Nel giro di qualche anno
verranno dismesse le nostre piattaforme e il passaggio verso le rinnovabili è
ancora qualcosa di molto lento, la vita continua e noi dovremo pur accendere i
fornelli di casa e per farlo ci servirà ancora del metano. Metano che le compagnie
dovranno andare a cercare da qualche altra parte e che ci venderanno (a costi
più cari, ma questa è un’altra storia che ricorda tanto quello che successe per
il nucleare). E noi lo compreremo questo metano, lo compreremo più caro ma
con la coscienza più pulita perché siamo ambientalisti e abbiamo detto che il
nostro mare “non si spirtusa”. Io sinceramente non mi sentirei a posto con
la coscienza a votare SI e poi accendere i fornelli con il gas che viene non
dall’Adriatico (no per carità, il nostro mare va tutelato) ma dal Mozambico che
accoglie le compagnie petrolifere che noi abbiamo cacciato, accollandosi il
rischio ambientale perché ha solo gli occhi per piangere e nessun potere
contrattuale per dire “no, noi le vostre trivelle qui non le vogliamo”.
Michela Costa – geologa – Redazione MeteoWeb – 19 marzo 2016