incolto in mezzo al quale si innalza, solitario tra le erbacce, un alberello di pero selvatico. Ormai sono tre primavere che lo osservo e mi sono accorto che ogni primavera questo albero allunga la sua cima di circa 30 centimetri. In pratica da quando lo sto osservando è cresciuto di quasi un metro. Parlando di quest’albero con un altro detenuto, sono venuto casualmente a sapere che era stato lui a piantarlo nel lontano 1995, ovvero 16 anni fa.
lunedì 2 novembre 2015
QUANDO LA MORTE NON ERA UNA LIVELLA
sabato 31 ottobre 2015
giovedì 22 ottobre 2015
HOMAN SQUARE, CHICAGO: I DETENUTI CHE NON ESISTONO
Il Post - 22 ottobre 2015
Homane Square, Chicago |