lunedì 22 novembre 2021

I PLATANI DI IERI

 La splendida idea dei nuovi platani di Piazza Minieri e la proposta di piantumarne di nuovi su altre strade, mi hanno fatto ricordare un omaggio che avevo fatto 57 anni fa a questi testimoni di vita cittadina.

 

 


Aldo Maturo – per il quotidiano “ROMA” – 20.10.1966

 

Il lungo, meraviglioso viale, costeggiato di platani, è ormai semideserto. Nel periodo estivo, come per un cordiale benvenuto ai turisti, si era ricoperto di foglie formando un tunnel di verde, quasi a voler rendere più gradevole e riposante il cammino frettoloso verso le Terme del turista e del passeggero.

 

         Sugli ultimi turisti che ripartono cadono le prime foglie ingiallite, nota melanconica ed inconfondibile che Telese, dopo la parentesi estiva, ritorna ad addormentarsi, vegliata nel suo sonno invernale dai secolari platani che sovrastano le case tendendo verso il cielo grigio i rami spogli e nodosi, quasi braccia umane tese a protezione della loro città.

Come per l’inizio, con il loro rinverdire, così per la fine, col loro ingiallire, spetta ai platani il primo e l’ultimo compito: prima un sincero “benvenuto”, ora un mesto e speranzoso “arrivederci”.

 

         “Arrivederci – dicono al turista che riparte – arrivederci e grazie per essere venuto a Telese quest’anno. Il prossimo anno noi staremo qui ad attenderti di nuovo. Qui da tutti, o quasi, ci si è impegnati per rendere più gradevole il tuo soggiorno; se ci siamo riusciti lo sapremo l’anno prossimo, quando ti rivedremo scendere dal treno o dal pullman per dirigerti frettolosamente verso le Terme nel tentativo di conquistare le prime prenotazioni per il bagno, o quando, a bordo della tua auto, ti presenterai ai pesanti cancelli del Parco che si schiuderanno al tuo passaggio ringraziandoti, col loro lento cigolio, per essere ritornato.

         Arrivederci, dunque. La tua partenza segna per Telese un nuovo periodo: al chiudersi dei cancelli delle Terme corrisponde l’apertura dei dibattiti pubblici, del processo a ciò che si è fatto e a ciò che si poteva fare. Sarà un processo che durerà tutto l’inverno, con interminabili udienze tenute negli uffici, nei bar, nell’atrio di un portone, mentre la pioggia scenderà con ritmo monotono scivolando sulla strada deserta, ricoperta da un tappeto di foglie ingiallite.

         Noi vogliano credere che da questo processo non verrà fuori solo un’eventuale condanna ma anche e soprattutto un programma migliore per il prossimo anno, un programma che dimenticando tutto quello che li divide, possa essere realizzato con la collaborazione effettiva di tutti i telesini.

         Parti pure sicuro, amico turista! Ritorna pure l’anno prossimo; certamente troverai molte cose migliorate. Tranquillo, metteremo da parte beghe e rancori, troveremo amici pronti a lasciare le finestre per diventare protagonisti e non più solo spettatori. Coglieremo ogni occasione per rendere il tuo soggiorno qualificato e sereno, per migliorare sempre più le tue vacanze, consapevoli che nel turismo quando si pensa di aver raggiunto la meta ci si accorge che i clienti hanno spostato il traguardo più avanti.