Le
più famose aziende alimentari (Findus, Discount, Coop etc..) non acquistano più
prodotti campani e del casertano in particolare. Il mercato della mozzarella di bufala è crollato, l’agricoltura
è in ginocchio. Il disastro viene da lontano e già i giornali di tutto il mondo
lo avevano preannunciato. La spazzatura e i rifiuti tossici, smaltiti a quattro
soldi dalle aziende del Nord, hanno invaso interi territori campani. La
criminalità ha vinto, la politica è rimasta a guardare quando non ha
partecipato al bottino. La magistratura ha svolto la sua
parte. In 12 anni 82 inchieste, 915 ordinanze di custodia cautelare, 1806
denunce, 443 aziende coinvolte. Continuare ad indagare e comunicare le
informazioni raccolte fino ad ora è un mezzo per non lasciare soli i cittadini campani che meritano di
sapere e di essere tutelati.
Aldo Maturo
L’eco dell’emergenza munnezza ha superato le Alpi, invaso l’ Europa e ha
attraversato come l’onda di uno tsunami tutti i continenti.
Ho fatto una ricerca sull’eco che ‘a munnezza napoletana ha avuto nel
mondo. Credo che sia valida per tutte le stagioni perché la stampa
internazionale non ci ha fatto sconti.
“I rifiuti sono stati l’occasione per
far guadagnare cifre inimmaginabili a chi ha lavorato al commissariato
straordinario e quindi più durava l’emergenza più si guadagnava” (Dr. Noviello e Forleo, Pubblico
Ministero al processo Bassolino). Un pentito aveva dichiarato che i
soldi erano tanti che per ogni cento camion di rifiuti uno era di soldi.
Abbiamo da anni una pubblicità gratuita a livello planetario di cui
Napoli e la Campania non sentivano assolutamente il bisogno. Credo che la
lettura dei soli titoli dei maggiori giornali del mondo dovrebbe farci meditare
perché hanno fotografato impietosamente il degrado di anni di malgoverno
campano.
“ NEWSWEEK” – Stati Uniti d’America
La rivista americana, che vende 7 milioni di copie, ha scritto che ci
vorrebbero anni per bruciare tutta la spazzatura raccolta nella regione, senza
tener conto di quella che si accumula giornalmente. “Per coloro che vivono
all’ombra del Vesuvio la vera ed unica speranza è che il vulcano colpisca per
primo”.
“LIBERATION” – Francia
“Naples, Terre d’immondices”, “Napoli terra d’immondizia” ha titolato
il giornale, raccontando che “vittima dell’incuria politica ed in preda ad un
traffico organizzato di rifiuti, la regione è sull’orlo di una catastrofe
ecologica e sanitaria”.
THE GUARDIAN – Inghilterra
“Naples burns as residents protest at garbage crisis”, “Napoli brucia in
quanto i residenti protestano per la crisi dei rifiuti”. Nell’articolo si
sottolinea che “gli investigatori sospettano che alcuni politici locali siano
‘nelle tasche’ della camorra”.
EL PAIS – Spagna
“¡Cólera! ¡Cólera! Moriremos todos”: questo il titolo scelto da uno dei più
grandi giornali spagnoli. “Gli abitanti di Napoli – si legge -
temono per la loro salute visto
l’accumulo di tonnellate di spazzatura nelle strade”.
“La preoccupazione – continua – non è tanto assurda se si pensa che Napoli
è stata l’ultima città europea a soffrire
di un’epidemia di colera”.
Nell’articolo si sottolinea anche come la crisi finisca inevitabilmente per
coinvolgere anche il settore dell’economia, visto che l’afflusso turistico,
nella città e nel resto della regione, potrebbe esserne negativamente
influenzato.
THE SIDNEY MORNING HERALD- Australia
Il giornale ha parlato di una “crisi di rifiuti che sta schiacciando il sud
Italia”.
Le cause? Il quotidiano australiano le individua senza dubbio nella
“cattiva amministrazione, nei loschi affari politici e nell’interferenza della
mafia locale”.
NEW YORK TIMES – Stati Uniti d’America
“I problemi di Napoli, una città famosa sia per la sua bellezza sia per il
suo squallore, sono complicati dalle preoccupazioni riguardanti il turismo,
l’ingiustizia nell’Italia meridionale e la mafia locale”, scrive il
giornale. Se le decisioni opportune non saranno prese in fretta, si dice
ancora, “tutti temono che la spazzatura continuerà ad aumentare e con essa i
roghi la rabbia e le domande su come tutto questo possa accadere ancora in
Europa”.
Dagli Stati Uniti, all’America del Centro e del Sud il passo è breve. Anche
qui non mancano i giornali che si sono occupati della questione.
CRONICA – Messico
“Inundan toneladas de basura a Nápoles por crisis de recolección”, ovvero
“Inondano Napoli con tonnellate di rifiuti per la crisi della raccolta”.
LA NACION – Argentina
“Infierno en Nápoles por la basura acumulada”, che tradotto suona “Inferno
a Napoli per la spazzatura accumulata”. Così ha titolato il quotidiano
argentino. “Montagne di rifiuti sono stati accumulati nelle strade della
città, della periferia e della provincia”. Ci ricorda poi che “Napoli, luogo
famoso per il suo golfo, per Maradona, per la pizza e per il Vesuvio” è ora “una
città assediata dall’immondizia e dall’aria irrespirabile”.
Aldo Maturo - 28.10.2010
http://www.vivitelese.it/2010/10/sole-musica-e-munnezza/