L’arresto di Bossetti è' stato uno
spettacolo vergognoso, indegno di un paese civile. Tra l'altro c'è una legge
che vieta la ostentazione delle manette e la polizia penitenziaria, che le
manette le usa tutti i giorni, sa bene come rispettarla.
Si tratta della legge
numero 492 del 1992, che all’articolo 2, comma 4, dispone “sono adottate le
opportune cautele per proteggere i soggetti tradotti dalla curiosità del
pubblico e da ogni specie di pubblicità, nonché per evitare ad essi inutili
disagi”. Mi è sembrato strano che in
questo caso la legge sia stata non solo disinvoltamente ignorata ma che ci sia
stata una ostentazione dell’arresto, trasformato in “passerella” per poter dire
"Io c'ero", “io ho arrestato Bossetti”.
Aver aspettato l'arrivo della
volante della polizia per farla partecipare con i carabinieri alla sfilata e
alle foto di gruppo (come ha detto il telecronista) mi lascia sconvolto, anche
se come ex addetto ai lavori ne conosco i motivi.
Io spero che i Comandi
superiori dei CC e della PS abbiano preso provvedimenti. Non giudico Bossetti.
Sarà una Corte a farlo. Ma mettere alla gogna mediatica un uomo - tra l'altro solo inquisito - sotto l’occhio
implacabile della telecamera, per quasi 20 interminabili minuti, è da paese
incivile.
Era necessario che decine di braccia lo tenessero fermo? Era
necessario dargli da bere alla bottiglia come si fa con un animale feroce? Erano
necessari quei primi piano per cogliere
ogni sfumatura di un viso terrorizzato e scioccato? Era necessario fargli
chiedere: fatemi mettere almeno le scarpe? 30-40 uomini per uno come Bossetti?
Chi ha
dato quel filmato alla televisione? Chi ha autorizzato la messa in onda? Era stato fatto per gli atti di archivio? Per
essere a disposizione dell’A.G.? Per essere mandato in onda agli italiani,
come un film? Siamo la patria del diritto. Non è un problema di garantismo o di
buonismo. Qui non ci ha guadagnato il prestigio dei carabinieri o della
Polizia. Qui ha perso solo l’uomo. E ve lo dice uno che di uomini in manette,
il fior fiore di criminali, ne ha visti a migliaia, provando sempre un senso di
profondo disagio, lo stesso disagio che hanno provato milioni di telespettatori
l’altra sera.
Ci siamo passati già con Enzo Tortora. Evidentemente la lezione
non è bastata e la storia continua.
Mi auguro solo che domani i figli di Bossetti, rivedendo il filmato, non debbano dire "...e pensare che era innocente".
una breve clip del video