lunedì 28 maggio 2018

DI MAIO, UNA MEMORIA CORTA


«I ministri li sceglie il Presidente della Repubblica», diceva Di Maio mercoledì. Qualche giorno fa Di Maio sembrava avere molto chiaro quali fossero i poteri del Capo dello Stato.

Foto Ansa /Angelo Carconi


 https://www.ilpost.it/2018/05/28/di-maio-ministri-presidente-della-repubblica/

Mercoledì scorso, parlando con i giornalisti delle trattative in corso con la Lega per la formazione del governo guidato da Giuseppe Conte, il capo del M5S Luigi Di Maio aveva spiegato così ai giornalisti perché non avrebbe risposto alle domande sulle nomine dei futuri ministri.


«Sui ministri non c’è nessuna discussione in atto perché i ministri li sceglie il Presidente della Repubblica. Non fate retroscena sui ministri perché non c’è niente»
Di Maio l'impianto ha retto, su ministri decide il Presidente della Repubblica
Luigi Di Maio: non c'è nessuna discussione sui Ministri. Decide il presidente Mattarella.
Gepostet von Agenzia Vista am Mittwoch, 23. Mai 2018
Di Maio quel giorno aveva detto una cosa vera e una falsa. Quella vera è che i ministri li sceglie il presidente della Repubblica – su proposta del capo del governo – ma nonostante questo domenica sera Di Maio ha detto che intende proporre la messa in stato d’accusa del presidente della Repubblica, per non aver acconsentito alla nomina di Paolo Savona richiesta da M5S e Lega. Quella falsa è che ovviamente M5S e Lega, come qualsiasi altro partito che intenda sostenere un governo, hanno trattato e discusso sui nomi dei futuri ministri.


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NOTA A MARGINE
Art.92 comma 2 della Costituzione italiana:
"Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su proposta di questo, i Ministri».
Quindi: il Presidente del Consiglio propone, il Presidente della Repubblica nomina. Significa che anche se è la persona incaricata di formare il nuovo governo a presentare i nomi dei futuri ministri, è il Presidente della Repubblica a nominarli con quelli che tecnicamente si chiamano Decreti del Presidente della Repubblica, e che vengono firmati dal Presidente della Repubblica. Dal punto di vista strettamente costituzionale, quindi, Mattarella ha il diritto di decidere di non nominare un ministro: e la Costituzione non indica particolari criteri per esprimere questa discrezionalità.