giovedì 28 marzo 2019

RAMI' E IL SULTANO


 Aldo Maturo


Salvini, dopo  vari dietro front, ha cambiato di nuovo idea sulla cittadinanza a Ramy, il 13enne dello scuolabus dirottato a San Donato milanese. “Per me è sì alla cittadinanza a Ramy. È come se fosse mio figlio”, ha detto Matteo Salvini nel corso della registrazione del Maurizio Costanzo Show.
“Ha dimostrato di aver capito i valori di questo paese, ma il ministro è tenuto a far rispettare le leggi. Per atti di bravura o coraggio, le leggi si possono superare”, ha detto Salvini.
Il problema è che non è necessario superare alcuna legge perché c’è già la n.91/92 che disciplina le modalità di acquisizione della cittadinanza italiana. 


All’art.9 prevede quella “per meriti speciali”. La cittadinanza italiana per meriti speciali viene concessa allo straniero quando questi abbia reso eminenti servizi all'Italia. Si ottiene con Decreto del Presidente della Repubblica, sentito il Consiglio di Stato e previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'Interno, di concerto con il Ministro degli Affari Esteri(Art.9 legge 91/92).
C’è quindi tutto un iter che prevede l’intesa fra diversi Organi dello Stato. Si è accreditata l’idea, invece, che sia stata elargita solo da Salvini, quasi fosse lui l’unica esclusiva e massima autorità in materia, novello Sultano del Paese.