mercoledì 17 gennaio 2018

BUSTE DELLA SPESA: LO SAPEVI CHE....


Un po’ di chiarezza sulle borse biodegradabili che, dall'inizio dell'anno, hanno sostituito quelle in plastica ultraleggera.

 
“… (omissi) …La martellante discussione sulle nuove normative riguardo alle buste ultraleggere per frutta e verdura, con il costo addebitato al consumatore, rischia di lasciare spazio a comportamenti scorretti. “…Tanto che importa, è biodegradabile, e l’ho anche pagata”.



L’impressione di aver già pagato una sorta di tributo all’ambiente può incoraggiare atteggiamenti rischiosi: abbandonare per strada, o in un parco, un sacchetto come quelli descritti dalla normativa, non lo farà degradare nell’ambiente, perché è solo la compostabilità all’interno di un impianto di compostaggio industriale a essere assicurata dalla normativa.




Sul suolo, in un fiume, o in mare la busta biodegradabile e compostabile danneggia anch’essa l’ambiente, e sulle conseguenze quantitative non ci sono ancora certezze scientifiche. Quindi, se è vero che gli attributi biodegradabile e compostabile evocano alla nostra mente materiali meno dannosi per l’ambiente rispetto ai loro simili derivati dal petrolio, è doveroso aggiungere che anch’essi vanno correttamente smaltiti.



La compostabilità non è sinonimo di riciclabilità. I materiali compostabili, e quindi anche le buste della spesa secondo la nuova normativa, non sono fatti per essere riciclati: vanno smaltiti con i rifiuti umidi, e non con la plastica, destinata invece agli impianti per il riciclo.



Fonte: Sito Oggiscienza - Giulia Urbinati - 17.1.2018