martedì 19 aprile 2022

GUERRA, NON LA RACCONTANO GIUSTA. L'AUTISMO DEGLI IDIOTI SCHERZA CON IL FUOCO NUCLEARE

 Chi ama brevità e superficialità può tranquillamente non leggere questo post.

 


 

di Mario Capanna

 

 

Più che indignato, sono seriamente preoccupato per la miopia superficiale - scelta e perseguita - con cui capi di governo ottusi, giornalisti proni, commentatori arruolati non vedono (o fanno finta di non vedere) la sostanza vera dello spaventoso problema.

In primo luogo: gli Stati Uniti si rifiutano di capire che il mondo unipolare (con loro egemoni sulla Terra dopo il crollo dell’URSS) è definitivamente tramontato, e che è iniziato il multilateralismo: realtà crescenti - la Cina, l’India, l’America Latina, in primis - non accettano più i loro ukase.

domenica 10 aprile 2022

LETTERA DI UN PROFESSORE : "IO VI ACCUSO"

“Barbara D’Urso, Maria De Filippi, Alfonso Signorini, Alessia Marcuzzi e tutta la schiera della vostra bolgia infernale… io vi accuso. Rappresentate l’umiliazione dei laureati, la mortificazione di chi studia, di chi investe tempo e risorse nella cultura, di chi frustrato abbandona infine l’Italia perché la ribalta e l’attenzione sono per i teatranti dei vostri programmi.

 Vi accuso di essere tra i principali responsabili del decadimento culturale del nostro Paese, del suo imbarbarimento sociale, della sua corruzione e corrosione morale, della destabilizzazione mentale delle nuove generazioni, dell’impoverimento etico dei nostri giovani, della distorsione educativa dei nostri ragazzi.

 

domenica 3 aprile 2022

BICIPOLITANA DI PESARO, UNA RETE CICLABILE AL SERVIZIO DELLA COMUNITA'

Le linee della rete ciclabile pesarese – 92 km -  fanno scuola in tutta Europa, ma intanto si pensa a raddoppiarne il chilometraggio.


A Pesaro muoversi in bicicletta è facile grazie alla Bicipolitana, un’organizzazione della rete ciclabile urbana che, mutuando dalle metropolitane il sistema delle linee numerate e colorate, fornisce ai pedalatori le indicazioni per spostarsi nella maniera più efficiente possibile nel capoluogo di provincia delle Marche.

mercoledì 2 marzo 2022

ANNETTE: QUANDO MORIRO' DIRO' TUTTO A DIO

 

Quando morirò dirò tutto a Dio.

 

Gli dirò che nel mondo che ha creato

a comandare c'è un essere ingrato.

 

Quando morirò dirò tutto a Dio,

gli dirò del vostro fare indifferente,

del vostro guardarci come fossimo niente.

 

Quando morirò dirò tutto a Dio.

 

Gli dirò che mi manca il mio papà

e che ora sento freddo in questa stanza.

Vorrei un mondo per chi come me

è nato dall'altra parte della strada,

è nato dall'altra parte della vita,

dalla parte sbagliata.

 

sabato 29 gennaio 2022

I RIMPIANTI DELLA VITA

  Cinque sono le cose che un uomo rimpiange ... E non sono mai quelle che consideriamo importanti durante la vita.

Alessandro D’Avenia
Scrittore- Sceneggiatore

1) La prima sarà non aver vissuto secondo le nostre inclinazioni ma prigionieri delle aspettative degli altri. Cadrà la maschera di pelle con la quale ci siamo resi amabili, o abbiamo creduto di farlo. 

 


 

Ed era la maschera creata dalla moda, dalle false attese nostre, per curare magari il risentimento di ferite mai affrontate. La maschera di chi si accontenta di essere amabile. Non amato.

 

2) Il secondo rimpianto sarà aver lavorato troppo duramente, lasciandoci prendere dalla competizione, dai risultati, dalla rincorsa di qualcosa che non è mai arrivato perché non esisteva se non nella nostra testa, trascurando legami e relazioni. Vorremmo chiedere scusa a tutti, ma non c'è più tempo.

 

3) Per terzo rimpiangeremo di non aver trovato il coraggio di dire la verità. Rimpiangeremo di non aver detto abbastanza "ti amo" a chi avevamo accanto, "sono fiero di te" ai figli, "scusa" quando avevamo torto, o anche quando avevamo ragione. Abbiamo preferito alla verità rancori incancreniti e lunghissimi silenzi.

 

4) Poi rimpiangeremo di non aver trascorso tempo con chi amavamo. Non abbiamo badato a chi avevamo sempre lì, proprio perché era sempre lì. Eppure il dolore a volte ce lo aveva ricordato che nulla resta per sempre, ma noi lo avevamo sottovalutato come se fossimo immortali, rimandando a oltranza, dando la precedenza a ciò che era urgente anziché a ciò che era importante. E come abbiamo fatto a sopportare quella solitudine in vita? L'abbiamo tollerata perché era centellinata, come un veleno che abitua a sopportare dosi letali. E abbiamo soffocato il dolore con piccolissimi e dolcissimi surrogati, incapaci di fare anche solo una telefonata e chiedere come stai.

 

5) Per ultimo rimpiangeremo di non essere stati più felici. Eppure sarebbe bastato far fiorire ciò che avevamo dentro e attorno, ma ci siamo lasciati schiacciare dall'abitudine, dall'accidia, dall'egoismo, invece di amare come i poeti, invece di conoscere come gli scienziati. Invece di scoprire nel mondo quello che il bambino vede nelle mappe della sua infanzia: tesori. Quello che l'adolescente scorge nell'addensarsi del suo corpo: promesse. Quello che il giovane spera nell'affermarsi della sua vita: amori.

https://www.libriantichionline.com/divagazioni/alessandro_avenia_cinque_rimpianti_vita

 

 


mercoledì 15 dicembre 2021

LA SPAGNOLA, KILLER DEL XX SECOLO

Nella Prima guerra mondiale c’erano stati dieci milioni di morti. Con la “spagnola” furono tra i 50 e i 100 milioni, il 5 % della popolazione mondiale dell’epoca. L’Italia fu investita da tre ondate epidemiche con  600.000 vittime.Perché passò al secolo come “spagnola”?

 
 

Il vero killer del XX secolo? L’influenza spagnola, che collezionò più vittime della Grande Guerra (1915-18), causa, tra l’altro, della sua inarrestabile diffusione. Sulla carta un banale malessere stagionale che vuoi la guerra, le precarie condizioni igieniche, le acerbe competenze mediche, divampò a livello planetario, trasformandosi in una vera e propria moderna piaga biblica.



lunedì 22 novembre 2021

I PLATANI DI IERI

 La splendida idea dei nuovi platani di Piazza Minieri e la proposta di piantumarne di nuovi su altre strade, mi hanno fatto ricordare un omaggio che avevo fatto 57 anni fa a questi testimoni di vita cittadina.

 

 


Aldo Maturo – per il quotidiano “ROMA” – 20.10.1966

 

Il lungo, meraviglioso viale, costeggiato di platani, è ormai semideserto. Nel periodo estivo, come per un cordiale benvenuto ai turisti, si era ricoperto di foglie formando un tunnel di verde, quasi a voler rendere più gradevole e riposante il cammino frettoloso verso le Terme del turista e del passeggero.